Libri di Nino Leone
Gli struffoli di Aristofane
Nino Leone
Libro: Copertina morbida
editore: Langella
anno edizione: 2020
"Gli struffoli di Aristofane", raccolta di sei racconti inediti di Nino Leone, usa il Natale come spunto per un viaggio nella memoria. Il passato, rievocato in pagine di struggente lirismo, è quello delle scorribande solitarie da adolescente in un antico giardino incantato sui versanti del Monte Somma, oppure quello della Pomigliano del dopoguerra, in cui un calcio di punizione tirato su un campo di periferia diventa metafora della speranza di ripresa di un'intera generazione, o, ancora, quello degli amori che, come nei "musicarelli" d'epoca, andavano e venivano sulle note di Peppino di Capri e di Modugno. Ma memoria è anche rievocare una cena tra intellettuali in un'osteria di campagna, alla presenza del nume tutelare Michele Prisco, per fare i conti a posteriori con una variegata esperienza letteraria che aveva avuto l'ambizione di ridiscutere il contribuito di Napoli al dibattito culturale nazionale. Infine, memoria è la descrizione degli ambienti "rustici", ormai pressoché scomparsi, che fa da sfondo alla ricerca di uno scialle di lana in un paesino lucano sotto la neve o di un ramo di pino da adibire ad abete tra le colline selvatiche di Sorrento.
La vita quotidiana a Napoli ai tempi di Masaniello
Nino Leone
Libro
editore: Alessandro Polidoro Editore
anno edizione: 2018
pagine: 328
Elogio della fuga. Siccome il nuovo secolo
Raffaele Nigro, Nino Leone
Libro
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 80
Il volume raccoglie i due racconti di Nino Leone e Raffaele Nigro.
Napoli ai tempi di Masaniello
Nino Leone
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 325
Un suggestivo viaggio nel Seicento, in una città tra le più grandi d'Europa, quattrocentomila anime stipate tra cantine, splendide dimore signorili, ardite costruzioni di sette piani. Conoscendo, per nome e per cognome, i personaggi che calcarono i quotidiani scenari idilliaci e gli immani e tragici eventi che, a ripetizione, in un quarto di secolo, dal 1631 al 1656, spopolarono la città. Familiarizzando con viceré, potenti baroni, leggiadre nobildonne dall'incarnato rosa damasceno, raffinati religiosi, predicatori castigamatti, valenti pittori e oscuri "artieri" protagonisti del "siglo de oro", miriadi di giovani smunti e malmessi, speciose popolane mediterranee con occhi di luna e pelle di mare.