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Libri di M. Scalini

The National Museum of Ravenna

The National Museum of Ravenna

Libro: Copertina morbida

editore: SAGEP

anno edizione: 2019

pagine: 48

Situato nel complesso monumentale di San Vitale, il Museo Nazionale di Ravenna raccoglie importanti reperti archeologici, tra cui stele sepolcrali ed epigrafi romane, e collezioni di arti minori. Il nucleo primitivo del patrimonio museale fu costituito nel Settecento dalla paziente ricerca e cura dagli eruditi monaci delle grandi abbazie cittadine. Al primo piano sono esposti, nell'ordinata architettura benedettina, i leggiadri bronzetti rinascimentali, una pregevole raccolta di avori, un ricco nucleo di icone, una sezione dedicata alle ceramiche e un'affascinante collezione di armi antiche. Tra i reperti di maggior prestigio si annoverano capitelli in marmo orientale, sarcofagi decorati e altri manufatti di V e VI secolo. I più noti sono quelli provenienti dai monumenti paleocristiani e bizantini Patrimonio dell'Umanità Unesco, tra cui le transenne e la croce da San Vitale e la sinopia preparatoria al mosaico di Sant'Apollinare in Classe. All'interno del museo si trova anche l'importante ciclo di affreschi del Trecento, capolavoro di Pietro da Rimini, staccato dall'antica chiesa di Santa Chiara in Ravenna.
5,00

Museo Nazionale di Ravenna

Museo Nazionale di Ravenna

Libro: Copertina morbida

editore: SAGEP

anno edizione: 2019

pagine: 48

Situato nel complesso monumentale di San Vitale, il Museo Nazionale di Ravenna raccoglie importanti reperti archeologici, tra cui stele sepolcrali ed epigrafi romane, e collezioni di arti minori. Il nucleo primitivo del patrimonio museale fu costituito nel Settecento dalla paziente ricerca e cura dagli eruditi monaci delle grandi abbazie cittadine. Al primo piano sono esposti, nell'ordinata architettura benedettina, i leggiadri bronzetti rinascimentali, una pregevole raccolta di avori, un ricco nucleo di icone, una sezione dedicata alle ceramiche e un'affascinante collezione di armi antiche. Tra i reperti di maggior prestigio si annoverano capitelli in marmo orientale, sarcofagi decorati e altri manufatti di V e VI secolo. I più noti sono quelli provenienti dai monumenti paleocristiani e bizantini Patrimonio dell'Umanità Unesco, tra cui le transenne e la croce da San Vitale e la sinopia preparatoria al mosaico di Sant'Apollinare in Classe. All'interno del museo si trova anche l'importante ciclo di affreschi del Trecento, capolavoro di Pietro da Rimini, staccato dall'antica chiesa di Santa Chiara in Ravenna.
5,00

L'abbazia di Pomposa. Un centro monastico sul delta del Po

L'abbazia di Pomposa. Un centro monastico sul delta del Po

Libro: Copertina morbida

editore: SAGEP

anno edizione: 2018

pagine: 48

A circa 50 km da Ferrara e a 20 km da Comacchio, lungo la litoranea via Romea, percorsa nel Medioevo dai pellegrini in viaggio verso Roma, sorge Pomposa, l'abbazia del Delta del Po. Questa area, uno dei parchi deltizi più importanti d'Europa, è inclusa nei siti Unesco dal 1999, quando il riconoscimento già assegnato a Ferrara nel 1995 è stato esteso al territorio comprendente il Delta del Po e le cosiddette Delizie Estensi.
6,00

The Pomposa Abbey. A monastic complex on the Po Delta

The Pomposa Abbey. A monastic complex on the Po Delta

Libro: Copertina morbida

editore: SAGEP

anno edizione: 2018

pagine: 48

6,00

Pulchritudo, amor, voluptas. Pico della Mirandola alla corte del Magnifico
31,00

L'arte dell'incisione e l'arte militare al tempo di Raimondo Montecuccoli (1609-1680)

L'arte dell'incisione e l'arte militare al tempo di Raimondo Montecuccoli (1609-1680)

