Libri di Giuseppe Melillo
Riprendiamoci la speranza. Riflessioni sul ruolo della cultura
Giulio Baffi, Antonio Califano, Giovanni Caserta, Giovanna Cuoco, Aurelio Gatti, Giuseppe Melillo, Mariano Paturzo, Rosanna Salvia, Armando Tita
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Hermaion
anno edizione: 2021
pagine: 86
Q.01 Con la rubrica Riprendiamoci la speranza, dal mese di agosto La Gazzetta ha ospitato il pensiero di intellettuali da tempo impegnati nel mondo della cultura. Si sono raccolte voci ed opinioni nel tentativo di unire idee, uomini, saperi per offrire alla Comunità nuove aree per una produzione culturale aperta ed orientata a tutto il mezzogiorno italiano e del mediterraneo. Dagli intervenuti sembra evincersi che la cultura oggi appare non essere più volta ad un progetto pubblico e civile, che aspiri - anche con un pizzico d’utopia - ad una pari opportunità di accesso alle opere dell’ingegno, in una idea di conoscenza intesa come esigenza di giustizia, e questo per mancanza di autonomia finanziaria e un rapporto distorto e strumentale con la politica e le sue istituzioni soprattutto territoriali.
Mondo è stato e mondo sarà
Giuseppe Melillo
Libro: Libro rilegato
editore: Editrice Hermaion
anno edizione: 2020
pagine: 108
Rocío, Cayo, Mingo, padre Jonne, Ninnì, il “Monaco Bianco”: donne e uomini, realmente vissuti o fatti vivere dalle parole, le cui storie si intrecciano in un tempo circolare, apparentemente sospeso, eterno, dove fiumi e montagne, campi e villaggi, si alternano diversi ma sempre uguali, tutto si ripete senza rassegnazione e forse anche senza speranze. C'è il sud, e i sud sparsi, i suoi paesaggi, lo scirocco ma anche la miseria, il lavoro, lo sfruttamento, l'arroganza e la violenza. Il vero sfondo è più universale, è una geografia umana, il nostro giardino di casa che poi è il giardino di tutti, va oltre i propri confini, travalica in una storia ed una geografia eterna che vede sfruttati e sfruttatori, soprusi e ribellioni condannati allo stesso estremo gesto estetico, dalla stessa poesia della povera gente che sempre cercherà di cambiare le ingiustizie e prima o poi ci riuscirà anche se Mondo è stato e Mondo sarà.