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Libri di Matteo Milletti

Rex Rusellarum. Le tombe principesche di Sassi Grossi e la nascita di Roselle

Rex Rusellarum. Le tombe principesche di Sassi Grossi e la nascita di Roselle

Libro: Libro in brossura

editore: All'Insegna del Giglio

anno edizione: 2024

pagine: 204

Le sepolture dei Sassi Grossi di Roselle rappresentano uno dei più importanti complessi funerari orientalizzanti dell’Etruria settentrionale. Lo scavo, condotto in emergenza tra il 2004 e il 2005 dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana in seguito a lavori agricoli, ha consentito di mettere in luce due grandi fosse di deposizione, in origine probabilmente inserite all’interno di un grande circolo di pietre. Gli articolati corredi di accompagno, sottoposti a un complesso e paziente progetto di restauro, consentono di attribuire le sepolture a individui posti al vertice della comunità locale: l’eccezionale tripode bronzeo, vero e proprio capolavoro della metallurgia etrusca, le oreficerie, i vasi da banchetto, le armi e altri rari e preziosi oggetti testimoniano l’adesione dei titolari delle tombe agli ideali aristocratici di epoca orientalizzante e il loro pieno inserimento nella fitta trama di rapporti tra élites dominanti dell’Italia centrale. La vicinanza con Roselle non può che aprire nuovi scenari sulla formazione dell’antica città etrusca.
80,00

Gli etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità

Gli etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità

Libro

editore: C&P Adver Effigi

anno edizione: 2024

pagine: 352

26,00

Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa. Catalogo della mostra (Monteriggioni, 13 ottobre 2018-23 aprile 2019)

Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa. Catalogo della mostra (Monteriggioni, 13 ottobre 2018-23 aprile 2019)

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2019

pagine: 253

Monteriggioni è da sempre un luogo di spiritualità e di accoglienza, una tappa obbligata lungo la via Francigena: nel passato transito per pellegrini e viandanti nel cammino verso Roma, oggi mèta per riscoprire se stessi, immersi nel paesaggio unico della Valdelsa. Se il pozzo dei Giganti appare a Dante quando la nebbia si dirada, la ricerca archeologica ha accertato da tempo come la storia di Monteriggioni sia molto più antica del Medioevo. Per tentare di “rendere visibile l’invisibile”, per recuperare tratti fondamentali del passato articolato di questa terra, il Comune di Monteriggioni e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Siena, Grosseto ed Arezzo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Siena, il Museo Archeologico di Colle di Val d’Elsa, la Fondazione Musei Senesi, il Polo Museale della Toscana e l’Antikensammlung di Berlino, hanno promosso un’esposizione dedicata alla civiltà etrusca. Nel periodo etrusco l’area di Monteriggioni era infatti costellata di abitati e necropoli, transito cruciale tra la città di Volterra e il Chianti senese, tra la valle dell’Arno e quella dell’Ombrone: una storia fatta di scambi ma soprattutto di comunità, riflesse negli oggetti che arricchiscono oggi le collezioni archeologiche di musei italiani ed europei. Grazie agli scavi del conte Giulio Terrosi Vagnoli tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ma soprattutto a seguito degli studi effettuati alla fine degli anni Venti dall’archeologo senese Ranuccio Bianchi Bandinelli, la necropoli del Casone e la Tomba dei Calisna Śepu sono entrati a far parte dei contesti più conosciuti e citati nella letteratura archeologica. Le indagini sono proseguite e di recente hanno messo in luce l’abitato di Campassini, mentre gli scavi nel Podere Malabarba e nell’adiacente Podere Milanese hanno scoperto altre sepolture etrusche di livello elevato. Questa esposizione è l’occasione per riunire, per la prima volta a Monteriggioni, una selezione dei reperti provenienti dai Musei di Colle di Val d’Elsa, di Firenze e di Volterra e, con le installazioni multimediali, di apprezzare in 3D anche parte dei reperti ceduti agli inizi del Novecento alla Antikensammlung di Berlino. Il percorso non vuole soltanto riscoprire il profilo di Monteriggioni antica, quanto indicare un punto di partenza per una nuova stagione di ricerche, nella consapevolezza delle potenzialità dei luoghi, in un dialogo continuo con le persone, le comunità e le realtà che hanno reso famosi i suoi Giganti nel mondo.»
19,00

Cimeli d'identità. Tra Etruria e Sardegna nella prima età del ferro

Cimeli d'identità. Tra Etruria e Sardegna nella prima età del ferro

Matteo Milletti

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2012

pagine: 432

I rapporti tra la Sardegna e l'Etruria durante la prima età del Ferro sono da sempre oggetto di dibattito, non solo nell'ambiente scientifico. L'incremento delle testimonianze materiali dovuto alle ricerche condotte negli ultimi anni, esigeva ormai un lavoro di sintesi e razionalizzazione dei dati. Questo studio, partendo proprio da un censimento sistematico delle tracce materiali dei contatti, basato nella maggior parte dei casi sull'esame autoptico dei reperti, propone una classificazione tipologica di alcune delle principali categorie della bronzistica nuragica importate sulla penisola, cercando di puntualizzarne l'inquadramento cronologico, soprattutto attraverso la valorizzazione dei dati desumibili dai contesti di rinvenimento. I luoghi e le modalità di deposizione di molti di questi oggetti, oltre al valore artigianale e in alcuni casi artistico, contribuiscono a connotarli come elementi fortemente significativi da un punto vista ideologico. Lo studio comparato delle sequenze nuragiche e peninsulari ha consentito così di ricomporre, seppure solo parzialmente, un quadro dei rapporti tra le aree estremamente complesso, sia nelle modalità che nei tempi del suo sviluppo.
35,00

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