Libri di Giulia Fabini
Polizia. Un vocabolario dell’ordine
Giulia Fabini, Enrico Gargiulo, Simone Tuzza
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2023
pagine: VI-226
Il libro prova a entrare nel ‘laboratorio segreto’ della polizia, dove le distinzioni sociali e le gerarchie sono riprodotte, le classi «pericolose» sono separate da quelle «laboriose» e chi sta ai margini viene tenuto a bada. Contribuendo a plasmare una società ordinata e rispettosa dei valori condivisi dalla maggioranza della popolazione e dal potere politico, l’istituzione poliziale agisce per mantenere lo status quo. Attraverso un approccio critico, il volume intende demistificare un immaginario piuttosto diffuso e radicato, che vede la polizia titolare della missione costitutiva di prevenire e reprimere il crimine, e vuole provare a fornire una lettura differente: l’istituzione poliziale agisce come catena di trasmissione delle visioni e degli orientamenti valoriali che le sono propri e che caratterizzano il contesto di cui è parte, contribuendo a plasmare un ordine sociale piramidale e stratificato.
Polizia e migranti in città. Negoziare il confine nei contesti locali
Giulia Fabini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 164
Il volume tratta il tema della discrezionalità del potere di polizia attraverso una ricerca sulle pratiche di controllo dei confini interni in uno spazio urbano. Dovendosi confrontare con la presenza di persone migranti irregolarizzate in un contesto di indeportabilità, la polizia è stretta nel paradosso di dover applicare una legge impossibile da far rispettare. Allora, il confine che attraversa lo spazio urbano è anche il risultato di una negoziazione – entro rapporti di potere asimmetrici – tra la pretesa di invisibilità della polizia e la richiesta di visibilità delle persone migranti. Al centro dell'analisi c'è l'interazione tra controllori e controllati per stabilire i termini di una irregolarità accettabile. Partendo dal ruolo della nascente polizia nel controllare oziosi e vagabondi, l'autrice ripercorre il dibattito dei classici della sociologia sulla polizia per poi approdare al ruolo cui questa assolve nel controllo odierno dell'immigrazione: in continuità con il tradizionale controllo della mobilità e della povertà, ma non senza innovazioni nel segno della razzializzazione della nazionalità, la polizia finisce per produrre e riprodurre l'ordine in società interessate da processi di globalizzazione e in continua trasformazione. Il risultato è una descrizione dettagliata di un meccanismo di inclusione silenziosa e subordinata di soggetti la cui presenza ostinata è contemporaneamente visibile e negata.