Libri di Marco Villoresi
La Firenze segreta di Dante. Alla scoperta della città accompagnati dal sommo poeta
Dario Pisano
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2022
pagine: 256
Una giornata tra i monumenti sulle tracce di Dante Alighieri Nelle prime terzine del XXV canto del Paradiso , Dante rivela il suo doloroso sogno: ritornare a Firenze ed essere incoronato poeta, nel luogo stesso (il Battistero fiorentino) dove era stato battezzato. Questo libro è un'esplorazione narrativa dei luoghi che custodiscono la memoria dell'avventura umana e poetica di Dante Alighieri, segnata dall'esilio. Attraverso un itinerario percorribile in un giorno, La Firenze segreta di Dante ci guida in un percorso suggestivo, fortemente ancorato ai versi danteschi. Il primo biografo del sommo poeta, Giovanni Boccaccio, ha infatti più volte posto l'accento sul rapporto fra «Firenze madre e matrigna» e il suo più illustre figlio, amato e respinto. In questo libro si intende recuperare i momenti più intensi e concitati della riflessione boccacciana (e di altri biografi) per dare maggior profondità e prospettiva storica alle memorie dantesche di Firenze, invitando il lettore a soffermarsi su ognuna delle tappe proposte con il giusto riferimento poetico. Una giornata tra i monumenti sulle tracce di Dante Alighieri Firenze come Itaca. Il battistero; Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui; Guida poetica per il dantista itinerante; Il fiore di Roma; Giovanni Boccaccio e la favola di Dante e Beatrice bambini; Calendimaggio 1274; Le lapidi commemorative; Il sasso di Dante; La Descriptio Dantis; Dante e gli amici; I viaggi di Dante; Dante e la lussuria Dante mago.
Scritture dell'intimo. Confessioni, diari, autoanalisi
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2018
pagine: VIII-130
Da oltre un decennio il Dottorato Internazionale di Italianistica tiene insieme, in un regime di stretta e proficua collaborazione, le Università di Bonn, Firenze e Parigi. Nel 2018, nell'arco di tre giornate (6-8 giugno), si è svolto a Firenze il XII Convegno che di anno in anno, alternando la città ospitante, riunisce docenti e dottorandi italiani, francesi e tedeschi intorno a un tema inerente il patrimonio culturale e letterario italiano. Per questa tornata, il titolo prescelto era il seguente: "Scritture dell'intimo. Confessioni, diari, autoanalisi". Firmati da Elisa Attanasio, Sara Colombo, Paul Geyer, Valeria Giannetti, Davide Luglio, Simone Magherini, Roberta Turchi, Marco Villoresi gli otto contributi riuniti in questo volume danno conto di quelle interessanti giornate di lavoro e illuminano a largo spettro il tema - tema che ha una lunga e vivace memoria critica alle spalle, come noto -, delineando limpide coordinate letterarie e storiografiche. Dislocati in un'area cronologica che va dal Medioevo all'Ottocento, i primi cinque saggi ruotano intorno ad autori canonici e di pregio come Petrarca, Pulci, Alfieri, Tommaseo, Nievo; si entra poi nel pieno Novecento con l'opera di Parise e si arriva alla contemporaneità con Moresco, per finire con un'analisi di marca più specificatamente linguistica che interpreta il concetto di autobiografia nell'ambito della glottodidattica.
La voce e le parole. Studi sulla letteratura del Medioevo e del Rinascimento
Marco Villoresi
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2016
pagine: 271
"Chi mi darà la voce e le parole?" Questo suggestivo verso del Boiardo viene enfaticamente riproposto dall'Ariosto. Tra i tanti legami che tengono ben stretti "L'Orlando innamorato" e "L'Orlando furioso", quel verso condiviso ci dice che la poesia cavalleresca gioca la sua partita artistica più importante nel rapporto di mutua collaborazione tra la voce e le parole. Ci dice, a noi che siamo abituati a leggerli in silenziosa solitudine, che questi testi hanno un'intima propensione alla resa spettacolare: vennero composti anche per essere cantati e, di conseguenza, ascoltati da un pubblico presente e partecipe, quello che, nelle sale di corte come nelle piazze, godeva dell'arte performativa dei cantastorie. I percorsi affrontati in questo volume, spesso disponibili alla divagazione, ci aiutano a osservare vasti orizzonti culturali e letterari. Incentrate sulla realtà fiorentina nel periodo che va dal tardo Trecento al primo Cinquecento, altre libere perlustrazioni ci orientano nei singoli generi (quello comico, oltre a quello cavalleresco), agevolano la mappatura di contenuti, modalità espressive e formali, consentono l'incontro con scrittori capaci di dare una forte impronta al codice letterario entro cui operano, come Burchiello e Andrea da Barberino. Viene più facile, poi, incontrare anche Pulci, Lorenzo o Machiavelli, riascoltare le loro voci, rileggere le loro parole.
