Libri di Luciano Gallino
Tecnologia e società
Luciano Gallino
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2025
pagine: 104
La tecnologia è un elemento fondamentale dell’evoluzione umana, non solo sotto l’aspetto sociale e culturale, ma anche biologico. Fin dai tempi dell’Encyclopédie, essa è stata intesa come il perfezionamento razionale delle arti attraverso lo studio scientifico. Luciano Gallino ha analizzato i legami tra tecnologia e società, smascherando pregiudizi e paure infondate, pur riconoscendo che le nuove tecnologie, concentrate nelle mani di pochi, pongono sfide inedite. Egli sottolinea che non basta più considerarle semplici strumenti creati dall’uomo: il loro impatto richiede una riflessione più profonda.
L'impresa irresponsabile
Luciano Gallino
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 271
"L'impresa irresponsabile" non è un titolo metaforico. Se l'intervista a Gallino che aveva per tema la concezione dell'impresa di Adriano Olivetti si intitolava "L'impresa responsabile", questo graffiante libro sul capitalismo deregolato dei nostri anni non poteva che ribaltare il precedente titolo. Perché per l'autore un'azienda diventa irresponsabile quando non risponde ad alcuna autorità pubblica o privata e soprattutto quando si afferma una concezione dell'impresa fondata sulla massimizzazione del suo valore in borsa, a qualunque costo e a breve termine. Dietro i principali scandali finanziari del nuovo secolo, non c'è infatti tanto la disonestà del singolo, quanto l'esito di un governo d'impresa che ha preso sempre più piede.
Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi
Luciano Gallino
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: 324
Mega-macchine sociali: sono le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità. Esistono da migliaia di anni. Le piramidi dell'antico Egitto sono state costruite da una di esse capace di far lavorare unitariamente (appunto come parti di una macchina) decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito. Era una mega-macchina l'apparato amministrativo-militare dell'impero romano. Formidabili mega-macchine sono state, nel Novecento, l'esercito tedesco e la burocrazia politico-economica dell'Urss. Come macchina sociale, il finanzcapitalismo ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona. Cosi da abbracciare ogni momento e aspetto dell'esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all'estinzione. Perché il finanzcapitalismo ha come motore non più la produzione di merci ma il sistema finanziario. Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro. In un crescendo patologico che ci appare sempre più fuori controllo.
Una civiltà in crisi. Contraddizioni del capitalismo
Luciano Gallino
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 408
La Grande crisi globale iniziata nel 2007 non ha nulla di naturale; piuttosto, è dipesa dalla risposta sbagliata al rallentamento dell'economia. Luciano Gallino ha condotto un documentato lavoro di spiegazione strutturale delle sue cause che la ricostruisce nei termini di una crisi del capitalismo. Crisi economica e crisi ecologica sono considerate da Gallino le manifestazioni più appariscenti della crisi del modo di strutturare l'economia, la politica, la cultura e la comunità delle società del pianeta intero, cui egli si riferisce nei termini di una (sola) civiltà-mondo sviluppatasi negli ultimi decenni. Il volume conduce nell'esame di numerose dinamiche concausali, e non solo concomitanti, delle crisi della civiltà-mondo. Sono qui raccolti temi e analisi sviluppati da Luciano Gallino in Finanzcapitalismo (2011), Il colpo di Stato di banche e governi (2013) e Il denaro, il debito e la doppia crisi (2015). La selezione e il coordinamento dei testi sono stati curati da Paola Borgna.
