Libri di Paolo Vodret
Fichte. Ontologia trascendentale e genesi dell'etica a Jena
Paolo Vodret
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 234
Il tema della presenza di una possibile ontologia in Fichte negli anni di Jena, risulta un argomento complesso sia perché i riferimenti a questa non sempre sono espliciti, e sia perché l’approccio trascendentale alla filosofia e al sapere in genere, costringono l’autore a realizzare un’ontologia piuttosto atipica, da non confondere con un’ontologia tradizionale e sostanziale, in quanto l’essere fichtiano non risulta mai un ente statico, ma piuttosto dinamico e sempre in relazione. Per tale motivo, il presente lavoro si propone un arduo duplice compito: cercare nella Grundlage e negli scritti del periodo jenese (1794-98), la genesi di un sistema filosofico, che nonostante le evidenti variazioni riscontrabili nella “lettera”, abbia mantenuto lo “spirito” costante, anche nelle successive esposizioni della Wissenschaftslehre; individuare tramite l’analisi di concetti quali “trascendentale”, “pratico”, “contraddizione”, “non-io”, le radici ontologiche e metafisiche della filosofia fichtiana, non per assumerle come unica chiave di lettura, ma per indicarne la peculiarità rispetto sia alla metafisica tradizionale che anche in particolare rispetto alla metafisica kantiana.
Variate risonanze. Echi del politico nel contemporaneo europeo
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 230
Sacrificio e vendetta in René Girard, il politico e la decadenza d'Europa vista da differenti prospettive teoretiche (Fichte, Voegelin, Thoreau e il pensiero post-coloniale) sono i temi centrali analizzati nel presente volume, concepito come un invito a ripensare le categorie essenziali del filosofico nel suo intreccio con il politico. Si tratta di comprendere se sia ancora possibile realizzare un'analisi critica in grado di restituire alla politica la sua funzione di guida nella formazione e nell'emancipazione della comunità, fuori dai vincoli del dominio tecnocratico o della "ecotechnia" imperante, per riconsegnare all'umanità il senso più profondo del politico, inteso nei termini della condivisione, dell'unione, o meglio, della "comunione".