Libri di Giuseppe Pascale
Il mutamento delle circostanze nel diritto dei trattati
Giuseppe Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2024
pagine: 432
La regola sull'estinzione dei trattati per mutamento delle circostanze, tradizionalmente nota come clausola rebus sic stantibus, è stata oggetto di dibattito in dottrina almeno fino al 1969, quando una sua formulazione scritta è stata accolta nell'art. 62 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati. Da quel momento, l'interesse degli studiosi per questa causa di estinzione dei trattati si è progressivamente attenuato. Tuttavia, gli Stati hanno continuato a invocarla con frequenza, riferendovisi a volte come a una sorta di escape clause. Fondandosi soprattutto sull'analisi della prassi e senza trascurare l'apporto della giurisprudenza internazionale, l'indagine si propone di dimostrare la persistente centralità della regola sul mutamento delle circostanze nel diritto dei trattati contemporaneo, cercando di fornirne un inquadramento quanto più completo e preciso. In particolare, lo studio intende contribuire alla ricostruzione della natura giuridica, del contenuto e degli effetti di tale regola nonché all'identificazione degli elementi di sviluppo progressivo del diritto internazionale presenti nell'art. 62 della Convenzione di Vienna.
Temistio. Orazioni 4, 5, 7. Introduzione, testo critico, traduzione e commento
Libro
editore: Edipuglia
anno edizione: 2022
pagine: 316
La dichiarazione universale dei diritti umani nel diritto internazionale contemporaneo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 496
«Non era facile immaginare e realizzare, tra le tante iniziative che hanno accompagnato il 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, un'opera che unisse l'alto livello scientifico dei contributi che la compongono, l'originalità della sua impostazione e una chiara utilità pratica. Credo che questo risultato sia stato raggiunto con il presente volume, per il quale va reso merito a tutti gli autori dei saggi qui raccolti e, ovviamente, ai suoi curatori Sara Tonolo e Giuseppe Pascale, ai quali si deve l'idea dell'articolazione di una riflessione sulla Dichiarazione e i suoi sviluppi intorno ad una struttura logico-sistematica particolarmente originale, indovinata e stimolante. I lettori troveranno in queste pagine delle analisi dettagliate ed affidabilissime che danno conto, con precisione e dovizia di riferimenti, dell'incidenza della Dichiarazione in tre grandi aree: la giurisprudenza, internazionale ed italiana; la tutela internazionale di specifici diritti, dal diritto alla vita a quello alla parità di trattamento e alla non discriminazione in ambito lavoristico, passando per il divieto di tortura, la libertà di opinione e di espressione, la libertà e la sicurezza personale, la lotta contro la schiavitù e le altre gravi forme di sfruttamento umano, la libertà religiosa e la tutela della vita privata e familiare; ed infine la tutela internazionale di gruppi particolarmente vulnerabili, quali le donne, i fanciulli, i migranti e le persone prive di cittadinanza. Tutti i contributi, come è giusto, hanno un taglio critico e non celebrativo. Il volume nel suo complesso, però, costituisce un omaggio all'importanza della Dichiarazione universale, nel riconoscimento della sua costante attualità e del non esaurimento delle sue potenzialità. La Dichiarazione universale, pur essendo stata concepita come uno strumento di soft law — indipendentemente dalla questione di sapere in che misura le sue previsioni si siano trasformate in norme internazionali vincolanti, vuoi a titolo di interpretazione autorevole delle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite in materia di diritti umani, vuoi a titolo di diritto consuetudinario o anche, attraverso la loro importazione nei sistemi giuridici nazionali, a titolo di principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili — costituisce uno spartiacque nella storia della comunità internazionale e del suo diritto...» (Dall'Introduzione di Guido Raimondi)