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Libri di Paolo Franchi

Antonello Trombadori. Una vita partigiana

Antonello Trombadori. Una vita partigiana

Mirko Bettozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2024

pagine: 240

Artefice della Resistenza all’occupazione tedesca di Roma, Medaglia d’argento al valor militare, tra i principali animatori della politica culturale del Partito Comunista Italiano guidato da Palmiro Togliatti: Antonello Trombadori è stato giornalista, critico d’arte, poeta, ma innanzitutto partigiano. Durante gli ultimi anni di vita parteggiò per una riforma “dall’interno” del sistema comunista, favorendo una ricomposizione unitaria con i socialisti. Mirko Bettozzi ne ripercorre l’itinerario biografico e politico sulla base di testimonianze dirette e documenti inediti, facendo emergere la personalità di una figura chiave della cultura dell’Italia democratica del secondo dopoguerra. Prefazione di Paolo Franchi. Postfazione di Duccio Trombadori.
25,00

L'irregolare. Una vita di Gianni De Michelis

L'irregolare. Una vita di Gianni De Michelis

Paolo Franchi

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2024

pagine: 208

È poco più che un bambino Gianni De Michelis quando resta folgorato dalla politica, una «malattia – scrive Paolo Franchi, giornalista di lungo corso – che non contempla guarigioni, specie per chi l’ha fatta fin da ragazzo». Proprio dagli esordi sul palco di una manifestazione veneziana prende avvio il ritratto di un personaggio tra i più singolari dell’Italia repubblicana. Con stile brillante e ritmo serrato, Franchi orchestra sapientemente una sarabanda di ricordi, aneddoti e riflessioni che è allo stesso tempo un viaggio nel dietro le quinte della storia del Paese a cavallo tra due secoli. Influenzato dal clima di fervore intellettuale che respira in casa, De Michelis non si fa cogliere impreparato dall’epoca della grande trasformazione. Convinto che non si possa far politica senza conoscere come si produce e si distribuisce la ricchezza, affianca gli operai del Petrolchimico di Marghera, è alla testa di mille battaglie, riesce a farsi eleggere nella sua Venezia, prima di spiccare il volo al fianco di Bettino Craxi. Ministro delle Partecipazioni statali, del Lavoro e poi degli Esteri, interpreta ogni ruolo da refrattario agli schemi e innovatore dai mille volti che rivivono in questa cavalcata attraverso i decenni, dal Gianni «Bellachioma» descritto da Giampaolo Pansa al «più grande ministro degli Esteri italiano», come lo definì uno dei nostri più importanti diplomatici. Non saprà però avvedersi dei primi, sinistri scricchiolii di un sistema politico e istituzionale che verrà spazzato via da Tangentopoli. Conserverà fino alla fine, invece, una spiccata lungimiranza sui processi globali che lo porterà a prevedere, in tempi non sospetti, la necessità di una «governance multilaterale del mondo multipolare», intuendo il pericolo di un altro conflitto planetario: «un mondo così è troppo pesante anche per le spalle degli Stati Uniti; non può essere governato da un Paese solo».
17,00

Io c'ero. Dal luglio '60 al crollo del Muro: i comunisti romani si raccontano

Io c'ero. Dal luglio '60 al crollo del Muro: i comunisti romani si raccontano

Pino Santarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Bordeaux

anno edizione: 2023

pagine: 474

Che cosa ha significato la militanza politica in un periodo solo apparentemente "pacificato" come quello che va dai morti di Reggio Emilia del 1960 alla caduta del Muro di Berlino? Che cosa ha significato dedicare la propria vita all'impegno per un mondo più giusto ed equo partendo dalle lotte della comunità di appartenenza, quelle della propria città? Come è cambiata Roma da allora e come sono cambiate le politiche "per" Roma? Pino Santarelli ha rintracciato più di venti fra deputati, operai, giornalisti, docenti e liberi professionisti romani, protagonisti delle vicende della sinistra di quel burrascoso periodo. A ciascuno di loro ha posto le stesse domande: il quadro che ne emerge rappresenta un insieme di testimonianze preziose per capire il passato e per scegliere il futuro. Prefazione di Paolo Franchi.
28,00

Long-bow: dalle origini al mito. Approfondimento sulla storia e guida alla costruzione del proprio equipaggiamento

Long-bow: dalle origini al mito. Approfondimento sulla storia e guida alla costruzione del proprio equipaggiamento

Paolo Franchi

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2021

pagine: 102

Questo libro affronta la tematica dei famosi long-bow ed è strutturato in due parti. La prima parte parla della storia dell'arco procedendo cronologicamente sin dalle popolazioni scandinave dell'VIII secolo, che furono le prime a utilizzare questa tipologia di arma, seguendone passo passo l'evoluzione grazie a reperti storici, fonti documentali, resoconti di battaglie e testimonianze per arrivare al XVI secolo, che vide l'incoronazione effettiva del mito del long-bow. Lo stile discorsivo della trattazione è volto a non annoiare il lettore ma allo stesso tempo rimane preciso e dettagliato nell'esposizione degli argomenti, l'utilizzo di mappe e grafici consente di seguire più agilmente i passaggi storici, inoltre la descrizione dei reperti è arricchita di disegni che ne mostrano le peculiarità. La seconda parte tratta come muovere i primi passi per poter costruire da soli il proprio equipaggiamento da arciere medievale composto da: arco lungo, corda in lino e frecce. Vuole essere una sorta di manuale per chi vuole passare dalla teoria e dallo studio della storia alla pratica per poter comprendere meglio che cosa voglia dire prendere un tronco e trasformarlo in un arco funzionante, così come veniva fatto in passato.
18,00

