Libri di Irene Solà
L'argine
Irene Solà
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 252
Dopo aver vissuto a Londra per tre anni, Ada torna a casa e, durante i lunghi mesi estivi che seguono il suo ritorno, si riunisce con la famiglia, gli amici e un vecchio amore. Con l'intenzione di ricongiungersi con quel piccolo universo da cui era partita, Ada inizia a scrivere e a inventare storie sul luogo in cui è cresciuta e su coloro che la circondano. Storie come quella della faina che si nasconde sui tetti e di Vicenç e del suo amore per Ada; di Jessica S. nel suo angolino verde e grigio dell'Inghilterra rurale e di Vicenç Ballador padre, sul suo trattore; di Roser, che conosce antichi saperi, e del fratello Jaume in prigione, dei pesci-siluro del pantano di Sau che nuotano al buio, della mucca Samantha e dei cinghiali nascosti. Storie che mescolano realtà e finzione, dando vita a un romanzo che è la somma di piccole narrazioni, il mosaico di un universo intimo e condiviso. L'esordio di Irene Solà è un libro in cui l'autrice gioca con le parole, i personaggi e l'immaginazione: un'opera in cui si intravedono temi e luoghi protagonisti dei romanzi successivi e lo stile inconfondibile, coraggioso e audace che ha entusiasmato la critica internazionale; una lingua che indaga, esplora, sperimenta e che, soprattutto, si lascia trascinare dal piacere infinito e dalla necessità di narrare.
Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre
Irene Solà
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 156
Il casolare del Mas Clavell si nasconde tra le montagne dei Pirenei: è una fattoria frequentata da cacciatori di lupi, banditi, fantasmi, bestie e demoni, radicata nel terreno come una zecca. Un luogo abitato da donne, dove un solo giorno racchiude secoli di ricordi: quelli di Joana, che per trovare marito ha fatto un patto con il diavolo dando vita a una discendenza apparentemente maledetta; quelli di Bernadeta, a cui mancano le ciglia e che, a causa dell’acqua di timo che le hanno versato negli occhi da bambina, ha finito per vedere le cose sbagliate; quelli di Margarida, che invece di avere un cuore intero ne ha uno a tre quarti, senza un pezzo; e quelli di Blanca, che è nata senza lingua, con una bocca vuota come un nido, e non parla, ascolta soltanto. Queste donne, e altre ancora, oggi stanno preparando una festa: il commiato dall’anziana Bernadeta, che giace a letto ormai in punto di morte. L’attesissimo romanzo di Irene Solà – autrice catalana che grazie alla sua scrittura densa e originale ha saputo imporsi in breve tempo come una delle voci più forti e importanti del panorama letterario europeo – è un’opera magnetica, materica: un flusso inarrestabile di parole che, con senso del ritmo, umorismo e audacia formale, plasma un mondo magico, fatto di storia, tradizione e folklore. Uno straordinario intreccio di vite e racconti, che esplorano la dualità e il legame intrinseco tra luce e oscurità, vita e morte, oblio e memoria, realtà e immaginazione.
Bestia
Irene Solà
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2020
pagine: 96
Bestia raccoglie i versi di esordio di Irene Solà, giovane narratrice, artista e poeta catalana. Sono poesie brevi e taglienti, le sue, senza preamboli o il bisogno di mostrarsi implicite. C'è una prima sezione, Bocca ingrata e vermiglia, caratterizzata da un linguaggio viscerale — il «groviglio di pelo nello stomaco», i «seni di burro», il ventre squarciato con un coltello — che esplora il rapporto altalenante col corpo e con la femminilità. È tra questi versi che emerge il richiamo alla figura mascolina e controversa del padre ed è qui che la poesia di Solà sembra affondare le radici in un terreno poetico comune anche a Plath e Sexton. Nella seconda parte della raccolta, invece, il tono sembra cambiare almeno parzialmente. Si fa prima memoriale, scava nel passato e nell'infanzia, parla la lingua della nostalgia e dei bambini che giocano disegnando a terra coi gessi colorati. Ci sono i ricordi «pericolosi / come ossi di pollo» e una nuova figura maschile diversa da quella paterna a cui sembra possibile accordare fiducia. C'è un numero imprecisato di animali che entra in scena per poi sparire dietro le quinte: il serpente, la zanzara, la iena, il tacchino, la balena. E ogni poesia segue geografie che sono scelte dall'autrice secondo un senso di appartenenza ai luoghi: c'è, sì, la Catalogna di Camprodon e Vic ma ci sono anche le immagini vivide del diario poetico scritto in Sardegna. È proprio l'uso del verso a rendere la narrazione incisiva e evocativa.
Io canto e la montagna balla
Irene Solà
Libro: Libro rilegato
editore: Blackie
anno edizione: 2020
pagine: 208
Per primi arrivano la tempesta e il fulmine che uccide Domènec, il poeta contadino. Quindi entra in scena Dolceta, che racconta la storia di quattro donne impiccate come streghe. Poi c’è Sio, costretta ad allevare i figli da sola tra i monti di Matavaques. E ancora le “trombe dei morti”, i funghi che con il loro cappello nero e succulento celebrano l’immutabilità del ciclo della vita. * Irene Solà ha scritto un romanzo in cui prendono voce donne e uomini – ma anche fantasmi e diavoli, nuvole e piante, cani e uova – che si trovano a convivere nei Pirenei. Una terra di confine sui cui aleggia il ricordo di secoli di lotte per la sopravvivenza, persecuzioni guidate dal fanatismo, guerre fratricide, e tuttavia incarna una bellezza che non ha bisogno di aggettivi. Terreno fertile per liberare il desiderio di raccontare storie. Un posto per immaginare che la morte, come la vita, non è mai qualcosa di definitivo.