Libri di Marina Firpo
Gerolamo Fieschi. Un aristocratico genovese tra Repubblica e Impero 1701-1784
Marina Firpo
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2022
pagine: 264
Gerolamo Fieschi è stato uno dei personaggi più schivi e inafferrabili della famiglia Fieschi. Un uomo che ha attraversato un secolo, nascendo nel 1701 e morendo nel 1784, che ha viaggiato e avuto rapporti con le più importanti corti europee del Settecento, che ha visto lo splendore e il tramonto delle monarchie assolute, l’affermarsi dell’Illuminismo, che ha toccato con mano la grande crisi economica internazionale che pochi anni dopo la sua morte sarebbe sfociata nella Rivoluzione Francese. Un uomo che, pur provenendo da una delle famiglie più antiche e importanti della Liguria, aveva ereditato un feudo disastrato, reduce da anni di amministrazione disattenta, colpito dalla rappresaglia genovese a seguito dell’insurrezione anti-austriaca del 1746-47 e flagellato da ricorrenti carestie. Nonostante tutto ciò, era riuscito non solo a riportare benessere e prosperità nelle sue terre, ma si era anche occupato dei più deboli, dei malati, delle vedove in stato di povertà con elargizione di denaro, remissione dei debiti, distribuzione di alimenti, dotazione di figlie povere, la costruzione di un ospedale nella capitale del suo amato feudo...
I Fieschi. Feudalità e istituzioni. Il liber privilegiorum (1227-1465). Volume Vol. 2
Marina Firpo
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2018
pagine: 240
Questa raccolta di documenti, pubblicati per la prima volta, rappresenta un unicum nella storia genovese. Si tratta di un manoscritto conservato in un archivio privato che raccoglie diplomi imperiali e bolle pontificie emanati fra XIII e XV secolo in favore dei conti di Lavagna e, particolarmente, dei Fieschi, famiglia tra le più eminenti appartenente al clan, oltre ad accordi tra questi e il comune di Genova e il ducato di Milano, sentenze di arbitri e giuristi per il riconoscimento dei privilegi goduti da questo antico casato. Un viaggio attraverso i secoli che porta il lettore a seguire il complesso rapporto di incontro/scontro tra le nascenti istituzioni comunali genovesi e le signorie territoriali pronte a difendere i loro diritti e privilegi, in quella differenziata dialettica che mette a confronto le autonomie fiscali di prerogativa signorile con l’affermarsi delle autonomie locali.
I Fieschi. Feudalità e istituzioni. Il liber privilegiorum (1227-1465). Volume Vol. 1
Marina Firpo
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2015
pagine: 208
Questa raccolta di documenti, pubblicati per la prima volta, rappresenta un unicum nella storia genovese. Si tratta di un manoscritto conservato in un archivio privato che raccoglie diplomi imperiali e bolle pontificie emanati fra XIII e XV secolo in favore dei conti di Lavagna e, particolarmente, dei Fieschi, famiglia tra le più eminenti appartenente al clan, oltre ad accordi tra questi e il comune di Genova e il ducato di Milano, sentenze di arbitri e giuristi per il riconoscimento dei privilegi goduti da questo antico casato. Un viaggio attraverso i secoli che porta il lettore a seguire il complesso rapporto di incontro/scontro tra le nascenti istituzioni comunali genovesi e le signorie territoriali pronte a difendere i loro diritti e privilegi, in quella differenziata dialettica che mette a confronto le autonomie fiscali di prerogativa signorile con l'affermarsi delle autonomie locali.
I Fieschi. Potere, chiesa e territorio. Sant'Adriano di Trigoso e Santa Maria in Via Lata
Marina Firpo
Libro
editore: Frilli
anno edizione: 2007
pagine: 320
La famiglia Fieschi, fra XIII e XIV secolo, commissionò la costruzione di chiese private e di conventi mendicanti, soprattutto francescani. Nel 1270 Ottobono Fieschi, cardinale di Sant'Adriano - eletto papa nel 1275 con il nome di Adriano V - fece costruire una chiesa all'interno dei possedimenti della sua famiglia, a Trigoso. La chiesa fu svincolata dalla giurisdizione dell'arcivescovo di Genova e legata al patronato dei membri ecclesiastici della famiglia Fieschi, che avevano il diritto di eleggere il preposito e i membri del capitolo. Pochi anni più tardi, nel suo testamento redatto nel 1336, il cardinale Luca Fieschi lasciava tutto il suo patrimonio per la costruzione di una seconda chiesa, dedicata al suo titolo cardinalizio, Santa Maria in Via Lata, come la precedente. Stabiliva che la fondazione doveva essere costruita a Genova, sulla collina di Carignano, dove il padre del cardinale, Nicolò Fieschi, aveva edificato un vero e proprio quartiere gentilizio. Per volontà del committente, questa chiesa fu giuridicamente legata a Sant'Adriano. Le vicende delle due chiese sono strettamente collegate a quelle della famiglia Fieschi. Documentazione inedita ha reso possibile individuare le strategie di espansione territoriale, i legami di parentela con alcune famiglie genovesi di origine nobiliare e mercantile e i privilegi e le esenzioni di cui le due chiese beneficiarono nel corso dei secoli grazie a vari pontefici.

