Libri di Mariella Muscariello
Con gli occhi chiusi
Federigo Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2019
pagine: 130
Pubblicato nel 1919, ma iniziato già nel 1912, il romanzo segue la vicenda esistenziale del giovane Pietro, legato a un contesto familiare dominato da una castrante figura paterna, in una piccola città di provincia. Chiuso nel suo mondo interiore, Pietro vive le stagioni della vita “con gli occhi chiusi”, inseguendo immagini illusorie degli altri come di se stesso. Il testo presenta non pochi elementi autobiografici, in particolare nell’immagine del padre, nel quale sono riconoscibili tracce del difficile e irrisolto rapporto dell’autore con la figura paterna.
Paradigmi siciliani. Saggi di letteratura dell'Otto e del Novecento
Mariella Muscariello
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 140
La letteratura siciliana dell'Otto e del Novecento pare essere cresciuta all'ombra di un fertile paradosso: la marginalità geografica dell'isola e la conseguente lontananza dai palcoscenici continentali, nei quali fervevano i dibattiti intorno alla nascita della cultura della Nuova Italia, riuscirono invece, per gli scrittori siciliani, uno stimolo in più che li condusse a diventare, ognuno a suo modo, alfieri della modernità. Tutti lavorarono per definire un'identità regionale ben precisa, costruita in ogni caso sul continuo confronto isola-continente, che fosse capace di raccontare la singolarità della "sicilitudine" e il suo essere "metafora" del mondo, ma che risultasse anche aperta allo sperimentalismo europeo. Attraverso l'analisi di alcuni testi (novelle e romanzi, in particolare) di Verga, Capuana, Maria Messina, Tornasi di Lampedusa, Sciascia, Bufalino, Consolo, il volume intende tracciare una sorta di micromappa di temi ricorrenti che nel trascorrere dall'Otto al Novecento hanno popolato l'immaginario dei Siciliani: l'"antistoricismo", come rancore verso la Storia che ha elargito solo inganni e imposture (donde il senso del "tragico" alimentato dalle vessazioni cui la natura e le ripetute colonizzazioni hanno sottoposto la terra di Sicilia); il tema dell'"esclusione", ad alto tasso di figuralità etnico-culturale; quello dell'"onore", particolarmente consono a mettere in scena il sangue caldo dei siciliani e l'importanza accordata al giudizio (e al controllo) degli altri; infine, il culto della "memoria", perché funzionasse come potente antidoto contro la forza eraclitea del tempo che spazza via i segni di una civiltà e come strumento necessario per offrire ai lettori a venire le verità occulte del Potere e gli scempi dell'età contemporanea. Ne emerge il profilo di una "civiltà" letteraria dinamica e aperta all'Europa, in grado di rappresentare anche quanto non risulta subito visibile e misurabile (l'anima, la coscienza, la psiche), e di addentrarsi cosi nei destabilizzanti territori del Moderno.