Il PCI e l'eredita di Turati

Il PCI e l'eredita di Turati

Paolo Franchi

Libro: Copertina morbida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2021

pagine: 192

Al congresso socialista di Livorno del 1921 il patriarca del riformismo italiano Filippo Turati partecipa nelle vesti dell'imputato principale. Quando la maggioranza dei delegati si rifiuta di espellerlo dal PSI assieme ai suoi compagni, come pretende la neonata Terza Internazionale, i delegati comunisti abbandonano i lavori per dare vita al loro partito. Durante quel congresso Turati, nel suo memorabile discorso, non si limita a difendere la sua concezione del socialismo ma, rivolto ai seguaci di Lenin, si concede una profezia: "Quando avrete fatto il partito comunista... se vorrete fare qualcosa che sia rivoluzionaria davvero, che rimanga come elemento di civiltà nuova, voi sarete forzati a vostro dispetto, ma dopo ci verrete, perché siete onesti, con convinzione, a percorrere concretamente la nostra via, a percorrere la via dei socialtraditori." A un secolo di distanza da quegli eventi Paolo Franchi, con l'accuratezza dello storico e il piglio del giornalista, parte da questa "profezia da Barbanera", come la definisce lo stesso Turati, per ricostruire se, quanto e come essa si sia avverata. Dal Togliatti della svolta di Salerno e del "partito nuovo" al Berlinguer del compromesso storico, fino alle conseguenze del pensiero turatiano sulla sinistra postcomunista, Franchi giunge a conclusioni inattese e fondamentali per comprendere la traiettoria e il presente della sinistra italiana.
16,00

Il tramonto dell'avvenire. Breve ma veridica storia della sinistra italiana

Il tramonto dell'avvenire. Breve ma veridica storia della sinistra italiana

Paolo Franchi

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2019

pagine: 416

Quando nel 1976 Paolo Franchi lavora nella redazione di «Rinascita», il mensile politico-culturale «fondato da Palmiro Togliatti», il Pci ha appena ottenuto il migliore risultato elettorale della sua storia. Il partito comunista più grande d'Occidente ha però davanti a sé delle sfide cruciali: entrare finalmente nel novero dei partiti di governo grazie al «compromesso storico», arginare la deriva estremista che sta spingendo molti giovani verso la lotta armata, e affrontare il declino del potere sovietico che avrebbe portato alla caduta del Muro e alla «pace terrificante» degli anni di Tangentopoli. In questo viaggio all'origine del divorzio tra sinistra e popolo, l'autore ripercorre da osservatore e critico partecipante la lunga via crucis della sinistra italiana, tracciando un percorso in cui accanto ai momenti salienti nella storia politica del paese, episodi all'apparenza minori acquistano nuova importanza. Dal rapimento Moro alla marcia dei quarantamila, dalle «differenze antropologiche» tra comunisti e socialisti alla difficile convergenza con i cattolici, fino alla dissoluzione del partito per mano di Occhetto, la discesa in campo di Berlusconi e la breve stagione del rinascimento renziano, il risultato è un autoritratto che è anche una breve storia per idee del declino nazionale, in cui Franchi mette in campo la sua esperienza di cronista per riflettere sulle contraddizioni di una cultura politica che preferì sacrificare se stessa pur di non mettere in discussione la propria identità.
19,00

Giorgio Napolitano. La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale

Giorgio Napolitano. La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale

Paolo Franchi

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2013

pagine: 424

"Probabilmente Giorgio Napolitano non avrebbe gradito affatto, nemmeno nell'aprile del 1944, essere definito 'un intellettuale di avanguardia', come ha detto Togliatti e come vuole un lessico marxista-leninista che gli è sempre andato stretto" scrive Paolo Franchi. "Ma è ancora più probabile che, senza la svolta di Togliatti, comunista, o almeno comunista a tempo pieno, non sarebbe diventato mai." A Napoli, durante la guerra, le sue prime passioni di giovane antifascista sono il cinema, il teatro, la letteratura, la poesia, la musica, vissute, al liceo Umberto e all'università, con molti ragazzi che si faranno strada, da Raffaele La Capria a Giuseppe Patroni Griffi, da Rosellina Balbi ad Antonio Ghirelli. Ma la a via all'antifascismo e al Pci passa anche per la scoperta dell'umanità dolente del ricovero antiaereo scavato davanti alla casa della sua famiglia, sotto Palazzo Serra di Cassano, dove, per sfuggire a bombardamenti feroci, la povera gente dei "bassi" e del Pallonetto Santa Lucia si mescola con i "signori" dei piani alti. È in quel rifugio che Napolitano si scopre per la prima volta in grado di reagire persino agli eventi più drammatici con grande autocontrollo e ragionevole fatalismo. È una virtù innata che praticherà per tutta la vita. Prima nel Pci, dove sin dai suoi primi passi in politica avrà per maestro Giorgio Amendola. Poi in Europa e nelle istituzioni, da presidente della Camera e soprattutto da capo dello Stato.
18,00

Le parole di piombo. Walter Tobagi, la Sinistra e gli anni del terrorismo
12,00

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