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Libri di Judith Herrin

I mosaici antichi di Ravennaz. La collezione delle copie-The ancient mosaics of Ravenna. The collection of the copies

I mosaici antichi di Ravennaz. La collezione delle copie-The ancient mosaics of Ravenna. The collection of the copies

Libro

editore: Edizioni del Girasole

anno edizione: 2025

pagine: 128

L'idea fu del Professor Giuseppe Bovini, Ispettore della Soprintendenza ai Monumenti della Romagna. La realizzazione delle copie fu del gruppo mosaicisti dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna diretta da Teodoro Orselli. E così il 13 aprile 1951 al Palais de Chaillot di Parigi si inaugura la mostra di 58 copie musive di alcuni mosaici ravennati. Il successo fu tale che già nello stesso anno l'esposizione venne presentata a Zurigo, L'Aia e Amsterdam. Nel maggio 1952 fu la prima volta di Londra, Birmingham e Manchester. Da allora la mostra continua ad essere ospitata in numerose città in tutto il mondo. Le copie dei mosaici antichi tornano in esposizione a Londra proprio quest'anno presso l'Istituto Italiano di Cultura della capitale britannica dal 15 luglio 2025 fino al 5 settembre. Questo libro è una nuova edizione nella storia delle copie dei mosaici antichi ed è il catalogo della mostra londinese 2025. Il volume, oltre ai testi del Sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni, di Inigo Lambertini Ambasciatore d'Italia a Londra, di Francesco Bongarrà Direttore dell'Istituto di Cultura Italiano di Londra, contiene una più corposa prefazione di Judith Herrin, i contributi della curatrice Maria Grazia Marini, di Valentina Cimatti e Alessandra Bollini. Di tutti i testi italiani compare anche la traduzione in inglese di Alessia Federici. All'interno, la prima delle splendide fotografie ritrae Re Carlo d'Inghilterra in ammirazione dell'abside di San Vitale nel corso della sua recente visita a Ravenna. Prefazione di Judith Herrin.
18,00

Ravenna. Capitale dell'Impero, crogiolo d'Europa

Ravenna. Capitale dell'Impero, crogiolo d'Europa

Judith Herrin

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2023

pagine: 624

Nel 402 d.C., sotto la pressione dei barbari, l’imperatore Onorio prende la decisione epocale di trasferire la sua capitale da Milano a Ravenna. Da questo momento, e fino al 751, Ravenna sarà dapprima il centro dell’Impero romano d’Occidente, poi dell’immenso regno di Teodorico il Grande e infine del potere bizantino in Italia. In questo libro la grande studiosa Judith Herrin ci racconta con passione ed entusiasmo come una folla di studiosi, medici, uomini di legge, artigiani, cosmologi e teologi confluì a Ravenna e ne fece una grande capitale, e come la città diventò il crogiolo per la fusione tra la tradizione greca e latina e le innovazioni portate dal cristianesimo e dalle popolazioni barbare. Un passato glorioso che troppo spesso viene descritto come un’epoca buia; eppure, mentre Roma era schiacciata dalle invasioni di goti e longobardi e la cristianità era scossa dalle divisioni interne, Ravenna conosceva un periodo di straripante creatività. Illustrato con fotografie commissionate per l’occasione e aggiornato sugli ultimi ritrovamenti archeologici e documentari, questo libro è la memorabile rievocazione di un luogo e un momento unico nella storia dell’umanità.
16,00

