Libri di Massimiliano Mandorlo
Ammiraglia di tutte le zattere
Paolo Colavero, Massimiliano Mandorlo
Libro: Libro in brossura
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2023
pagine: 132
La letteratura è un duplice viaggio di andata e ritorno, con fughe, smarrimenti e perdite, senza bussole o sestanti, nel mare della rete e nelle periferie, nei vicoli e nelle arterie, nei rigagnoli in secca dove l'ultima goccia di birra si confonde alle risate, agli umori, alle preghiere. L'«Ammiraglia di tutte le zattere» è un'orchestra di canti colorata col bianco e il blu di una nuova repubblica marinara «on the road». Un'opera d'arte che si lascia guardare e leggere, dove trovano compiutezza racconti per naufraghi professionisti e indicazioni per perdersi senza smarrirsi mai. Incontri e dialoghi con personaggi mitici del quotidiano e poeti autentici come Franco Loi, Milo De Angelis, nelle periferie di Milano, tra il Salento, l’Italia, il Messico e la Grecia. Paolo Colavero e Massimiliano Mandorlo hanno scritto i racconti che drBestia (aka Andrea Cavallini) ha illustrato e impresso con tecnica linoleografica. Vincenzo Costantino Cinaski, con un’introduzione e Sotirios Pastakas con una sua nota, sono i primi ad aver avvistato terra dall'Ammiraglia, assicurandone la traversata. I lettori che salperanno a bordo di questo libro scopriranno così un nuovo atlante e nuove stelle.
Mappe del grande mare
Massimiliano Mandorlo
Libro: Libro in brossura
editore: MC
anno edizione: 2023
pagine: 123
È un trionfo di luce questa raccolta di Massimiliano Mandorlo, un inno alla gioia che si cadenza attraverso i momenti di una tetralogia che rivela la versatilità di un poeta che ha fatto della sensibilità e della discrezione i suoi stigmi peculiari. Il lavoro intertestuale e ipertestuale si impone attraverso un apparato di sezioni e sottosezioni riconducili a un ventaglio di tematiche che, nella loro marginalità, rappresentano adeguatamente le contraddizioni dell'uomo contemporaneo. Il ricorso a un versicolo di stampo ungarettiano ben si adatta a tale quête, contraddistinguendo un'affabulazione che, alla stregua di un'araba fenice, sembra risorgere incessantemente dalle proprie ceneri: «terra di canti / in te sprofondo / e grazie rendo // del mio esistere nel mondo». La grazia che trapela da questi versi si risolve a contatto con sequenze invise alla poesia gridata dei nostri giorni, che rimanda piuttosto a una dimensione favolosa come quella delle cartografie medievali, dove improbabili mostri dalle fauci spalancate custodivano confini equorei e terrestri oltre i quali non si poteva accedere. Così, per Mandorlo diventa naturale salmodiare sulle increspature di un'onda o ricostruire eliotianamente la vicenda dei Magi, disquisire intorno alle imprese del capitano Cook o rimirare deprimenti ed esaltanti scorci urbani attraverso gli occhi di finestre spalancate. Difficilmente si potranno dimenticare le punte acuminate della sua «primaluce», del suo «mareoltre». (p.d.p.)
L'intuizione di un respiro. Testimonianze critiche per la poesia di Gianfranco Lauretano
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2022
pagine: 140
Nella pietra
Massimiliano Mandorlo
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2017
pagine: 96
“Tutto, in questa nuova raccolta di Massimiliano Mandorlo, sembra fondato sul principio dell'omologia tra organismi diversi, tra il mondo dell'animato e dell'inanimato: miriadi di grattacieli ‘bucano / il costato aperto’ di New York, che appare al poeta come ‘crocifissa / nel nero bitume’; la stazione Centrale di Milano è come il ‘ventre oscuro’ di un'immensa balena; ‘arterie grandiose’ pulsano ‘nella dura scorza minerale’. Ma il poeta non si ferma qui: le sue immagini sono figure, portano in sé la fede di un fuoco rigeneratore che brucia, di una luce prodigiosa che redime: sul ‘ventre d'acciaio’ delle viscere della metropolitana si abbatte, all'improvviso, ‘il presente / con la sua forza azzurra / di fiume imprevedibile’; uno stesso abbraccio ‘dà forza’ all'acqua, ‘muove’ la pietra; i migranti colano a picco ‘piantando le braccia / la croce / nei bianchi abissi del mare’. In questo libro tutto impregnato dei simboli della resurrezione, anche le rocce ‘sepolte in montagne di buio e gravità’ sono destinate a riemergere in ‘pareti di luce’. Con una lingua che ha in sé gli accenti visionari della tradizione mistica e scritturale, il poeta vede ‘la pietra liberata, / la terra esplodere / dalle sue crepe ferite / come un canto’. Tra stasi e divenire, buio e luce (parola-chiave, insieme a ‘pietra’, del libro, con la quale condivide il maggior numero di occorrenze), la città dell'uomo di agostiniana memoria pare sprofondare ‘nell'eterna / battaglia del presente’, riemergendone solo nella comunione con i morti-dormienti, e nel nome di Colui che da sempre conosce ‘gli altipiani ventosi’ del cuore. Perché anche il cuore è pietra, e come la pietra conosce ‘la doppia ricchezza / di gloria / di gloria / ed erosione’. Nel segno di una poesia di forme essenziali e di apocalittica tensione, Massimiliano Mandorlo sa rielaborare nella sua lingua scheggiata e sofferente la grande lezione dell'ultimo Luzi: nel ‘viaggio / terrestre’ evocato esplicitamente verso la conclusione del libro, è già compendiata una metafora di vita, e una idea di poesia come forza rigeneratrice e trasformatrice del cuore umano.” (G.P.)