Con i soldi degli altri. Il capitalismo per procura contro l'economia
Luciano Gallino
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 195
Una massa di risparmio equivalente al Pil del mondo viene gestita, a loro esclusiva discrezione, da enti finanziari quali fondi pensione, fondi di investimento, assicurazioni e vari tipi di fondi speculativi. La maggior parte è controllata da grandi banche. Il loro mestiere consiste nell'investire quotidianamente soldi degli altri: per questo sono chiamati investitori istituzionali. In appena vent'anni il peso di questo "capitalismo per procura" nell'economia mondiale è diventato formidabile: gli investitori istituzionali hanno oggi in portafoglio oltre la metà del capitale delle imprese quotate. Nel tutelare gli interessi dei risparmiatori, sono in genere indifferenti alle conseguenze sociali degli investimenti che effettuano. Il loro unico criterio guida è la massimizzazione a breve termine del rendimento finanziario. Dalla crisi esplosa nel 2008, che ha coinvolto in diversi modi anche gli investitori istituzionali, si potrà stabilmente uscire soltanto con nuove forme di regolazione dell'economia. Posto che controllano la metà di essa, le riforme dovranno necessariamente coinvolgere anche questi enti: se i loro capitali fossero investiti in infrastrutture, scuole, trasporti, ambiente, l'economia del mondo ne trarrebbe sicuro vantaggio. A tale scopo occorrerebbe anche ridare voce, nelle loro strategie di investimento, ai milioni di persone che a essi affidano i loro soldi.
Da Adriano Olivetti alla finanza globale. Tre inediti
Luciano Gallino
Libro: Libro rilegato
editore: Associazione Culturale Pensieri in Piazza aps
anno edizione: 2022
"La figura di Luciano Gallino emerge come solitaria e sostanzialmente inascoltata, ma a distanza di anni le sue analisi si rivelano ancora straordinariamente attuali. Lavoro dignitoso, finanziarizzazione, precarietà, flessibilità, globalizzazione sono ancora questioni fondamentali del nostro tempo, a partire da cui, negli inediti qui presentati, Gallino traccia un affresco lucido, potente e coraggioso degli ultimi 60 anni di storia economica e sociale italiana e internazionale. Per evitare che una sola voce nel deserto continui a non fare alcuna eco..."
Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi
Luciano Gallino
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 336
Mega-macchine sociali sono le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri umani come componenti o servo-unità. Esistono da migliaia di anni. Una di esse ha costruito le piramidi dell'antico Egitto facendo lavorare come parti di una macchina decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito. Era una mega-macchina l'apparato amministrativo-militare dell'impero romano e lo erano, nel Novecento, quelle dell'esercito tedesco e della burocrazia politico-economica dell'Urss. Ma il finanzcapitalismo le ha superate tutte, compresa quella del capitalismo industriale, non solo perché è penetrato in tutti i sottosistemi sociali, ma perché è passato dal produrre merci al produrre denaro. Denaro da investire immediatamente, da far circolare sui mercati allo scopo di produrre altro denaro. In un crescendo patologico che ci appare sempre piú fuori controllo. Luciano Gallino disegna in un formidabile affresco le grandi linee di questo processo di natura epocale, provando a indicarci alcune dure, ma possibili, strade verso la salvezza.
Come (e perché) uscire dall'euro, ma non dall'Unione Europea
Luciano Gallino
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2016
pagine: 202
Luciano Gallino non era un euroscettico. Considerava l'Unione Europea la più grande invenzione politica, civile ed economica degli ultimi due secoli. Ma vedeva con sofferenza questa Europa ridotta al servizio delle potenti lobbies della finanza e delle banche, portavoce delle maggiori élites europee a scapito dei diritti fondamentali della grande maggioranza dei cittadini e, cosa ancor più grave, culla di un'inarrestabile redistribuzione del reddito e della ricchezza dal basso verso l'alto, con la conseguente crescita delle disuguaglianze. Era sua convinzione che le politiche economiche e sociali dettate dai mercati finanziari hanno portato gli Stati a una cessione di sovranità in materia di spesa per protezione sociale, scuola, università, quota salari sul Pil, contratti di lavoro e molto altro ancora. L'euro si è così trasformato nello strumento della vittoria del neo-liberismo su ogni altra corrente di pensiero. A causa di un'errata interpretazione della recessione, il peso esorbitante del sistema finanziario non ha avuto un freno, le relazioni industriali sono arretrate, i sindacati sono stati ridimensionati, la mancanza di occupazione mostra il profilo di una catastrofe sociale. Prima che gli effetti del dissennato 'Patto fiscale' facciano scendere una cappa soffocante di miseria sulle prossime generazioni, Luciano Gallino elenca i modi concreti per uscire dall'euro, rimanendo l'Italia paese membro dell'Unione europea.
Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegati ai nostri nipoti
Luciano Gallino
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 200
"Quel che vorrei provare a raccontarvi è per certi versi la storia di una sconfitta politica, sociale, morale. Abbiamo visto scomparire due idee e relative pratiche che giudicavamo fondamentali: l'idea di uguaglianza, e quella di pensiero critico". Causa fondamentale della sconfitta dell'uguaglianza è stata, per Gallino, dagli anni Ottanta in poi, la doppia crisi, del capitalismo e del sistema ecologico, strettamente collegate tra loro. La stessa crisi del capitalismo ha molte facce: l'incapacità di vendere tutto quello che produce; la riduzione drastica dei produttori di beni e servizi; il parallelo sviluppo del sistema finanziario al di là di ogni limite. A questa crisi il capitalismo ha reagito accrescendo lo sfruttamento irresponsabile dei sistemi che sostengono la vita - il "sistema ecologico"-. Il tutto con il ferreo sostegno di un'ideologia, il neoliberalesimo, che riducendo tutti a mere macchine contabili dà corpo a una povertà dell'azione politica quale non si era forse mai vista nella storia.
Come si diventa nazisti
William Sheridan Allen
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 302
Questa è la storia di una piccola città della Germania durante gli anni della Repubblica di Weimar e i primi anni del Terzo Reich; ed è al contempo un tentativo di comprendere come una democrazia civile sia potuta precipitare e affondare in una dittatura. Thalburg (in realtà Nordheim) è un tranquillo centro dell'antico regno dello Hannover, diecimila abitanti, molto commercio e poche industrie, che negli anni che vanno dal 1930 al 1935, come tutta la Germania, cambia volto: sulla base di una documentazione e di un'indagine personale, Allen racconta le tappe di quella tragica trasformazione, dando un volto e un'identità precisa a fatti e persone che hanno legato il loro destino alle sorti del popolo tedesco.
Vite rinviate. Lo scandalo del lavoro precario
Luciano Gallino
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 136
La flessibilità produce profonde disuguaglianze e ha costi personali e sociali che non si possono sottacere. Costa prospettive di carriera professionale. Costa percorsi formativi iniziati e interrotti. Costa rapporti familiari instabili. Costa fatica fisica e nervosa per il continuo riadattamento a un nuovo contesto. Ma ancor più costa alla persona, per la sensazione rinnovata ogni giorno che la propria esistenza dipenda da altri. Costa la certezza amara che non è possibile guidare la propria vita come si vorrebbe, o come si pensa d'aver diritto di fare. Costa la comprensione che la libertà è alla prova dei fatti una parola priva di senso.
La lotta di classe dopo la lotta di classe. Intervista a cura di Paola Borgna
Luciano Gallino, Paola Borgna
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 213
La caratteristica saliente della lotta di classe alla nostra epoca è questa: la classe di quelli che possiamo definire genericamente i vincitori sta conducendo una tenace lotta di classe contro la classe dei perdenti. Dagli anni Ottanta, la lotta che era stata condotta dal basso per migliorare il proprio destino ha ceduto il posto a una lotta condotta dall'alto per recuperare i privilegi, i profitti e soprattutto il potere che erano stati in qualche misura erosi nel trentennio precedente. Questo è il mondo del lavoro nel XXI secolo, così è cambiata la fisionomia delle classi sociali, queste sono le norme e le leggi volute dalla classe dominante per rafforzare la propria posizione e difendere i propri interessi. L'armatura ideologica che sta dietro queste politiche è quella del neoliberalismo, teoria generale che ha dato un grande contributo alla finanziarizzazione del mondo e che ha avuto una presa tale da restare praticamente immutata nonostante le clamorose smentite cui la realtà l'ha esposta. La competitività che tale teoria invoca e i costi che la competitività impone ai lavoratori costituiscono una delle forme assunte dalla lotta di classe ai giorni nostri. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle disuguaglianze, marcata redistribuzione del reddito dal basso verso l'alto, politiche di austerità che minano alla base il modello sociale europeo.