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Libri di Moïse Marie

Undrowned. Lezioni di femminismo nero dai mammiferi marini

Undrowned. Lezioni di femminismo nero dai mammiferi marini

Alexis Pauline Gumbs

Libro: Libro in brossura

editore: Timeo (Palermo)

anno edizione: 2023

pagine: 190

I delfini sono resi inseparabili dalle cicatrici identiche che si portano addosso, e anche noi fondiamo comunità e identità sulle nostre ferite. Come la ritina, estintasi appena ventisette anni dopo il primo avvistamento da parte delle navi colonialiste, innumerevoli esistenze umane non sono sopravvissute alla tratta atlantica degli schiavi, e generazioni di afrodiscendenti piangono il lutto delle vite perdute dei loro antenati. I cuccioli di foca non hanno idea di possedere polmoni portentosi finché la madre non li spinge in acqua costringendoli all’apnea, e anche noi a volte scopriamo in modo traumatico qual è la portata del nostro respiro. Anche noi, come le creature acquatiche, possiamo imparare a inannegare. Alexis Pauline Gumbs osserva i mammiferi marini e traduce per noi la loro saggezza, facendo emergere le lezioni preziose che possono insegnarci: pratiche queer, sovversive, compassionevoli, trasformative. Il risultato è un lungo, commovente inno alla bellezza e alla potenza di queste creature sommerse. Un’opera ibrida che confonde i generi mescolando lingua poetica e osservazione naturalistica, resoconto storico e visione utopica, spiritualità e pratiche del femminismo.
20,00

Pleasure activism. La politica dello stare bene. Volume Vol. 2

Pleasure activism. La politica dello stare bene. Volume Vol. 2

adrienne maree brown

Libro: Libro in brossura

editore: Produzioni Nero

anno edizione: 2023

pagine: 222

Dopo aver affrontato nel primo volume il potenziale politico dell’erotismo e del sesso, adrienne maree brown estende la sua esplorazione del piacere a uno spettro più ampio di ambiti e possibilità, fino a includere le esperienze in cui ritrovare il piacere è una sfida. Accanto alle conversazioni sull’uso sano e consapevole delle droghe, sulla gioia del prendersi cura e del coltivare relazioni libere, sul piacere di abbigliarsi e performare su un palcoscenico, sull’umorismo e la risata come strategie politiche, l’autrice ci offre le voci di attiviste che incarnano e ispirano la politica del piacere, mettendolo al centro dell’esistenza anche in circostanze di cui spesso consideriamo soltanto gli aspetti più spiacevoli: l’età che avanza, i traumi profondi e gli abusi subiti durante l’infanzia, la perdita, la disabilità, la malattia. Il piacere è forza e medicina, imparare a godersi la vita non è una strategia di sopravvivenza, ma la premessa necessaria per scatenare l’energia collettiva contro le ingiustizie e le oppressioni del nostro presente distopico.
22,00

Razza e cittadinanza. Frontiere contese e contestate nel Mediterraneo Nero

Razza e cittadinanza. Frontiere contese e contestate nel Mediterraneo Nero

Camilla Hawthorne

Libro: Libro in brossura

editore: Astarte Edizioni

anno edizione: 2023

pagine: 397

Questo libro racconta una generazione di persone Nere che, pur essendo nate o cresciute in Italia, non vedono riconosciuto il loro diritto alla cittadinanza. Questa indagine raccoglie le voci di tante e tanti Neri italiani che lottano per la giustizia razziale e si trovano oggetto di una feroce politica discriminatoria e propone una ricostruzione della storia della razza in Italia come elemento costitutivo del dispositivo della cittadinanza dall’Unità d’Italia ad oggi.
20,00

