Libri di Mario Epifani
Quattro secoli di storia. Il Museo della Fabbrica di Palazzo Reale
Libro: Libro rilegato
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2024
pagine: 204
L'immagine attuale del Palazzo Reale di Napoli è il frutto di una stratificazione di interventi operati nell'arco di quattro secoli, ovvero dalla metà del XVI secolo, quando fu costruito il primo Palazzo Vicereale, fino ai restauri successivi ai danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa mostra segue le trasformazioni del complesso architettonico a partire dal progetto seicentesco di Domenico Fontana per il viceré Fernando Ruiz de Castro, passando per le modifiche apportate nel Settecento per Carlo e Ferdinando IV di Borbone, fino all'intervento condotto da Gaetano Genovese su incarico di Ferdinando II delle Due Sicilie dopo il 1837. Il Palazzo Reale che vediamo oggi, nonostante il passaggio ai Savoia con l’Unità d’Italia e i restauri post-bellici, è in gran parte frutto della riconfigurazione ottocentesca: la mostra racconta e illustra ciò che non è più visibile attraverso modellini, dipinti, disegni e incisioni. Una parte dell’esposizione diventerà permanente nel Museo della Fabbrica, percorso introduttivo alla visita dell’Appartamento di Etichetta.
Dialoghi intorno a Caravaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2023
pagine: 40
Il Palazzo Reale di Napoli e il Museo e Real Bosco di Capodimonte avviano nel 2023 una serie di mostre in collaborazione incentrate sul dialogo tra le raccolte d'arte dei due musei, entrambe frutto del collezionismo borbonico tra Sette e Ottocento. La prima di queste (16 marzo - 9 maggio 2023) ha come fulcro la Flagellazione di Caravaggio che, pur non appartenendo alle collezioni reali, è un'opera che segnò in modo evidente il corso dell'arte del Seicento. La mostra intende quindi creare un dialogo intorno al dipinto del Merisi con un duplice approccio: da una parte si riuniranno per la prima volta tutti i dipinti caravaggeschi acquistati nel 1802 a Roma da Domenico Venuti per Ferdinando IV di Borbone; dall'altra vi sarà un confronto sulla rappresentazione del tema iconografico della Flagellazione e dell'Ecce Homo, attraverso l'interpretazione che ne diedero diversi artisti nel corso del XVI e del XVII secolo.
Don Chisciotte. Tra Napoli, Caserta e il Quirinale: i cartoni e gli arazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2022
pagine: 120
La consolatoria profezia di Sancio Panza a proposito della futura celebrazione nelle arti figurative delle gesta di Don Chisciotte della Mancia, annunciata nell’ultima tappa del ritorno a casa del protagonista del romanzo di Miguel de Cervantes (pubblicato a Madrid tra il 1605 e il 1615), si sarebbe compiuta già nella seconda metà del Seicento e sarebbe stata confermata con creazioni di straordinario valore lungo il Settecento. Proprio in quel secolo Napoli seppe inserirsi con originalità nell’elaborazione del mito dell’“ingenioso hidalgo”, grazie alla serie di arazzi commissionata dal re Carlo di Borbone alla manifattura napoletana per arredare la Reggia di Caserta. Tessuti tra il 1758 e il 1779 seguendo i modelli dei trentotto cartoni preparatori, gli arazzi furono trasferiti dopo il 1870 nel Palazzo del Quirinale, residenza dei Savoia nella nuova capitale del Regno d’Italia, mentre i cartoni restarono a Napoli e sono oggi conservati nel Palazzo Reale.
Dante a Palazzo Reale
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2022
pagine: 120
Nel 1865, primo centenario della nascita di Dante dell’Italia unita, il pittore napoletano Tommaso De Vivo portava a termine tre dipinti ispirati alla Divina Commedia, da lui concepiti per il re d’Italia Vittorio Emanuele II. Subito collocato nel Palazzo Reale di Napoli, il ciclo fu successivamente diviso con la dismissione della residenza da parte della Casa Reale. Riportate nella loro sede originaria con questa mostra, le tele di De Vivo attestano l’evoluzione dell’iconografia dantesca dai codici miniati fino alla pittura dell’Ottocento, con particolare riferimento al contesto napoletano negli anni successivi all’annessione al Regno d’Italia.