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Libri di Giuseppe Crimi

Dai centri ai confini degli stati rinascimentali: letterati, diplomatici, officiali di fronte alle guerre d'Italia (1494-1559)

Dai centri ai confini degli stati rinascimentali: letterati, diplomatici, officiali di fronte alle guerre d'Italia (1494-1559)

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2024

pagine: 328

Il volume propone una ricostruzione storico-letteraria del periodo delle guerre d'Italia, allargando lo sguardo al decennio precedente l'invasione francese del 1494 e all'inizio di nuovi conflitti dopo la pace di Cateau-Cambrésis, sulla base degli scritti di coloro che ne sono stati spettatori e ne hanno interpretato le implicazioni storico-politiche. I contributi indagano il contesto e le condizioni materiali nelle quali si calano le esperienze dei letterati con incarichi diplomatici e ufficiali, che proprio per il loro ruolo e per la loro attività letteraria dispongono una lente di osservazione privilegiata. Di fronte alla realtà della guerra, infatti, la scrittura, oltre a essere mezzo di conoscenza, si fa strumento per riflettere sulle dinamiche della lotta politica e per orientarne talvolta la percezione ai livelli più alti, tanto nei centri principali quanto nelle periferie degli stati rinascimentali. Il volume presenta gli esiti delle ricerche da un lato su carteggi e documenti d'archivio, destinati solitamente a una circolazione privata o semi-pubblica; dall'altro su opere letterarie pensate invece per una diffusione a vari livelli: emerge così una realtà dominata non solo da sovrani e principi, ma popolata anche da ambasciatori e funzionari. L'orizzonte della ricerca si è quindi esteso verso le periferie e i governi locali dove, in contesti di maggiore lontananza dal potere centrale, l'affiorare dello scontro tra potere de iure e de facto non sempre riflette gli schieramenti politici in campo o le posizioni assunte dagli stati italiani tra di loro e nei confronti delle potenze straniere. In questo modo i diversi contributi intendono restituire alcune tessere da considerare per una storia letteraria rinascimentale attenta alla complessità dei rapporti su cui si costruisce.
22,00

Il papato breve di Adriano VI. Storia, religione, arte, cultura
45,00

Opere attribuite a Pietro Aretino

Opere attribuite a Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2023

pagine: 585

Sebbene Pietro Aretino abbia affrontato generi letterari differenti nel corso della propria esistenza, opere "erotiche" come i Sonetti lussuriosi (1525), il Ragionamento (1534) e il Dialogo (1536) hanno costituito a lungo gli scritti più rappresentativi, complici le parole dei detrattori, una tradizione storiografica miope e una oggettiva fortuna editoriale di questi famigerati testi. Imitato già in vita, Aretino aveva raggiunto uno stile che rappresentava un modello, anche per la produzione licenziosa, come suggeriscono gli scritti di alcuni suoi "protetti". La messa all'Indice ha contribuito ad alimentare la sua fama di autore scandaloso: soprattutto dopo la morte dello scrittore, furono realizzate opere di natura erotica, in prosa e in versi, spesso clandestine e talvolta di fattura modesta, che correvano sotto il suo nome. In Francia il termine Arétin, tra il XVII e XVIII secolo, designò perfino un genere letterario, naturalmente legato alla pornografia. Quello del Flagello de' principi è senz'altro un unicum nella nostra letteratura: nessun autore può vantare un numero così elevato di opere attribuite nel corso dei secoli. Nel volume, oltre a essere illustrati alcuni punti nodali di questo singolare caso letterario, sono pubblicate criticamente La tariffa delle puttane di Vinegia, il Ragionamento del Zoppino, il Dialogo intitulato la Cortigiana (meglio conosciuto come il Dialogo di Maddalena e Giulia o La puttana errante) e i Dubbi amorosi: si tratta delle quattro opere più fortunate e significative assegnate – infondatamente – ad Aretino, che, nell'arco di meno di un secolo, consacrano il suo nome come quello dello scrittore erotico per eccellenza. Opere che, tradotte, riprodotte e imitate, in maniera straordinaria e inaspettata apriranno la strada alla produzione licenziosa e libertina del Seicento e del Settecento, in Italia e in Europa. Premessa di Paolo Procaccioli.
89,00

