Libri di Michelangelo Anile
Le donne naziste di Adolf Hitler
Michelangelo Anile
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 166
Denominato Wolf (Lupo) per l'aggressività del suo comportamento, Hitler sapeva mettere a suo agio l'interlocutore, sapeva farsi amare dai suoi soldati, era gentile con i collaboratori e soprattutto galante con le signore. "Le amiche protettive", erano quelle donne molto più anziane di Hitler, in fondo quelle che sostituirono sua madre (come Carola Hoffman, Helena Bechstein e Victoria von Diksen); con le donne considerate come "capricci temporanei", il Führer parlava solo di progetti futuri e di vecchie storie del suo passato; infine, c'erano le donne con il quale Hitler stabilì una relazione "particolare" (come Angelika Maria Raubal ed Eva Anna Paula Braun). Paradossalmente, le donne che riuscirono ad avvicinare Hitler in maniera intima, morirono di morte violenta con un colpo di pistola alla tempia come la nipote Angelika Raubal, l'inglese Unity Midford e l'amante nascosta e poi moglie Eva Braun. Numerose furono le donne che gravitarono prima intorno all'uomo Adolf, poi al dittatore Hitler.
Rudolf Hess. «Il vicario di Hitler»
Michelangelo Anile
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 98
Rudolf Walter Richard Hess (Heß), "il vicario di Hitler", fu un uomo difficile da inquadrare, ligio al dovere, fedele compagno di Hitler, uomo di partito devoto alla linea del Reich. Troppi misteri girarono intorno alla sua figura: l'occultismo, l'esoterismo, il veganesimo, l'omeopatia, il "folle volo" in Gran Bretagna, le cause della sua morte. Fatti inspiegabili, omissis, verità nascoste, sospetti, bugie: questa è la storia del "vicario di Hitler". Dopo la sua morte avvenuta il 17 agosto 1987, anche la fortezza di Spandau a Berlino venne immediatamente distrutta. Hess è stato un gerarca nazista scomodo per molti, un nazista sui generis, incorruttibile, ligio al lavoro, amico di Marthe Kunzel, co-fondatrice dell'Ordo Templi Orientis Germanico e fedele seguace dell'esoterista inglese Aleister Crowley. La vita e la morte di Rudolf Hess si possono sintetizzare in una sola parola: mistero. Le sue ceneri e le rovine di Spandau coprono ancora oggi troppe verità sulla vita di Rudolf Hess. Oggi, sui calcinacci i Spandau, sorge un gigantesco McDonald's.
Joseph P. Goebbels. «Il megafono di Hitler»
Michelangelo Anile
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 92
Joseph P. Goebbels, "Il megafono di Hitler", fu il principale artefice delle campagne di "arianizzazione" contro la scienza ebraica, l'associazione massonica, il bolscevismo e promosse i valori assunti dai nazisti come il Führerprinzip (principio del leader); la Volksgemeinschaft (comunità del popolo); il Blut und Boden (sangue e suolo); il Herrenvolk germanico (razza superiore). Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945, consentì con le sue tecniche di propaganda l'ascesa al potere in Germania del partito SNDAP sfruttando a pieno soprattutto le aspettative dei più giovani. In veste di ministro della Propaganda, assunse il controllo totale della stampa, del cinema, del teatro, della radio, dello sport, divenendo un vero e proprio dittatore della cultura tedesca pur di rafforzare la popolarità di Adolf Hitler. Joseph Paul Goebbels morì suicida il 1° maggio 1945 insieme alla moglie J. M. Magdalena B. Goebbels e ai sei figli, Helga Susanne di 12 anni, Hildegard "Hilde" Traudel di sette, Helmut Christian di nove, Holdine "Holde" Kathrin di otto, Hedwig "Hedda" Johanna di sei, Heidrun "Heide" Elisabeth di cinque.
Hermann Göring. «Il delfino di Hitler»
Michelangelo Anile
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 78
Hermann Göring, il delfino di Hitler, accumulò ricchezze, potere e titoli con spietatezza e senza scrupoli. Avido, vanitoso, tossicodipendente, egocentrico, fu una delle figure più pittoresche del Terzo Reich: l'architetto dei campi di concentramento, il defraudatore delle opere d'arte degli ebrei. In definitiva l'alter ego di Adolf Hitler. Tutta la sua carriera fu in perenne ascesa: Presidente del Reichstag (30 agosto 1932-23 aprile 1945); Vice-Cancelliere del Reich (10 febbraio 1941-23 aprile 1945); Ministro-Presidente dello Stato Libero di Prussia (10 aprile 1933-23 aprile 1945); Ministro del Reich per l'Aviazione (5 maggio 1933-24 aprile 1945); Ministro del Reich per le Foreste (2 luglio 1934-23 aprile 1945); Ministro del Reich per l'Economia (26 novembre 1937-15 gennaio 1938); Plenipotenziario del Reich per il Piano quadriennale (18 ottobre 1936-23 aprile 1945); Presidente del Consiglio ministeriale per la Difesa del Reich (30 agosto 1939-23 aprile 1945). La sua arroganza e presunzione emerse anche durante il processo di Norimberga contro le accuse del giudice americano Robert H. Jackson dove si mostrò irriverente e presuntuoso. Hermann Göring morì suicida 15 ottobre 1946 a Norimberga nella cella n.5 dopo aver ingerito una pillola di cianuro nascosta nello stivale.
