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Libri di Lorenzo Pignatti

L'Adriatico come smart sea. Narrazioni e interpretazioni per un mare condiviso

L'Adriatico come smart sea. Narrazioni e interpretazioni per un mare condiviso

Lorenzo Pignatti

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2024

pagine: 112

Per noi che viviamo o lavoriamo a Pescara o per lo meno lungo la costa adriatica, il Mare Adriatico è sicuramente il protagonista di un grande contesto geografico rappresentato dalla Macro Regione Adriatico-Ionica-Balcanica, uno spazio fluido capace di integrare culture, storie e saperi che si sono sviluppati su entrambe le sponde del suo bacino. Attualmente, il carattere cosmopolita e culturalmente diversificato dell'intera regione necessita di un luogo identitario, un luogo di nuova centralità, che sia sicuramente esterno agli Stati limitrofi che hanno le loro storie e proprie identità. Uno spazio neutro che possa incentivare nuove ed inaspettate relazioni tra l'Europa e i Balcani, «uno spazio-movimento», ovvero un unico sistema connettivo composto da «pianure liquide comunicanti» (Braudel 1987). All'interno di queste riflessioni e malgrado i conflitti che sono emersi in questi ultimi mesi nell'Est Europa e in Medio Oriente, emerge la possibilità di interpretare l'Adriatico come uno Smart Sea, ovvero uno spazio condiviso che si basi sulla demografia cosmopolita che popola le sue sponde, che possa considerare i confini come linee porose che permettano prolifiche contaminazioni e che possa incentivare nuove connessioni fisiche e virtuali tra le città e le loro istituzioni. Quindi uno spazio inclusivo, attrattivo e competitivo, uno spazio assolutamente smart. L'Adriatico come Smart Sea.
18,00

IFAU '18. Territori fragili. Paesaggi_Città_Architetture. Ediz. italiana e inglese

IFAU '18. Territori fragili. Paesaggi_Città_Architetture. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2021

pagine: 1368

"IFAU 2018 – 2nd International forum on architecture and urbanism" ha lo scopo di portare a confronto docenti, ricercatori e studiosi per condividere e scambiarsi le proprie esperienze e risultati di ricerca su tutti gli aspetti legati a paesaggi_città_architetture all'interno di territori fragili. Ha anche lo scopo di offrire un foro interdisciplinare per ricercatori, professionisti e docenti per presentare e discutere le innovazioni e i trend più recenti, problemi e sfide affrontate e le soluzioni adottate per i territori fragili nelle città in transizione. Il forum concentrerà la propria attenzione su paesaggi, città e architetture localizzati all'interno di contesti e territori che rivelano una loro fragilità. La seconda edizione ampia i propri orizzonti tramite una serie di sguardi incrociati attraverso l'euro regione adriatica-ionica, da poco istituzionalizzata ed estesa oggi anche alla regione balcanica. La fragilità di contesti e territori è infatti di molteplice natura. Esiste una fragilità dei territori dovuta a fenomeni naturali (terremoti, frane, alluvioni, incendi, siccità, ecc.) che creano situazioni di rischio sismico, idrogeologico ed ambientale che caratterizzano gran parte dell'Italia centrale e della regione adriatica e dei Balcani. Esiste una fragilità economica e sociale soprattutto nei territori interni dove si riscontrano condizioni di vita e di lavoro precarie dovute allo spopolamento, all'emigrazione e alla generalizzata crisi economica. Esiste una fragilità politica e sociale in quei territori che non hanno ancora raggiunto una stabilità e che sono stati interessati, anche recentemente, da fenomeni bellici e terroristici. Esiste una fragilità di quei territori attraversati da grandi flussi di migranti che si spostano da luoghi di conflitto verso luoghi dove ricercano una vita ordinaria e pacifica. Esiste una fragilità religiosa, linguistica ed etnica a seguito di tensioni ataviche e storiche laddove non si è ancora creata armonia e condivisione tra persone simili ma provenienti da credi, idiomi ed origini diverse. Esiste una fragilità del territorio agricolo che spesso non è più in grado di essere competitivo rispetto a produzioni industrializzate e non riesce a mantenere l'antico equilibrio tra paesaggio e produzione. Esiste una fragilità ambientale a seguito dell'inquinamento, della dispersione di rifiuti, di emissioni dannose che compromettono in maniera irreversibile il nostro habitat, sia naturale che antropizzato. Esiste una fragilità culturale nei luoghi dove la modernizzazione e globalizzazione non sono riuscite a svilupparsi in armonia con le tradizioni e le storie locali. Ma soprattutto tutte le nostre città sono interessate da fenomeni di abbandono e dismissione di aree centrali, periferiche e periurbane che creano una fragilità che diventa sempre più evidente e determina uno stravolgimento del senso dei luoghi e delle città. A questa si accompagna una dismissione di edifici, fabbriche, officine, magazzini e costruzioni di vario genere, che hanno perso la loro primaria funzione e sono abbandonati o in attesa di una nuova vita.
140,00

