Libri di M. Di Maio
La certosa di Parma
Stendhal
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 594
Nato da una nobile famiglia di fede austriaca e reazionaria, Fabrizio del Dongo fugge di casa per seguire Napoleone e assiste così al disastro di Waterloo. Messo al bando dalla famiglia, si rifugia presso l'affascinante zia Gina Sanseverina a Parma, dove vive mille avventure tra duelli, carceri, fughe rocambolesche e soprattutto amori, per lo più infelici. Summa delle sue esperienze sentimentali, politiche ed estetiche, in questo romanzo modernissimo e profondamente "realista" - Stendhal riassume sia lo spaesamento che la nascente società borghese determina nell'uomo immerso in una realtà politica e sociale in evoluzione, sia la perdita tutta individuale delle illusioni.
Romanzi e racconti. Volume Vol. 3
Stendhal
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: XLII-1535
Questo terzo volume della raccolta dell'opera narrativa di Stendhal, con nuove traduzioni, contiene "La Certosa di Parma", e due opere meno note al lettore italiano, ma tutt'altro che minori o meno ricche d'interesse: le "Cronache italiane" e "Lamiel". Se la ricchezza spirituale, l'acuta intelligenza e l'ironia della Certosa sono bene note; la stessa conoscenza e passione per lo spirito e il carattere italiano, continuamente contrapposti a quelli francesi, percorrono le "Cronache", nate dalla riscrittura di storie trovate in antichi manoscritti. Nel caso delle "Cronache italiane", gli antichi manoscritti esistevano realmente, e il Meridiano ne offre in appendice il testo originale, permettendo così di apprezzare l'enorme lavoro di stile e di fantasia messo in atto da Stendhal, nel servirsene e insieme nell'allontanarsene. "Lamiel", romanzo incompiuto, al quale l'autore lavorò fra il 1839 e il 1840 con nuove revisioni nel marzo 1842, pochi giorni prima di morire, è di una modernità straordinaria e presenta una giovane che cerca nella libertà da ogni morale precostituita, anche sessuale, la propria emancipazione e la realizzazione della propria personalità.
Romanzi e racconti. Volume Vol. 2
Stendhal
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2002
pagine: XLIII-1425
In questo volume, curato da Mariella Di Maio, trovano posto opere incompiute di grande interesse: l'ampio romanzo di costume "Lucien Luwen" e dieci opere narrative incompiute. Inoltre viene presentata la prefazione che Paul Valery scrisse a Lucien Leuwen e che testimonia l'interesse che l'opera stendhaliana ha sempre riscosso.
Roland Barthes. Teoria e scrittura
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1992
pagine: 150
Romanzi e racconti
Stendhal
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: 4357
L'edizione dei Meridiani offre in tre volumi la traduzione di oltre tremila pagine di testi narrativi di Stendhal affidata a un solo traduttore, il poeta Maurizio Cucchi. Ai capolavori, "La Certosa di Parma" e "II rosso e il nero", si aggiungono infatti, oltre a prove narrative minori, "Armance", "Luden Leuwen", "Lamiel", "Cronache italiane": romanzi che ampliano, sempre ad altissimi livelli, la complessa figura di questo scrittore originalissimo e molto amato dal pubblico.
Il castello dei Carpazi
Jules Verne
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2008
pagine: 199
Un oscuro barone melomane vive rinchiuso in un castello avvolto dal mistero di sinistri suoni e urla di provenienza ignota. Un giovane intraprendente decide di investigare i segreti del luogo. Una perfetta macchina narrativa in cui Verne, prima della moda iniziata dal Dracula di Bram Stoker, innesta sul genere gotico la sua caratteristica predilezione per le invenzioni scientifiche: dalle macchine ante litteram per la registrazione di suoni e immagini ai microfoni per lo spionaggio.
Ricordi di egotismo
Stendhal
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 1999
pagine: XXXV-114
I "Souvenirs d'égotisme" furono scritti in sole due settimane, dal 20 giugno a 4 luglio 1832. Il contesto nel quale l'opera nasce è noto: l'esperienza infelice del funzionario nello Stato pontificio, la noia di Civitavecchia e di Roma. Dall'inizio Stendhal aveva concpito il progetto di raccontare la propria vita. In due lettere a Domenico Fiore aveva scritto che dopo essere stata il biografo di tanti uomini, voleva scrivere di sè. Conosceva bene i fatti della sua vita, ma dichiarava di non conoscerne il protagonista. ALl'amico confidava di avere un bisogno assoluto di sincerità, di divertirsi a "descrivere tutte le debolezze dell'animale" senza risparmiare nulla.