Libri di Nicoletta Russello
Don Bosco. The saint of the youth
Teresio Bosco
Libro: Libro in brossura
editore: Velar
anno edizione: 2014
pagine: 48
Lettera sulla felicità
Epicuro
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 90
Un giardino aperto alle donne e agli schiavi, dove domina il vincolo dell'amicizia e la filosofia ha il compito di alleviare le sofferenze umane: questa la scuola retta da Epicuro per trentacinque anni e vissuta nella venerazione del maestro fino al IV secolo d.C. L'etica epicurea, il tetrafarmaco che libera l'uomo dalle paure e dai pregiudizi, ha affascinato i discepoli del maestro e ancora oggi è in grado di consolare e di indicare la via della saggezza: il saggio, come Epicuro, non teme la morte, non è afflitto dalle incertezze e vive "come un dio fra gli uomini".
Dyscolos. Il misantropo. Testo greco a fronte
Menandro
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 146
Il burbero Cnemone è il bisbetico eroe del "Dyscolos", e le sue asprezze di carattere sono lo sfondo entro cui si realizza questa giovanile opera di Menandro di ambientazione agreste.
Lettere sulla fisica, sul cielo e sulla felicità. Testo greco a fronte
Epicuro
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1994
pagine: 200
Alcesti-Eraclidi. Testo greco a fronte
Euripide
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 240
Alcesti, la più antica delle tragedie euripidee a noi pervenute (e l'unica a "lieto fine"), rappresenta la folle sfida alla morte in nome dell'amore di una donna, Alcesti, appunto. Il suo sacrificio esprime la speranza dell'immortalità, la fiducia che gli dei possano volgere il loro sguardo sugli uomini e offrire loro la salvezza. Eraclidi vede invece come protagonisti i discendenti di Eracle (già presente come personaggio in Alcesti), perseguitati da Euristeo. Sconfitto e imprigionato, costui si riscatta alla fine con un discorso ricco di pathos che ribalta completamente il giudizio espresso sui personaggi nel corso del dramma, mettendo in guardia da ogni facile idealizzazione e da giudizi definitivi. Una conclusione inquietante, di folgorante modernità.