Sarajevo. An account of a city

Sarajevo. An account of a city

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2019

pagine: 188

18,00

Modernità nei Balcani. Da Le Corbusier a Tito

Modernità nei Balcani. Da Le Corbusier a Tito

Lorenzo Pignatti

Libro: Libro in brossura

editore: LetteraVentidue

anno edizione: 2019

pagine: 368

Questo libro nasce da una serie continua di viaggi e studi effettuati nell'arco degli ultimi decenni nel territorio balcanico, in una regione ritenuta "di mezzo" o di "semi-periferia", come più volte denominata da tanti. Viaggi che hanno svelato un territorio per un certo aspetto nuovo, di un fascino e carattere inusuale e sicuramente orientale. Viaggi che hanno soprattutto permesso di scoprire che durante buona parte del Novecento i Balcani hanno saputo esprimere una cultura architettonica e urbana altamente sofisticata con città e architetture che sono diventate oggetto di interesse per la loro dichiarata e inaspettata modernità, scoprendo un neglected modernism che sta appena ora uscendo dall'anonimato. Il libro prova a capire le ragioni della modernità nei Balcani, partendo dal famoso Voyage d'Orient di Charles-Edouard Jeanneret nel 1911, in cui il futuro Le Corbusier apprezzò per primo l'originalità dell'architettura di questi luoghi. Ma la modernità che si è sviluppata nel secondo dopoguerra non sarebbe esistita senza la figura di Josip Broz Tito, partigiano e leader carismatico della Jugoslavia, che ha promosso con lungimiranza politica e culturale una "modernizzazione socialista" attraverso sguardi rivolti sia a Est sia a Ovest, pur mantenendo salda la fede verso un'ideologia politica che egli interpretava in maniera libera e originale. I due personaggi centrali di questo lavoro sono quindi Le Corbusier e Tito e, anche se non esiste alcun rapporto diretto tra loro, il libro presenta una serie di relazioni incrociate che, partendo dall'interpretazione delle città e delle proprie architetture, tracciano un percorso che conferisce a questa regione un ruolo di sicura centralità nel panorama architettonico internazionale del XX secolo.
29,00

Projects along the coast line: adriatic identities

Projects along the coast line: adriatic identities

Lorenzo Pignatti

Libro: Libro in brossura

editore: Listlab

anno edizione: 2016

pagine: 255

20,00

Progetti lungo la linea di costa. Identità adriatiche

Progetti lungo la linea di costa. Identità adriatiche

Lorenzo Pignatti

Libro: Libro in brossura

editore: Listlab

anno edizione: 2014

pagine: 255

Sembrerebbe che tutto sia già stato scritto, ma questo lavoro si vuole aggiungere alla già consistente letteratura esistente aprendo una finestra sulla lettura ed interpretazione dell'identità del paesaggio, degli insediamenti e dell'architettura dell'Euro Regione Adriatica-Ionica, area geografica che sta acquisendo un grande rilievo per i nuovi equilibri europei. È infatti evidente che i nello scenario geo-politico contemporaneo, alcune regioni stanno acquisendo maggiore importanza e più peso, sia in termini culturali e politici che economici e sociali, rispetto ad altre. Questo è chiaramente il caso con la Regione Adriatico-Ionica, destinata a diventare una regione chiave per una nuova serie di rapporti tra Est e Ovest, tra Nord e Sud, tra Europa e Balcani. Oggi l'Europa guarda verso i Balcani ed i Balcani verso l'Europa, con molteplici interessi. Questa politica è, in realtà diagonale, come diagonale è l'asse dell'Adriatico che si estende dal cuore dell'Europa centrale fino a latitudini anche più ad est di città come Budapest. La trasversalità geografica che caratterizza questa regione deve diventare anche una trasversalità sociale e politica in grado di integrare culture, esperienze e conoscenze sviluppatesi nei secoli su entrambi i lati del mare. Questo lavoro, tramite una serie di "progetti lungo linea di costa", intende fornire il proprio contributo verso una nuova "geo-urbanistica".
20,00

Density & intensity. University of Waterloo works 1999

Density & intensity. University of Waterloo works 1999

Lorenzo Pignatti

Libro

editore: Sala

anno edizione: 1999

pagine: 65

6,20

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