Ravenna. Capitale dell'Impero, crogiolo d'Europa

Ravenna. Capitale dell'Impero, crogiolo d'Europa

Judith Herrin

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2022

pagine: 612

Nel 402 d.C., sotto la pressione delle tribù barbariche che, superate le Alpi, minacciano Milano, il giovane imperatore Onorio prende la decisione epocale di trasferire la sua capitale in una postazione fortificata e ben difendibile sull’estuario del Po. Da questo momento, e fino al 751, Ravenna sarà dapprima il centro dell’Impero romano d’Occidente, poi dell’immenso regno di Teodorico il Grande e infine del potere bizantino in Italia. Judith Herrin ci spiega con entusiasmo come una folla di studiosi, medici, uomini di legge, artigiani, cosmologi e teologi confluì a Ravenna e ne fece una grande capitale culturale e politica destinata a dominare l’Italia settentrionale e l’Adriatico. Raccontandoci le vite dei suoi legislatori, dei cronisti, dei semplici cittadini, ci fa comprendere come la città diventò il crocevia ideale dove la tradizione greca e latina si fonde con le innovazioni portate dal cristianesimo e dalle popolazioni barbare; il luogo dove Oriente e Occidente si incontrano; il formidabile crogiolo dove si forma la cultura europea. Un passato glorioso che spesso viene descritto come un’epoca buia. In parte perché «si è perso e dimenticato molto di Ravenna, e molto è stato smantellato: un’altra forma di oblio». Ma anche per quell’appellativo di «tarda antichità» associato alla città, che sovente ha fatto pensare al tramonto di un’era di magnificenza. Eppure, mentre Roma era schiacciata dalle invasioni di goti e longobardi e la Cristianità era scossa dalle devastanti divisioni interne, Ravenna conosceva un periodo di straripante creatività. Della città si sono conservate soprattutto le chiese, con i mosaici, barbari e cristiani, che incantano ancora oggi i visitatori. Splendidamente illustrato con fotografie commissionate per l’occasione e aggiornato sugli ultimi ritrovamenti archeologici e documentari, Ravenna: capitale dell’Impero, crogiolo d’Europa è la memorabile rievocazione di un luogo unico nella storia dell’umanità.
28,00

Bisanzio. Storia dell'impero che unì due mondi

Bisanzio. Storia dell'impero che unì due mondi

Judith Herrin

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2021

pagine: 416

Nato da una breve lezione estemporanea tenuta dalla professoressa Herrin ad alcuni operai che, durante i lavori di ristrutturazione del King's College, le chiedevano che cosa fosse la storia bizantina, questo libro riesce a raccontare Bisanzio nell'età antica e nel medioevo in una forma semplice e appassionante per chiunque. Per molti secoli l'impero bizantino è stato un luogo in cui cristianesimo, romanità ed ellenismo hanno formato uno straordinario impasto politico e culturale, che ha raccolto l'eredità storica dell'impero romano e l'ha integrata con gli influssi provenienti dall'Est europeo e dal mondo arabo. A Bisanzio nacquero istituzioni come la diplomazia e la burocrazia civile, o fenomeni religiosi come il monachesimo. E sempre a Bisanzio e alla sua passione per la letteratura greca dobbiamo la preservazione delle opere classiche e la loro riscoperta quando, dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453, numerosi studiosi bizantini invasero pacificamente l'Italia e diedero impulso alla nascita dell'Umanesimo e del Rinascimento. Coniugando rigore scientifico e divulgazione, questo libro restituisce all'impero bizantino il suo ruolo nella formazione dell'Europa moderna, troppo spesso trascurato nella percezione comune.
15,00

Bisanzio. Storia straordinaria di un impero millenario

Bisanzio. Storia straordinaria di un impero millenario

Judith Herrin

Libro: Copertina rigida

editore: Corbaccio

anno edizione: 2008

pagine: 470

Nel dibattito sulle radici dell'Europa, durante i lavori per la redazione del trattato costituzionale, molti chiesero che il preambolo contenesse un esplicito riferimento alla cristianità, mentre altri sostennero che l'Europa aveva anche e soprattutto radici greche e romane. In realtà è esistito per molti secoli un luogo in cui cristianesimo, romanità ed ellenismo hanno formato uno straordinario impasto politico e culturale. Questo luogo è l'Impero bizantino, lo Stato che ereditò l'autorità dell'Impero romano e fu per molti secoli, insieme alla Cina, la maggiore potenza mondiale. Molto di ciò che noi siamo e abbiamo, proviene da questo antenato. Bisanzio ci ha trasmesso il culto della grande letteratura greca. Ha rielaborato e codificato il diritto romano. Ha fermato l'invasione araba nel 678 e permesso in tal modo all'Europa occidentale di sviluppare le proprie istituzioni. Ha convertito gli slavi della penisola balcanica e i russi di Kiev. Ha creato le istituzioni politiche e amministrative di quello che poteva considerarsi, nel momento del suo maggiore fulgore, lo Stato moderno. Ha creato ed esportato in Occidente i canoni dell'arte post-romana. Non vi sarebbero stati l'Umanesimo e la riscoperta del mondo classico senza l'apporto degli studiosi bizantini. Non vi sarebbe stato il Rinascimento se l'Italia non fosse stata pacificamente invasa, dopo il 1453, dai profughi di Costantinopoli.
22,60

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