Francesco Berni e la poesia bernesca

Francesco Berni e la poesia bernesca

Giuseppe Crimi

Libro

editore: L'Erma di Bretschneider

anno edizione: 2022

pagine: 296

200,00

Figure ai margini nella storia, nell'arte, nella letteratura. Roma e dintorni, XV-XVI secolo

Figure ai margini nella storia, nell'arte, nella letteratura. Roma e dintorni, XV-XVI secolo

Libro: Libro in brossura

editore: Roma nel Rinascimento

anno edizione: 2021

pagine: 300

Tema fondamentale è la marginalità nei suoi aspetti più vari: povertà, legge, ebrei, prigioni.
28,00

L'eroicomico

L'eroicomico

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2020

pagine: 308

Padelle come armi, asini al posto di cavalli, pentole che fungono da elmi e, ancora, duelli improbabili, battaglie trasformate in risse o in grandi mangiate, eroi insozzati con lo sterco, cavalieri cialtroni che si arrabattano per saziare i bisogni primari del corpo. Questi sono solo alcuni degli elementi che danno vita alla poesia eroicomica, genere letterario tutto italiano, che fonde, per l’appunto, caratteristiche della poesia eroica, ossia epica, e di quella comica. Inventato ufficialmente dal modenese Alessandro Tassoni nella prima metà del Seicento come risposta all’esperienza del severo poema epico di Torquato Tasso, l’eroicomico ha conosciuto una straordinaria e inaspettata fortuna nella Penisola e in Europa, con sorprendenti ricadute fino ai nostri giorni. Il volume ricostruisce la storia e lo sviluppo del genere eroicomico, guardando anche alle esperienze burlesche, epiche e cavalleresche del Quattrocento e del Cinquecento che ne hanno costituito le premesse indispensabili.
29,00

«Tutto il lume de la spera nostra». Studi per Marco Ariani

«Tutto il lume de la spera nostra». Studi per Marco Ariani

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2018

pagine: XIX-670

Con questo volume, che rappresenta un segno concreto di stima, affetto e gratitudine, colleghi, amici e allievi intendono festeggiare Marco Ariani in occasione del suo settantesimo compleanno. Ariani, studioso d'indubbia autorevolezza, ha all'attivo importanti ricerche ed edizioni commentate che spaziano lungo l'intero arco della storia letteraria italiana. La varietà dei suoi interessi si riflette nella molteplicità degli argomenti trattati nei contributi qui raccolti. Molti di essi, scritti da alcuni dei maggiori interpreti della Commedia, vertono sull'esegesi del poema di Dante, uno dei temi su cui Ariani, negli ultimi anni, è intervenuto con maggiore acutezza. Altri saggi riguardano poi la poesia del Cinquecento (Machiavelli, Michelangelo, Vittoria Colonna, Della Casa), altri ancora il teatro fra Cinquecento e Ottocento e gli autori del Novecento (Pirandello, Gadda, Ortese, Bigongiari, Cassola, D'Arrigo), in una ricognizione di largo raggio che dal Duecento arriva ai nostri giorni. Alcuni tra i maggiori nomi dell'italianistica e della linguistica contemporanea hanno contribuito con generosa dedizione ad arricchire l'ampia prospettiva di questo libro; a loro si affianca un gruppo di studiosi più giovani, a testimonianza di una scuola che, sotto il magistero di Ariani presso l'Università di Roma Tre, si è consolidata nel solco di una grande tradizione di ricerca e continua a essere produttiva in molti campi dell'itaUanistica. Il volume, nella sua estesa articolazione cronologica, propone non di rado interessanti novità interpretative su questioni e opere grandi e meno grandi della storia della letteratura italiana; è curato da Giuseppe Crimi e Luca Marcozzi, già guidati da Ariani nei loro studi dottorali e oggi suoi colleghi nell'Università di Roma Tre. Marco Ariani insegna Letteratura italiana nell'Università di Roma Tre. Nel corso delle sue ricerche si è occupato di Francesco Petrarca, di lirica e di tragedia cinquecentesca (con studi e edizioni), di interazione fra testi letterari e filosofia, di Leone Ebreo, di teatro e di poesia del Settecento e del Novecento, mentre negli ultimi anni si è progressivamente focalizzato su Dante, la Commedia e il Paradiso in particolare. Tra le sue monografie più fortunate il profilo Petrarca (realizzato per la Salerno Editrice, 1999) e il saggio Lux inaccessibilis. Teologia e metafore della luce nel Paradiso' di Dante (Roma 2010). Fondamentale è il suo commento ai Triumphi di Petrarca (Milano 1988) e quello all'Hypnerotomachia Poliphili ài Francesco Colonna (con M. Gabriele, Milano 1998). Già membro del Consiglio direttivo della Casa di Dante in Roma, Ariani dirige le collane «Dulces Musae» (Aracne) e «La navicella dell'ingegno» (Salerno Editrice).
68,00