«Tre volte suona l'olifante...». La tradizione rolandiana in Italia fra Medioevo e Rinascimento
Giovanni Palumbo, Antonia Tissoni Benvenuti, Marco Villoresi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2007
pagine: 93
La fabbrica dei cavalieri. Cantari, poemi, romanzi in prosa fra medioevo e rinascimento
Marco Villoresi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2005
pagine: 403
Uno dei massimi studiosi della letteratura cavalleresca del Rinascimento presenta, in questo libro, quegli scrittori del '400 e primo '500, perlopiù sconosciuti, che hanno contribuito con i loro racconti e le loro fantasie, alle fortune di questo genere avventuroso ed anche sentimantale, genere che da sempre affascina il pubblico più vasto, compreso quello più esigente.
La letteratura cavalleresca. Dai cicli medievali all'Ariosto
Marco Villoresi
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 232
Il genere cavalleresco non ha soltanto regalato alla letteratura italiana capolavori assoluti come il Morgante di Luigi Pulci, l’Inamoramento de Orlando di Matteo Maria Boiardo, l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, ma ha pure fecondato e condizionato, attraverso il Medioevo e il Rinascimento, l’immaginario culturale e il modus vivendi di un’intera civiltà. Grande è stata, comunque, la fortuna poetica in Italia dei cavalieri carolingi e arturiani, e innumerevoli sono le opere ispirate alle imprese di Orlando e Rinaldo, di Lancillotto e Galvano. In questo libro, senza forzature ideologiche ed evitando la tentazione di confezionare quadri storici confortanti ma artificiosi, si tenta di dar conto del cospicuo e multiforme materiale letterario che nel corso di oltre tre secoli anonimi canterini, appassionati dilettanti, scrupolosi narratori, illustri e raffinati autori hanno elaborato intorno alle storie d’amore e d’avventura degli eroi cavallereschi.
Da Guarino a Boiardo. La cultura teatrale a Ferrara nel Quattrocento
Marco Villoresi
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1994
pagine: 164
Sacrosante parole. Devozione e letteratura nella Toscana del Rinascimento
Marco Villoresi
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2014
pagine: 256
Per rintracciare e far emergere i singolari legami tra devozione e letteratura, Firenze e la Toscana del Rinascimento risultano essere uno spazio territoriale e cronologico ideale, peraltro contraddistinto dalla presenza di grandi personalità religiose (sant'Antonino, san Bernardino da Siena, Savonarola ecc.). In particolare, sono gli anni della cripto-signoria medicea (1434-1494) a offrire una documentazione di rilievo, sia sul piano quantitativo che, talora, su quello qualitativo. Episodi di cronaca spirituale e di esperienza e pratica di culto favoriscono la creazione di testi di varia natura, specie in lingua volgare: laudi, sacre rappresentazioni, poemetti agiografici, rassegne di miracoli, celebrazioni di sacre reliquie ecc. Si tratta di un patrimonio ricchissimo e in gran parte trascurato, se non sostanzialmente negletto, dalle nostre storie letterarie: un patrimonio che, però, oltre a farci rileggere opere che recano firme di pregio della poesia italiana - si pensi a un Lorenzo de' Medici o a un Luigi Pulci -, consente di porre alla ribalta alcuni scrittori, come Feo Belcari e Castellano Castellani, come Lorenzo d'Albizo e Bernardo Giambullari, meritevoli di maggiore attenzione critica, invitandoci, infine, a fare la conoscenza di curiose figure di mestieranti, di improvvisatori e improvvisati compositori di rime, che pure seppero compiacere una larga parte del pubblico rinascimentale.
Come leggere «Ossi di seppia» di Eugenio Montale
Marco Villoresi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 1997
pagine: 184
"Ossi di seppia", raccolta di poesie, pubblicata nel 1925 da Piero Gobetti, segna l'inizio della poetica montaliana, in cui è evidente il rifiuto della retorica letteraria, costante anche in tutta la successiva produzione del poeta. dell'opera presa in esame.