Libri di Miriam Panzeri
L'intellettuale mal temperato. Scritti in onore di Paolo Fossati
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2015
pagine: 240
Questo volume prende origine dalla giornata di studi in onore di Paolo Fossati, ospitata alla Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino nel novembre 2010. Alle relazioni e alle testimonianze, non ancora pubblicate, presentate in occasione di quella giornata, vengono accostati nuovi contributi con l'intento di fornire un ritratto il più sfaccettato possibile di un intellettuale complesso, generoso e difficile, che ha saputo indicare nuove vie alla Storia dell'arte e all'arte editoriale ed è riuscito a instaurare una forte empatia con gli artisti, senza perdere di vista i doveri del suo ruolo di critico. Le sue proposte, come si evince da alcuni testi qui contenuti, non smettono ancora oggi di far riflettere quanti operano nel sistema delle arti; in altri, le sue idee trovano una contestualizzazione storica e una valutazione critica; in altri scritti ancora, il ricordo di Fossati diventa la dichiarazione di un'amicizia perdurante, anche sotto forma di disegno. Contributi di: W. Barberis, Z. Birolli, M. Brusatin, G. Contessi, P. Cuniberti, S. De Alexandris,L. Dematteis, D. Eccher, A. Emiliani, E. Ferrero, G. Garimoldi, M. Gastini, G. Griffa, G. Montenero, L. Mosso, M.C. Mundici, M. Panzeri, R. Passoni, B. Pedretti, S. Prevarin, M. Rosci, S. Salvagnini, M. Scolaro, D. Trento, M. Vallora.
Architettura moderna e progetto umanistico. Storia, formazione, comunità 1945-1965
Miriam Panzeri
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2013
pagine: 208
Un progetto di umanesimo moderno è effettivamente esistito nel secondo dopoguerra, oppure l'attribuzione della qualificazione di umanistica all'architettura moderna di quel periodo è in realtà propria della storiografia più recente, a noi contemporanea? Il quesito, sotteso a questo studio, consente di costruire percorsi che si svolgono fra scritti sull'architettura di circa due decenni, quando lo sguardo critico verso il passato si focalizza soprattutto sul Quattrocento e sulla sua capacità di rifondazione culturale della società attraverso le arti. Senza cadere nella riproposizione formale e anacronistica di modelli del passato, gli architetti confermano, in questa stagione, la loro opzione per la modernità nella tensione a valori fondanti di una filosofia umanistica. I principi di un nuovo umanesimo trovano allora possibilità di esprimersi in una progettualità che riesce a evidenziare il primato del metodo, il proprio ruolo didattico e le ragioni culturali e sociali dell'architettura europea.