Libri di Michela Zucca
La Dea della montagna. Le Grandi Madri e la resistenza all'Impero
Michela Zucca
Libro: Libro in brossura
editore: Venexia
anno edizione: 2024
pagine: 344
Il profilo unico delle montagne, o meglio ancora, le cime delle montagne, costituivano un segno di identità e di individualità imprescindibile delle antiche tribù nomadi. In un'esistenza fatta di precarietà e di erranza, di vite brevi, di assenza di certezze, di lotta per la sopravvivenza, i rilievi che si innalzavano sopra le valli erano una presenza fissa, un punto di riferimento, un legame permanente fra le generazioni e il territorio. Spesso il loro nome significava semplicemente "Grande Madre". Si sa per certo che per le civiltà alpine e montanare il luogo più venerato era proprio la cima delle montagne legate a un'entità femminile, protettiva, includente, la Dea della montagna, che offriva ai suoi popoli continuità culturale, rituale, emotiva, nonché protezione dai dominatori che venivano invasi dal panico al solo pensiero di dover attraversare le "selve oscure".
Donne delinquenti. Storie di streghe, eretiche, ribelli, rivoltose, tarantolate
Michela Zucca
Libro: Libro in brossura
editore: Tabor
anno edizione: 2021
pagine: 368
Streghe, eretiche, delinquenti: dove sono andate a finire le antiche femmine ribelli delle Alpi e delle foreste d’Europa? Bruciate sui roghi, naturalmente; fatte a pezzi sui patiboli, in mezzo alla gente di città curiosa ed eccitata; ridicolizzate dagli intellettuali; e dimenticate, soprattutto. La foresta, liberata dal suo incantesimo, poté essere sfruttata secondo la tecnologia moderna: la solcarono le strade, e i rettifili disboscati penetrarono fin nel più fitto degli alberi. La distruzione dell’ambiente ebbe inizio, e il “popolo dei boschi” perse l’unica risorsa di cui disponeva: il rifugio in cui ritirarsi dall’influenza dei “civili”. E perse Dio. O, meglio, la Dea. Attraverso l’esame di miti e leggende, di racconti e modi di dire, dell’iconografia sacra e profana, questo libro ricostruisce la storia delle matriarche, delle streghe e delle donne “contro”, – eretiche, bandite, ribelli, – verificando quali tracce hanno lasciato nella memoria. Perché il loro ricordo è ancora vivo nella cultura popolare, e ha creato le basi dell’immaginario collettivo che, represso dal potere, ritorna nel desiderio.
I tatuaggi della Dea
Michela Zucca
Libro: Libro in brossura
editore: Venexia
anno edizione: 2015
pagine: 300
I tatuaggi della Dea, dove l’archeologia e l’esame critico dei classici si incrociano con l’antropologia storica, esamina sculture, statue stele, dipinti e manufatti che restituiscono immagini di donne tatuate con gli evidenti segni del sacerdozio e della leadership militare e politica. Pur presenti in civiltà di tutto il mondo, tali segni sembrano appartenere a un’unica matrice, ovvero a tribù caucasiche, matrifocali, egualitarie, in perenne conflitto con le società dell’impero greco e romano. Trasformandosi in segno di identità, il tatuaggio si è conservato per millenni, diventando un simbolo di fede alla Madonna, l’altra faccia della Dea, e arrivando fino al secolo scorso. Se ne ritrova ancora traccia nei laboratori di tattoo della Madonna Nera di Loreto, così come sulle braccia delle donne di montagna balcaniche, greche e croate. Il libro contiene oltre 200 immagini di tatuaggi femminili.