Adolf Hitler e i triangoli viola
Michelangelo Anile
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 80
Nei campi di concentramento, a secondo del colore, si distinguevano le diverse categorie dei reclusi: I Bibelforscher, i Testimoni di Geova in Germania, avevano un triangolo viola (die violetten). A differenza dei movimenti religiosi pacificatori, perseguitati sulla base della discriminazione etnica, i Testimoni di Geova furono imprigionati essenzialmente per la loro fede. Tutti i Testimoni di Geova furono irremovibili nella loro integrità soffrendo a motivo della loro lealtà a Geova e, nonostante le torture da inquisizione inflitte loro, mantennero saldi i legami di unità spirituale. Insieme agli Ebrei, nove milioni di non ebrei sono stati annientati dall'ira del nazismo e dal fanatismo fascista e hanno trovato solo poche righe sui testi di storia. Sulle barbarie naziste e le violenze fasciste, storici e leader religiosi hanno mantenuto fino a oggi un "silenzio colpevole", dove notizie vere e inquietanti sono state minimizzate o rimosse dalla coscienza semplicemente perché provenivano da quella che era considerata, in modo superficiale o persino sprezzante, una "minoranza" o "setta". Con questo scritto, si rende omaggio ad un movimento pacificatore, i Testimoni di Geova appunto, che come gli Ebrei è stato annientato nello stesso modo e con le stesse metodologie dal nazismo e dal fascismo.
Impronte
Michelangelo Anile
Libro: Copertina morbida
editore: Youcanprint
anno edizione: 2022
pagine: 48
«L'ermetismo d Michelangelo Anile non travolge il lettore, lo rispetta; non gli lancia messaggi, non si erge a maestro, lo coinvolge in un soliloquio che trova nel verso l'unico mezzo per fuggire dalle incertezze della vita. La poesia, così intesa, diventa un lampo di luce che fa scorgere i tratti sottili ma certi della speranza, la via d'uscita, il crepaccio nascosto, il filo di Arianna. Il verso di Anile è un flash che scava le verità celate, i dubbi, le incertezze umane e solo quando il lettore apre gli occhi, si accorge che i versi gli sono entrati dentro e lo costringe inevitabilmente a riflettere sulla propria esistenza. Dunque, tutto si eclissa in direzione di quel nulla e di quel tutto dove l'autore de "Impronte" trova spazio e libertà di movimento» (Dalla Introduzione di Francesca Cella).
Le donne del Führer
Michelangelo Anile
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 226
Le donne tedesche erano attratte dal fascino malefico del leader nazista e divennero delle spietate fiancheggiatrici e adoranti accolite. Hitler, in queste donne, cercò devozione incondizionata e rassicurazione emotiva, esaltando le loro virtù di buone ariane, figlie obbedienti e madri votate al sacrificio. Nel testo dal titolo "Le donne del Führer", c'è il tentativo di analizzare tutta la sfera femminile che gravitò prima intorno all'uomo Adolf, poi al dittatore Hitler. L'elenco è notevole: la mamma Klara Pölzl; l'amante Angelika Maria Raubal e la moglie Eva Anna Paula Braun; le segretarie Traudl Junge, Christa Schroeder, Gerda Christian e Johanna Wolf; tutte le altre da Carola Hofmann, Helene Capito Bechstein, Elsa Bruckmann, Viktoria Auguste von Dirksen, Winifred Marjorie Wagner, Helene Hanfstaengl, Henriette Hoffmann, Maria Reiter, Joanna Maria Magdalena Behrend, Unity Mitford, Eleonore Baur fino a Helene Bertha Amalie Riefenstahl.
Eva Braun. La moglie di Hitler
Michelangelo Anile
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 94
Eva Braun, "La moglie di Hitler", viene ricordata soprattutto per la scelta di restare fino all'ultimo accanto all'uomo che amava e aver condiviso con lui l'atto estremo della morte. Da piccola borghese, riuscì non solo a conquistare la fiducia di Adolf Hitler, ma si conquistò un'indubbia autorità all'interno della residenza del Führer, il Berghof. Proprio nel ruolo di "padrona di casa", si inimicò le astiose attenzioni di gerarchi nazisti come Paul Goebbels preoccupato che la presenza di Eva potesse incrinare il mito del superuomo immune tanto propagandato dal nazismo. Il 29 aprile 1945, Eva Braun sposò Adolf Hitler ed il giorno dopo, alle 15.30 di lunedì, si tolse la vita ingerendo una capsula di cianuro. Hitler fece lo stesso, ma si sparò un colpo di pistola sotto il mento. Per un solo giorno Eva Braun fu la signora Hitler.
Adolf Hitler privato
Michelangelo Anile
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 76
Al di là del personaggio pubblico, non era facile inquadrare Adolf Hitler: formale e affascinante, magnetico ed enigmatico, privato e artista, soldato e stratega, diffidente e vanitoso, autoritario e diabolico. Autodidatta, non aveva titoli di studio, viveva ostinatamente con se stesso fino ad autodefinirsi sonderlig (un originale) o gridare ad alta voce Ich bin ein Kunstle! (Io sono un artista!) tanto da non permetteva a nessuno di rivolgersi con il du (tu), ma solo con il sie (lei). Alla maggioranza dei gerarchi nazisti si rivolgeva chiamandoli per cognome e questi lo salutavano con la formula "Mein Führer"; i confidenti abituali lo salutavano con il classico "Herr Hitler", ma per tutti era il capo (der Chef). Le donne lo ammiravano e desideravano ardentemente di sostenerlo e aiutarlo. Per tutte usava espressioni delicate come Mein Prinzesschen (Mia Principessa), Meine kleirne Goafin (Mia Contessina), Mein Sonnenschein (Mio piccolo raggio di sole) ed usava una Susse stimme (Una voce armoniosa) per catturare le giovani prede. Denominato Wolf (Lupo) per l'aggressività del suo comportamento, sapeva mettere a suo agio l'interlocutore, sapeva farsi amare dai suoi soldati, era gentile con i collaboratori e soprattutto galante con le signore.moglie Eva Braun con il quale si suicidò il 30 aprile 1945.