Libri di Giuseppe Speciale
Tempi del diritto
Riccardo Ferrante, Paolo Alvazzi Del Frate, Marco Cavina, Nicoletta Sarti, Giuseppe Speciale, Stefano Solimano, Marco Nicola Miletti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 496
Legal responses to mass migration: from the Nineteenth Century to World War II
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: XX-412
Le danze di Clio e Astrea. Fondamenti storici del diritto europeo
Giuseppe Speciale, Romano Ferrari Zumbini, Aldo Andrea Cassi, Michele Rosboch, Chiara Maria Valsecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 576
Uno spettro si aggira per l’Europa del futuro: è il giurista di domani. La sua pena errabonda non è causata dal sospetto dell’uomo della strada (che imputa ad avvocati, giudici e notai alchimie tecniche care per le sue tasche o lontane dai suoi bisogni) né dall’insofferenza dei management societari (che considerano i consulenti legali come “bastoni tra le ruote” nella speditezza degli affari aziendali), né dall’esser considerato superfluo, se non nocivo, da molti intellettuali (che gli imputano aridità culturale e inerzia nelle riforme) e bistrattato dal legislatore (il quale lo mette alla prova destrutturando l’ordinamento giuridico con estemporanee e continue riscritture di esso). Non è questo il problema: il giurista sa che è da tempo così; sa che il problema non è l’immaginario collettivo su di lui, perché questo appartiene alla sua stessa Storia – e del resto altre categorie professionali non stanno meglio da quel punto di vista ... La questione è ben altra: quale che sia la figura (avvocato, magistrato, notaio, legale aziendale, funzionario amministrativo, insegnante, ecc.) in cui il futuro giurista deciderà di incarnare la propria anima, rischierà di fare una scoperta orrenda: non ce l’avrà più, l’anima. Non avrà più, dopo quasi un millennio, un’anima da giurista, perché gliel’hanno strappata dal luogo dove essa gli sarebbe stata insufflata: l’Università.
La questione delle emergenze fra libertà e sicurezze
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 326
Il volume si propone di mettere in luce come in circostanze emergenziali causate da guerre, situazioni straordinarie di disordine pubblico, atti di terrorismo, crisi economiche, calamità naturali o pandemie si verifichino torsioni degli ordinari meccanismi di funzionamento dell’ordinamento socio-giuridico-politico e si alterino gli equilibri nella gestione dei poteri dello Stato, anche alla luce delle trasformazioni dei territori. La disciplina delle emergenze, sotto il profilo storico-giuridico, è di straordinario interesse poiché impone non soltanto una riflessione intorno alle categorie di “stato di emergenza” e “stato d’eccezione”, ma anche intorno al tema della relatività dei diritti, in un’ottica politologica. Sotto il profilo socio-demografico, le emergenze impongono una necessaria ricognizione, in termini qualitativi e quantitativi, delle risorse umane e materiali specifiche dei territori e della loro progettualità in transizione. Un affresco a più voci, di taglio multidisciplinare, all’altezza delle sfide epistemologiche della complessità.
Gli ebrei a Catania nel XV secolo. Tra istituzioni e società
Andrea Giuseppe Cerra
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 212
La comunità ebraica di Catania all'indomani dell'Editto di Granada, a differenza di quanto accadde in Castiglia e Aragona, ne vide l'applicazione in Sicilia ben tre mesi dopo. Non a caso, il ceppo giudaico originario definisce la Sicilia 'Achèr Israel', ovvero 'Altro Israele'. Ciò ci permette di ipotizzare un particolare ruolo della comunità ebraica relativamente al tessuto economico e sociale siciliano e, specificatamente, catanese. L'ipotesi generale intorno alla rilevanza economica e sociale della comunità ebraica catanese è confrontata, in questo lavoro, con l'accurata storiografia in merito, sia in forma bibliografica che in forma archivistica, allo scopo di elaborare nuove ipotesi interpretative che diano ragione della sopravvivenza di modelli culturali e comunitari ebraici nell'area etnea.
Dossier Fiamingo
Giuseppe Speciale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 312
Giuseppe Maria Fiamingo (Riposto 1875-Latina 1966) è un personaggio minore dell'Italia del Novecento. Sulle sue tracce, grazie ad atti parlamentari e giudiziari, a cronache mondane, a rapporti della polizia politica fascista, a lettere d'affari, a biglietti che svelano legami amorosi, ad articoli di giornali, a saggi scientifici, ci si imbatte in Rudinì, Luzzatti, Stringher, D'Annunzio, Albertini, Nitti, Bergamini, Bucarelli, Mussolini (e tanti altri), si ripercorrono fertilissimi, e a volte sconclusionati, anni del positivismo italiano di fine Ottocento e si rivivono il variegato e confuso ambiente dannunziano, alcune vicende del giornalismo e dei suoi intrecci con la politica e con il capitale dell'Italia prefascista, gli ultimi sussulti del parlamento dell'età liberale, il controllo capillare della polizia politica fascista, gli anni della transizione in cui un personaggio come Fiamingo è contemporaneamente considerato vicino al fascismo e antifascista, collaborazionista e avversario dei nazisti occupanti. E, ancora, l'insofferenza di un giovane brillante per la provincia siciliana, avvertita come troppo stretta, la curiosità e l'apertura verso il mondo, la passione per l'arte e i cavalli, il cinismo e la spregiudicatezza negli affari, il dolore per la morte della moglie, il complicato rapporto con la figlia e la tenerezza per una delle donne più affascinanti dell'Italia del Novecento.
Antologia giuridica. Laboratori e rifondazioni di fine Ottocento
Giuseppe Speciale
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2001
pagine: VIII-214
Dossier Fiamingo
Giuseppe Speciale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
Giuseppe Maria Fiamingo (Riposto 1875-Latina 1966) è un personaggio minore dell'Italia del Novecento. Sulle sue tracce, grazie ad atti parlamentari e giudiziari, a cronache mondane, a rapporti della polizia politica fascista, a lettere d'affari, a biglietti che svelano legami amorosi, ad articoli di giornali, a saggi scientifici, ci si imbatte in Rudinì, Luzzatti, Stringher, D'Annunzio, Albertini, Nitti, Bergamini, Bucarelli, Mussolini (e tanti altri), si ripercorrono fertilissimi, e a volte sconclusionati, anni del positivismo italiano di fine Ottocento e si rivivono il variegato e confuso ambiente dannunziano, alcune vicende del giornalismo e dei suoi intrecci con la politica e con il capitale dell'Italia prefascista, gli ultimi sussulti del parlamento dell'età liberale, il controllo capillare della polizia politica fascista, gli anni della transizione in cui un personaggio come Fiamingo è contemporaneamente considerato vicino al fascismo e antifascista, collaborazionista e avversario dei nazisti occupanti. E, ancora, l'insofferenza di un giovane brillante per la provincia siciliana, avvertita come troppo stretta, la curiosità e l'apertura verso il mondo, la passione per l'arte e i cavalli, il cinismo e la spregiudicatezza negli affari, il dolore per la morte della moglie, il complicato rapporto con la figlia e la tenerezza per una delle donne più affascinanti dell'Italia del Novecento.