Libri di Maria Felice Pacitto
La compassione salverà il mondo. Compassione e mindfulness nella cura e nel dibattito morale contemporaneo. Neuroetica e potenziamento morale
Maria Felice Pacitto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2024
pagine: 264
L’idea di progresso di stampo illuministico si è infranta e le etiche razionalistiche tradizionali si mostrano insufficienti a sostenere la complessità delle situazioni attuali che vogliono un approccio universalistico ai grandi temi etici della tolleranza, della giustizia, dell'eguaglianza, della cooperazione. Il futuro della nostra specie dipende da una crescita morale dell’umanità. È possibile rafforzare le abilità morali dell’individuo attraverso tecniche di “potenziamento” biologico? A rivestire un ruolo determinante nel comportamento morale è la compassione (indagata nei suoi risvolti filosofici, psicologici e neurobiologici dall’autrice), un sentimento cognitivo presente nella tradizione filosofica occidentale ed in quella buddhista, in cui è legata ad una pratica di meditazione. Ed è a questa pratica e alla Mindfulness, proposte su vasta scala, che l’autrice fa riferimento come strumento naturale volto a potenziare altruismo e condotte orientate moralmente. Questo libro è un viaggio stimolante attraverso un intreccio di filosofia, psicologia e neuroscienze, per tentare di indagare e rispondere alle sfide che una realtà altamente complessa ci consegna.
Neuroetica. Convegni Cassinati. Scuola di Alta Formazione in Neuroetica e Filosofia delle Neuroscienze
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 260
Il volume nasce dai convegni cassinati, di cui raccoglie i contributi più significativi che sono anche i temi "caldi" della ricerca in Neuroetica (il libero arbitrio, il rapporto body-mind, la coscienza, il neurodiritto, la neuroeconomy, l'intelligenza artificiale, ecc.), temi sui quali si focalizzano pure le domande che gli uomini si pongono in alcune circostanze della vita. Esiste il libero arbitrio? Esiste una base biologica della moralità? È possibile il potenziamento cognitivo? Siamo sempre consapevoli e razionali nelle nostre scelte? Gli automi ci sostituiranno? Domande complesse e difficili, che non trovano risposte definitive. Obiettivo dell'opera è quello di diffondere in "uno spazio pubblico", aperto non solo ai lettori specializzati, le conoscenze aggiornate relative a tali argomenti, espressivi della complessità multidisciplinare della Neuroetica, destinata ad assumere un ruolo sempre più consistente nella nostra vita e nella società. Un affascinante percorso, dunque, alla scoperta della natura di alcuni meccanismi cerebrali e mentali, specifici dell'Homo sapiens, responsabili del comportamento morale e dei comportamenti socialmente rilevanti.
L'uomo che provò a capire mente e cervello. Freud tra biologia, ermeneutica e neuroscienze
Maria Felice Pacitto
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2017
pagine: 198
L'unico vero problema di Freud fu quello del rapporto mente-corpo, che lo portò ad anticipare di un secolo prospettive di ricerca che solo oggi le neuroscienze sono in grado di sviluppare grazie all'invenzione di nuove tecniche non invasive di indagine sul cervello. L'autrice sottolinea entrambe le componenti, quella speculativa e quella biologistica, che coesistono dall'inizio fino alla fine nello sviluppo dell'opera freudiana, prospettive che vanno parimenti accolte per una piena comprensione della stessa. Vengono discusse la scientificità della teoria, la sua validità e la sua attualità, nel costante confronto con gli ultimi sviluppi teorici e con la ricerca sul campo. Freud sviluppò alcune felici intuizioni sul funzionamento della mente confermate dall'attuale ricerca in neuroscienze, le quali attestano anche l'efficacia della psicoterapia come "il più raffinato strumento di rimodellamento della mente e riformattazione cerebrale". Sullo sfondo storico-culturale, in cui la vita e l'opera di Freud si svilupparono, il fondatore della psicoanalisi emerge nella sua singolarità di scienziato geniale che seppe coagulare temi e suggestioni dell'epoca in una delle ultime grandi creazioni del secolo scorso, un sistema non privo di contraddizioni (di cui egli stesso era consapevole), in cui la prospettiva naturalistica convive accanto a quella speculativa e il rigido determinismo si affianca alla fede nel potere della conoscenza e della ragione. Sebbene centrata essenzialmente sull'opera, la trattazione consente di cogliere il carattere di Freud: la sua passionalità concettuale e l'amore per la verità che lo portarono ad assumere posizioni audaci mai cedevoli dinanzi ad alcuna difficoltà, la sua umanità dolente, quella sua sofferenza di fondo, quel suo pessimismo nei confronti della natura umana, che non riuscirono però a fiaccare l'entusiasmo, l'amore per il sapere e il senso dell'umorismo, che lo accompagnarono fino alla fine. Caratteristiche tutte che cancellano, ora, lo stereotipo dell'analista freddo e distaccato e ci restituiscono l'immagine di uno scienziato e di uno psicoterapeuta partecipe e sensibilissimo.