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Meticcia. Collage di poesie in dialetto beneventano di Benevento e non

Meticcia. Collage di poesie in dialetto beneventano di Benevento e non
Titolo Meticcia. Collage di poesie in dialetto beneventano di Benevento e non
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Poesia
Collana Ogni tempo, 4
Editore ABE
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 80
Pubblicazione 11/2024
ISBN 9788872973813
 
15,00

 
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Grazia Luongo e' una poetessa autodidatta, La sua poesia ha una scrittura particolare, non convenzionale anche nella scrittura dialetto Beneventano, ma incisiva. La sua Anima tormentata scuote le viscere, cosí come la sua poesia scuote il lettore fino all' ultimo goccio di sangue. Non esiste nelle sue rime una via di mezzo, perché il punto di partenza è sempre il dolore profondo, e dove c'è pace è perchè c'è stata una tempesta. I suoi versi sono un poliedro di sofferenza, amarezza, angoscia, e il vuoto che racconta, non è vuoto dell'anima, ma profondità, ricerca, risalita. La realtà osservata, forse vissuta, la fa annegare, ma lo sguardo della poetessa è sempre rivolto al cielo, e quando è malinconica, alla Luna. La pervade un profondo senso di giustizia e, le sue parole, diventano combattimento, denuncia. Una guerra le pulsa dentro come fuoco. Grazia Luongo però quando guarda ha gli occhi della meraviglia, di una bambina che serva dentro la speranza. Non fa sconti ne a se stessa, ne al mondo, e in questa crudezza dell'esistenza, la parola poetica diventa necessaria, salvifica, perché cicatrizza ferite, carezza l'anima. I temi che affronta sono tanti, come tante sono le sfaccettature della vita e delle sue passioni. Come il Teatro, a cui dedica da sempre liriche potenti. Ma anche le 'Donne', che con il loro fare, portano "ncuoll" Addosso il Mondo. Donne aggredite, umiliate, dileggiate, ma capaci di futuro. Donna Regina di cuori; forte debole birichina. Grazia Luongo dice: 'Siamo fragili, nudi vulnerabili', e in questa dimensione, che è accettazione della debolezza umana, e grata alla vita. Ha cuore e passione, e tutto tiene stretto a se in un abbraccio che non molla. Vuole essere protagonista senza preconcetti, dandosi una possibilità. E così che diventa "Grazia dei mille volti", e del suo amato teatro poesie intime, ma anche grandi temi come la Guerra che passa sotto i nostri occhi noncuranti, poesie come pensieri in divenire, o con il ritmo di una tammorriata, o ancora dolci come il suono della parola 'Mamma', poesie fatte di "Ricordanza" e di un grido disperato forza. C'è sta ancora tiemp!
 
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