Libri di Grazia Luongo
Meticcia. Collage di poesie in dialetto beneventano di Benevento e non
Grazia Luongo
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2024
pagine: 80
Grazia Luongo e' una poetessa autodidatta, La sua poesia ha una scrittura particolare, non convenzionale anche nella scrittura dialetto Beneventano, ma incisiva. La sua Anima tormentata scuote le viscere, cosí come la sua poesia scuote il lettore fino all' ultimo goccio di sangue. Non esiste nelle sue rime una via di mezzo, perché il punto di partenza è sempre il dolore profondo, e dove c'è pace è perchè c'è stata una tempesta. I suoi versi sono un poliedro di sofferenza, amarezza, angoscia, e il vuoto che racconta, non è vuoto dell'anima, ma profondità, ricerca, risalita. La realtà osservata, forse vissuta, la fa annegare, ma lo sguardo della poetessa è sempre rivolto al cielo, e quando è malinconica, alla Luna. La pervade un profondo senso di giustizia e, le sue parole, diventano combattimento, denuncia. Una guerra le pulsa dentro come fuoco. Grazia Luongo però quando guarda ha gli occhi della meraviglia, di una bambina che serva dentro la speranza. Non fa sconti ne a se stessa, ne al mondo, e in questa crudezza dell'esistenza, la parola poetica diventa necessaria, salvifica, perché cicatrizza ferite, carezza l'anima. I temi che affronta sono tanti, come tante sono le sfaccettature della vita e delle sue passioni. Come il Teatro, a cui dedica da sempre liriche potenti. Ma anche le 'Donne', che con il loro fare, portano "ncuoll" Addosso il Mondo. Donne aggredite, umiliate, dileggiate, ma capaci di futuro. Donna Regina di cuori; forte debole birichina. Grazia Luongo dice: 'Siamo fragili, nudi vulnerabili', e in questa dimensione, che è accettazione della debolezza umana, e grata alla vita. Ha cuore e passione, e tutto tiene stretto a se in un abbraccio che non molla. Vuole essere protagonista senza preconcetti, dandosi una possibilità. E così che diventa "Grazia dei mille volti", e del suo amato teatro poesie intime, ma anche grandi temi come la Guerra che passa sotto i nostri occhi noncuranti, poesie come pensieri in divenire, o con il ritmo di una tammorriata, o ancora dolci come il suono della parola 'Mamma', poesie fatte di "Ricordanza" e di un grido disperato forza. C'è sta ancora tiemp!
Arracuntm. Poesie sciolte in dialetto beneventano (nudo e crudo)
Grazia Luongo
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2019
pagine: 64
Scrive Luisa Leone che la pubblicazione di questa raccolta di poesie era presente da tempo nell'animo dell'autrice. L'idea si è concretizzata grazie all'incontro con persone che hanno da sempre creduto e stimato Grazia come artista poliedrica e dallo spirito libero, che niente e nessuno hanno mai rinchiuso in schemi precostituiti. Un sogno che si avvera! Un desiderio che diventa realtà? Il pamplet, dal titolo Arracuntm (raccontami), è dunque una raccolta di alcune delle tante poesie scritte negli anni in dialetto beneventano nudo e crudo. La 'inusuale' forma della lingua dialettale utilizzata dà luce ai testi suscitando forti emozioni nel lettore. In tale forma, nei versi di Grazia, traspare il profondo senso di appartenenza alla famiglia, al quartiere, alla città. Le 44 poesie di Arracuntm sono state scritte con un originale guizzo emotivo che l'autrice coglie - per via del suo estro - nella realtà che la circonda. Spesso sono stata testimone di queste scene che sembrano affreschi nati dopo la visione di un tramonto, di un paesaggio di una montagna. Ed ecco Grazia mettersi all'opera al rientro a casa per poi rivederla postare qua e là su internet: "U tramont"; "A Terr"; "A durmienta". Sono le poesie che troverete in questa raccolta. Ogni verso è l'espressione di un vissuto emotivo forte che ella "sente", "intuisce", raccoglie come spunto per vivere pienamente quell'emozione, che le permette di buttare giù versi grazie ai quali chi legge "raccoglie" e rivive quella emozione e la fa sua. Il ricordo della madre, di suo padre, o di un amico scomparso sono fonti ispiratrici delle sue poesie che con estrema maestrìa lasciano nel cuore del lettore un senso di calore, di amore verso le persone, verso la natura e perfino verso gli animali, come nella poesia "U can" (il cane). Leggere questi versi ha lasciato in me il desiderio forte di riconoscere nella vita di tutti giorni cosa ci può essere dietro un'emozione e come fare per continuare a sentirla, ogni volta, magari la sera, quando torni a casa e hai voglia di sentire solo chi ti ascolta.