Da che parte stiamo: la classe conta

Da che parte stiamo: la classe conta

bell hooks

Libro: Libro in brossura

editore: Tamu

anno edizione: 2022

pagine: 230

Parlare apertamente di classe non è semplice in una società che crede al mito secondo cui chiunque dalla base della piramide possa arrivare in cima. bell hooks in “Da che parte stiamo: la classe conta” ripercorre la propria traiettoria da un mondo popolare e antico, fatto di oppressione razziale ma anche di rispetto per i poveri, ai quartieri di quella classe media che può anche percepirsi «aperta di mente» ma rischia di riprodurre con il proprio comportamento quelle condizioni che rendono il razzismo e il sessismo una minaccia più temibile per alcune persone, e meno per altre. Mettendo a nudo le tante ipocrisie che mirano a nascondere le differenze di classe, questo libro dà forma a un accorato appello per un cambiamento radicale, a cui tutta la società è chiamata a rispondere.
15,00

Blues e femminismo nero. Gertrude «Ma» Rainey, Bessie Smith e Billie Holiday

Blues e femminismo nero. Gertrude «Ma» Rainey, Bessie Smith e Billie Holiday

Angela Davis

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2022

pagine: 224

Il più importante genere musicale afroamericano degli anni successivi alla schiavitù fu senza dubbio il blues. Nato all'incrocio tra l'eredità della tradizione sacra degli spiritual e quella sociale dei canti di lavoro, affinò le tecniche della musica di schiave e schiavi in cui la resistenza era espressa in maniera sottintesa, comprensibile solo da coloro che ne possedevano il codice. Analizzando quegli aspetti dei testi e delle performance di Gertrude "Ma" Rainey, Bessie Smith e Billie Holiday che preannunciavano una sensibilità femminista, Angela Davis mostra come il blues promosse forme di coscienza della working class nera e sfidò l'ideologia dominante. Davis indaga il modo in cui il blues femminile infranse i rigidi tabù sulle rappresentazioni della sessualità che caratterizzavano i prodotti culturali dell'epoca, contestando gli assunti patriarcali sul ruolo delle donne. Oltre ad aver rivoluzionato l'allora nascente industria discografica di massa, queste tre blueswoman anticiparono la politicizzazione del personale operata dal movimento delle donne degli anni Settanta e diedero voce ai desideri, alle emozioni e alle rivendicazioni di donne nere che spesso non avevano accesso alla parola scritta. Un entusiasmante affresco della "sovversione" prodotta da queste cantanti, appartenenti a tre diverse generazioni, che col loro blues hanno traghettato la musica afroamericana verso i territori del jazz, dell'r'n'b e del soul arrivando fino alle espressioni contemporanee della cultura popolare nera. Un'indagine all'intersezione tra musica e coscienza sociale che contribuisce a strappare il monopolio della lotta femminista dalle mani delle donne bianche della middle class.
20,00

Memorie della piantagione. Episodi di razzismo quotidiano

Memorie della piantagione. Episodi di razzismo quotidiano

Grada Kilomba

Libro: Libro in brossura

editore: Capovolte

anno edizione: 2021

pagine: 256

"Quando scrivo divento la narratrice e la scrittrice della mia realtà, l'autrice e l'autorità della mia stessa storia. In questo senso, divengo la contrapposizione assoluta di ciò che il progetto coloniale ha predefinito". "Memorie della piantagione" è l'opera cardine di Grada Kilomba, artista interdisciplinare che, sovvertendo i canoni delle pratiche artistiche, affronta il razzismo e le forme di decolonizzazione del sapere, concentrandosi su elementi come memoria, trauma, genere. In questo testo emerge la realtà psicologica del razzismo quotidiano, vissuto in particolare dalle donne Nere e basato sulle impressioni soggettive, le auto-percezioni e le narrazioni biografiche. La combinazione delle parole “piantagione” e “memorie” descrive il razzismo come realtà traumatica e posiziona l* soggett* Ner* in una scena coloniale dove, tutt'a un tratto, il passato viene a coincidere con il presente e il presente è esperito come se ci si trovasse ancora in quel passato straziante. Ma a cui è possibile rispondere, con un processo di decolonizzazione del sé. Un libro fondamentale, attraverso cui Grada Kilomba crea uno spazio di resistenza e speranza, una nuova geografia del futuro.
16,00