Manuale di antropologia
Michela Zucca
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2013
pagine: 448
L'antropologia, come dice il termine stesso (dal greco ànthropos uomo, e lògos parola, discorso) è la scienza che studia l'uomo sotto diversi punti di vista: sociale, culturale, morfologico, psico-evolutivo, artistico-espressivo, filosofico religioso e in genere dei suoi comportamenti all'interno di una società. Questo manuale cerca di abbracciare in maniera sintetica i numerosi aspetti che costituiscono questa materia: l'evoluzione e le caratteristiche fisiche degli esseri umani, la genetica delle popolazioni e le basi biologiche dei comportamenti della specie umana e dei suoi parenti più stretti, le grandi scimmie (primatologia); le reti di relazioni sociali, i comportamenti, gli usi e i costumi, gli schemi di parentela; le leggi e le istituzioni politiche; le ideologie, le religioni e le credenze, gli schemi di comportamento; i modi di produzione, di consumo o di scambio dei beni; i meccanismi percettivi e le relazioni di potere. Alcuni capitoli sono corredati di schede di approfondimento. Data l'enorme varietà di fenomeni che ricadono nell'ambito degli studi antropologici e che genera, di conseguenza, una molteplicità di sottodiscipline, il volume pone l'attenzione soprattutto al rapporto tra: cultura e società. Da qui derivano infatti le definizioni di antropologia culturale, di antropologia sociale, di antropologia simbolica ecc. L'utilizzo di queste etichette comporta diverse letture teoriche dell'antropologia.
Manuale di antropologia
Michela Zucca
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2011
pagine: 448
In centocinquant'anni di ricerca antropologica siamo riusciti ad arrivare ad una sola conclusione: l'universale non esiste, ciò che è valido per un'epoca storica e una cultura, non si ripete mai in altre occasioni. L'umanità è condannata alla complessità, si distingue per la sua capacità di adattarsi alle condizioni esterne in maniera sempre e comunque diversa. L'antropologia studia le comunità degli uomini, la loro cultura e il loro comportamento e, se vengono applicate le conoscenze acquisite con il lavoro di campo, può servire anche a costruire una società migliore, che valorizzi le diversità fra gli uomini invece di far finta che siamo tutti uguali.
Storia delle donne. Da Eva a domani
Michela Zucca
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2010
pagine: 318
Il femminismo è l'unica vera rivoluzione del XX secolo? Oppure le rivoluzioni non esistono? I cambiamenti di mentalità sono lentissimi, attraversano i tempi lunghi dell'antropologia, sono quasi impercettibili e, soprattutto, non lineari. Sono esistiti periodi storici in cui il potere di autodeterminazione delle donne, ovvero la possibilità di scelta personale, è stato molto più ampio di quanto si è creduto per secoli. Una cosa è certa: percorrendo la strada delle vite quotidiane al femminile ci si accorge che i ruoli tradizionali in cui l'altra metà del cielo è stata confinata non sono né naturali, né antichi; per decine di migliaia di anni signore e signorine hanno combattuto in guerra, esercitato la leadership politica, gestito economie anche complesse, contribuito, in maniera determinante, al progresso scientifico e tecnologico dell'umanità. Poi - non sempre nello stesso modo e con gli stessi tempi - hanno perso potere, e hanno dovuto elaborare strategie di sopravvivenza e di difesa. Questo testo vuole tentare di delineare una storia di quelle che non erano né aristocratiche, né borghesi, né intellettuali, né cittadine (almeno fino a periodi recenti): quelle che hanno sempre lavorato, in casa e fuori, che hanno fatto figli, cucinato pasti, amministrato case, assicurando la sopravvivenza di intere generazioni. E vuole ricordare sentimenti e azioni anche di quelle donne che hanno lottato, da sole o al fianco dei propri uomini, contro l'ingiustizia.
Donne delinquenti. Storie di streghe, eretiche, ribelli, rivoltose, tarantolate
Michela Zucca
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2009
pagine: 365
Una ricostruzione della storia delle streghe e delle donne "contro", nel tentativo di verificare - attraverso la raccolta e l'esame di miti e di leggende, di racconti e di modi di dire, dell'iconografia sacra e profana, dell'interpretazione che dei fatti hanno dato e danno gli abitanti delle Alpi e delle altre montagne italiane - quali tracce la loro religione animista e i loro culti di trance abbiano lasciato nella cultura popolare. La comparazione delle fonti testimonia, infatti, di una civiltà sciamanica precristiana, fino ad un certo punto parallela alla cultura urbana e poi apertamente in contrapposizione a questa, il cui ricordo è ancora vivissimo nella memoria della gente dei monti.