Dante e l'Oriente

Dante e l'Oriente

Brenda Deen Schidgen

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2016

pagine: 203

La materia orientale nell'opera dantesca, dopo essere stata affrontata nei primi decenni del Novecento in maniera sommaria o sbilanciata verso la ricerca delle fonti islamiche nella Commedia, viene ora riproposta in una prospettiva più ampia e articolata. Il volume indaga il significato della geografia dantesca, la concezione dell'Est, la critica nei confronti delle crociate, il problema dibattuto della salvezza dei popoli vissuti fuori dai confini del mondo cristiano, l'importanza dei mirabilia: dall'esame attento di tutti questi aspetti emerge una visione differente del rapporto di Dante con l'Oriente. La Commedia come una nuova crociata? Un pellegrinaggio con lo scopo di salvare l'Europa?
18,00

Scaffale aperto. Rivista di italianistica

Scaffale aperto. Rivista di italianistica

Giuseppe Crimi

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2015

pagine: 216

16,00

Scaffale aperto. Rivista di italianistica

Scaffale aperto. Rivista di italianistica

Cezary Bronowski, Giuseppe Crimi, Antonino Flacco

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2012

pagine: 244

12,00

Illusionismo e magia naturale nel Cinquecento. L'opera nuova di Joan Dalmao

Illusionismo e magia naturale nel Cinquecento. L'opera nuova di Joan Dalmao

Giuseppe Crimi

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2011

pagine: 284

Nei primi anni del Cinquecento iniziano a diffondersi in Italia opuscoli dal singolare contenuto: trucchi di prestigio e illusionismo, giochi di carte e di abilità ed esempi di magia naturale. Si tratta di una prerogativa tutta peninsulare, che trova consensi e apprezzamenti nel corso del secolo in Francia e in Inghilterra, dove i libretti sono tradotti o imitati. Nel volume si tenta di offrire un panorama di questo particolare tipo di editoria, popolare soltanto in parte, essendo i contenuti anche di illustre ascendenza. Uno dei tanti libretti di mano censiti - l'Opera nuova - viene attribuito a un personaggio tanto allora celebre quanto oggi dimenticato, lo spagnolo Joan Dalmao, prestigiatore al séguito di Carlo V, che, nei soggiorni finora noti presso le corti d'Europa, incantò il pubblico con i suoi trucchi, all'epoca così stupefacenti da essere ritenuti opera del demonio e da costare quasi la vita all'illusionista. In appendice al volume si possono leggere alcuni esempi di libretti di destrezza e di carte che permettono di seguire l'evoluzione dei giochi di prestigio dal Cinquecento al Settecento.
23,00

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