Libro

editore: Edizioni Artestampa

anno edizione: 2011

pagine: 168

Giungono a pubblicazione gli atti dell'importante convegno di studi dedicato all'Arte dell'incisione militare e l'arte militare al tempo di Raimondo Montecuccoli, tenutosi nel Palazzo ducale di Sassuolo nel settembre del 2009. La poliedrica figura di Montecuccoli, brillante condottiero al servizio di Casa d'Este, stratega militare e fine trattatista, serve da denominatore comune per dare spazio a un ricco dibattito interdisciplinare che abbraccia quasi un intero secolo, il Seicento, soffermandosi sui molteplici punti di contatto tra la scienza della guerra e lo sviluppo delle arti, maggiori e minori, e sulle tecniche che di quelle arti sono ancelle: pittura, incisione, architettura militare, trattati sull'arte della guerra. Sullo sfondo l'accorta politica di una corte che affidava al pennello dell'artista non meno che alla spada del cavaliere il proprio potere e il proprio prestigio in seno allo scacchiere europeo. Interventi di: Mario Scalini, Amelio Fara, Piet de Gryse, Luisa Berretti, Achille Lodovisi, Annalisa Battini, Maddalena Malni Pascoletti, Daniela Ferriani, Franco Cardini, Carla Sodini, Gen. Roberto Grivet Fetà.
15,00

Statuaria lapidea. Dagli etruschi al barocco

Statuaria lapidea. Dagli etruschi al barocco

Libro

editore: Sillabe

anno edizione: 1999

pagine: 79

9,30

Armamento difensivo trecentesco

Armamento difensivo trecentesco

Libro

editore: SPES

anno edizione: 1990

6,00

Il Saracino del Bargello e gli spettacoli cavallereschi nella Toscana granducale
11,00

Guerre e assoldati in Toscana (1260-1364). Catalogo della mostra

Guerre e assoldati in Toscana (1260-1364). Catalogo della mostra

Libro

editore: SPES

anno edizione: 1982

pagine: 196

13,00

Armi e potere nell'Europa del Rinascimento. Catalogo della mostra (Roma, 26 luglio-11 novembre 2018)

Armi e potere nell'Europa del Rinascimento. Catalogo della mostra (Roma, 26 luglio-11 novembre 2018)

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2018

pagine: 335

Le armi, da sempre compagne di vita e di morte dell'uomo, assunsero nel Rinascimento una dimensione che trascendeva, come mai prima, il loro uso concreto - ossia il ferire, l'uccidere il nemico o il difendersi - per acquisire una valenza totalizzante e simbolica, che coinvolgeva aspetti sociali, rituali, iconografici. Diversi fattori concorsero a questa dimensione: i progressi tecnologici, innanzitutto, conseguenti al rapido affermarsi della polvere da sparo, ma anche il mutamento dell'assetto geopolitico, che portò il nostro territorio a diventare luogo di scontro per le grandi potenze internazionali, prime fra tutte la Spagna e la Francia. Il volume affronta ogni aspetto di questo complesso intreccio tra armi e uomini, mitologia e rappresentazione del potere attraverso una straordinaria e ampia selezione di armi storiche provenienti dalle collezioni di Castel Sant'Angelo e Palazzo Venezia, recentemente restaurate, accanto a importanti prestiti nazionali e internazionali.
20,00

Pintoricchio. La pala dell'Assunta di San Gimignano e gli anni senesi. Catalogo della mostra (San Gimignano, 6 settembre 2014-6 gennaio 2015)

Pintoricchio. La pala dell'Assunta di San Gimignano e gli anni senesi. Catalogo della mostra (San Gimignano, 6 settembre 2014-6 gennaio 2015)

Libro

editore: Giunti GAMM

anno edizione: 2015

pagine: 64

Mostra dedicata al pittore umbro Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio, promossa dal Comune, dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto in collaborazione con l'Arcidiocesi di Siena, Colle di val d'Elsa e Montalcino, la Fondazione Musei senesi e Siena Capitale Europea della Cultura 2019 - città candidata. Il comitato scientifico, che ha curato l'esposizione è costituito da Cristina Acidini, soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Mario Scalini, soprintendente i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto e Claudia La Malfa, docente dell'Università telematica internazionale Uninettuno. La mostra è organizzata da Opera, società del Gruppo Civita, che dal 1° gennaio 2014 gestisce per l'Amministrazione Comunale i servizi di accoglienza e valorizzazione dei Musei civici di San Gimignano. Con questa iniziativa prende avvio un più ampio progetto che, con cadenza annuale, intende proporre un approfondimento critico e storico intorno ai capolavori e ai maestri presenti nelle collezioni civiche. Ogni mostra sarà costruita con prestiti importanti, anche se numericamente limitati per le esigenze dello spazio espositivo, scelti per raccontare una vicenda artistica che ha lasciato una testimonianza di grande rilievo nel patrimonio storico e artistico di San Gimignano.
7,00

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