Manifesto della cura. Per una politica dell'interdipendenza

Manifesto della cura. Per una politica dell'interdipendenza

The Care Collective

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2021

pagine: 128

La pandemia ha svelato la centralità sociale dei lavori di cura: badanti, infermiere, lavoratrici domestiche, fattorini, rider e addetti alle pulizie hanno dominato per giorni la scena pubblica. Ma anche se di cura oggi si parla tanto, l'incuria continua a regnare sovrana. Il sistema neoliberista l'ha infatti ridotta a questione individuale, da comprare sul mercato, con una progressiva privatizzazione dei servizi sanitari, sociali e alla persona che privilegia i profitti sulle vite di tutte e tutti noi. Ma se i ricchi possono delegare i propri bisogni quotidiani a soggetti oppressi (donne e migranti) come possiamo dare vita a sistemi in cui l'interdipendenza degli uni dagli altri sia finalmente riconosciuta, in forme solidali e paritarie? Il collettivo inglese Care Collective risponde a questa domanda individuando quattro cardini fondamentali per dare vita a comunità di cura: il mutuo soccorso, lo spazio pubblico, la condivisione di risorse e la democrazia di prossimità. Facendo tesoro delle buone pratiche dei movimenti femministi e ambientalisti propone una cura reciproca, non paternalista né assistenzialista: una «cura promiscua», che non discrimina nessuno ed è fuori dalle logiche di mercato. L'obiettivo è arrivare a un vero e proprio «stato di cura» che non solo crea infrastrutture di welfare «dalla culla alla tomba» ma genera una nuova idea di democrazia orientata ai bisogni collettivi. Dimostrando che la cura è il concetto e la pratica più radicale che abbiamo oggi a disposizione.
12,00

Femonazionalismo. Il razzismo nel nome delle donne

Femonazionalismo. Il razzismo nel nome delle donne

Sara R. Farris

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2019

pagine: 304

Il concetto di femonazionalismo, coniato da Sara R. Farris in questo libro, è già diventato una categoria analitica di riferimento per molte pubblicazioni e dibattiti femministi. Una cornice teorica per leggere un fenomeno inaspettato dell'epoca contemporanea: l'uso da parte dei partiti di estrema destra della rivendicazione dell'uguaglianza di genere per portare avanti politiche islamofobe e razziste. Oggetto di indagine sono le strategie comunicative della Lega di Matteo Salvini, del Front National francese di Marine Le Pen e del Pvv di Geert Wilders nei Paesi Bassi. Le loro retoriche insistono sull'idea che gli uomini migranti siano un pericolo per le società occidentali dato il loro atteggiamento oppressivo verso le donne. Una narrazione di cui troviamo ricorrenze storiche nelle politiche coloniali impegnate a rappresentare gli uomini Altri come minacce sessuali e le donne Altre come proprietà dei "salvatori" bianchi. Ma il femonazionalismo è una ideologia che scaturisce da un'inedita intersezione tra nazionalisti, politici neoliberisti e alcune associazioni femministe e donne delle istituzioni. Una convergenza che nasce dalla volontà di mantenere la catena materiale della produzione e della riproduzione sociale. Nascondendo le disuguaglianze strutturali dietro conflitti culturali il femonazionalismo contribuisce alla riorganizzazione neoliberista del welfare. Se gli uomini migranti sono accusati di "rubare il lavoro" o essere dei "parassiti del welfare", le donne migranti invece permettono agli europei e alle europee di lavorare nella sfera pubblica garantendo quel lavoro di cura che le ristrutturazioni neoliberiste hanno mercificato: lavori domestici, baby sitting e assistenza per anziani e disabili. Ne viene fuori una contraddizione di fondo: si sostiene di voler emancipare le donne non occidentali relegandole in quella sfera lavorativa da cui i movimenti femministi hanno storicamente cercato di liberare le donne. E riducendo il tema dei diritti di genere a uno scontro di civiltà si legittimano le molteplici forme di oppressione che ancora colpiscono le donne.
18,00

Donne, razza e classe

Donne, razza e classe

Angela Davis

Libro

editore: Edizioni Alegre

anno edizione: 2018

pagine: 304

Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore nero” e della superiorità della “razza bianca”, ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza. Attraverso le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le afroamericane. La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
18,00

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