Libri di Mariaenrica Giannuzzi
I meme e Mark Fisher. Realismo capitalista e Scuola di Francoforte nell’era digitale
Mike Watson
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 136
Riusciremmo a pensare alla nostra vita quotidiana senza i meme? La risposta a questa domanda è strettamente legata alla diffusione di Internet in generale e dei social network in particolare. Tenendo come riferimento principale il lavoro di Mark Fisher – i meme, i video su YouTube e i podcast sul suo notissimo blog “k-punk” – e la seconda generazione della Scuola di Francoforte, Mike Watson offre un ritratto avvincente dei nostri media durante la pandemia, in quell’“anno che non ha avuto luogo”, un periodo in cui la vita sembrava sospesa, tra lockdown e restrizioni varie, e in cui eravamo tutti connessi, mentre diversi Paesi europei erano in campagna elettorale. Fisher ha visto ciò che Marx e Benjamin avevano già scorto nel diciannovesimo e ventesimo secolo: che il capitalismo avrebbe portato il meglio e il peggio di tutti i mondi. Il compito dello studioso, dunque, è quello di passare al setaccio il male e portare in primo piano il bene, cosa che Fisher ha saputo fare brillantemente. Watson ha poi applicato tutto questo al mondo dei meme, con il rischio di essere messo alla gogna mediatica.
Il male della natura. Critica della violenza, letteratura, storia naturale
Mariaenrica Giannuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 228
Il libro intreccia una riflessione filosofica intorno al tema della distruzione nel Dopoguerra tedesco, a partire dall’opera poetica di Paul Celan e privilegiando il tema naturalistico presente nelle sue composizioni. Il saggio lascia emergere come quest’ultimo non si sviluppi casualmente, ma secondo una scelta accurata di naturalisti, e delle loro opere, interessati a un rapporto corpi/ambiente che oggi chiameremmo simbiotico o sympoiesis (dipendenza tra tanti). Attraverso questa lente si interroga tanto la teodicea, quanto l’epistemologia della storia naturale (anzi, delle storie naturali), configurate attraverso usi letterari alternativi (la storia naturale di W.G. Sebald, per esempio), che danno invece corpo a un modello di narrazione oggettivo, documentario. Mettendo a confronto il modello oggettivista con quello poetico-esperienziale, il saggio dischiude una prospettiva ecologica ed etica sulla narrazione del trauma. Pur restando rigoroso nel metodo storico, non si rivolge a un pubblico di specialisti, ma a chi vuole affrontare il problema filosofico del male in senso laico.
Non dirai che devo
Mariaenrica Giannuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Gattomerlino/Superstripes
anno edizione: 2015
pagine: 60
Molte delle composizioni qui presentate vengono dalla ricerca di un'arte del desiderio. Quest'arte nasce per fissare l'aspetto di una vicinanza felice, nasce quando, attraverso incontri nuovi, diventa possibile scoprire un'identità linguistica trasformata, che, allo stesso tempo, implica la perdita di una parte del Sé divenuta irriconoscibile. La lingua del vicino è anche crudele; rovista, falcia, non perdona, è una danza senza interruzione e chi si ferma è perduto.