Libri di Pietro Modesto
Il senso della storia
Nikolaj Berdjaev
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2023
pagine: 192
“Il senso della storia” di Nikolaj Berdjaev apparve per la prima volta nel 1923 e fu pubblicato in Italia da Jaca Book nel 1971. È il libro che lo rese celebre in Occidente. Tra la vasta gamma degli interessi filosofici di Berdjaev la filosofia della storia occupa un posto preminente sia per la quantità delle opere ad essa dedicata, sia per la tematica che ricorre nella maggior parte dei suoi scritti. Più che di filosofia della storia si tratta di storiosofia che cerca nelle profondità dell’essere (di Dio) le origini, le ragioni, le leggi, gli sviluppi, il significato e i fini del dramma della storia. Prendendo per modello le «prime» filosofie della storia che sono il Libro di Daniele e la Civitas Dei di sant’Agostino, egli vede nello «storico» la manifestazione del «metafisico», mette a nudo le insufficienze del metodo «illuministico» nello studiare la storia anche se ne riconosce i meriti scientifici. «Il tempo – scrive Berdjaev – non contiene l’eternità e tuttavia questa entra nel tempo e ciò sfocia nell’eternità».
L'inattingibile. Verso una filosofia della religione
Semen L. Frank
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: XVIII-365
Fra i testi censurati dal regime stalinista o, come il presente, prodotti durante l'esilio, spicca quest'opera di Frank, pubblicata per la prima volta in Italia da Jaca Book nel 1977. "L'inattingibile" fa parte di quella grande stagione del pensiero russo che segue la rivoluzione bolscevica ed era stata a sua volta preceduta da opere collettive dello stesso Frank, di Berdjaev, Bulgakov, Struve, come "Vechi" ("La svolta") e "Iz glubiny" ("Dal profondo"). Per Frank, che passò nei suoi anni studenteschi attraverso gli studi economici e la militanza socialista e marxista, per ritrovare poi la fede cristiana, la filosofia è testimonianza e confessione dell'esperienza. Essa, nella sua profondità ultima, è esperienza religiosa, l'esperienza di un'evidenza immediata, di un incontro personale con Dio, l'ultimo «oggetto della conoscenza» è la realtà «inattingibile».
L'amicizia
Pavel Aleksandrovic Florenskij
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 76
«L'amicizia è la visione di sé con gli occhi dell'altro», e in questo riconoscersi, nella condivisione totale della gioia e del dolore dell'esistenza, incomincia la rivelazione della Verità. Per Pavel A. Florenskij - il filosofo che ha saputo unire la poesia e la scienza nella fede - l'amicizia è la più elevata forma di conoscenza. Una conoscenza che si attua nell'azione, che vive di fedeltà assoluta e che rappresenta, sulla Terra, l'emanazione della forza di Dio che ama. L'amicizia è l'undicesima delle dodici lettere contenute nel trattato "La colonna e il fondamento della verità", uscito per la prima volta nel 1914 e summa del pensiero del filosofo russo. La scelta della forma epistolare non è un espediente retorico, ma una necessità profonda nella quale il vissuto di Florenskij e la sua riflessione teoretica si riflettono l'uno nell'altra. Il "tu" a cui sono rivolte le lettere è infatti il cognato Sergej S. Troickij, morto tragicamente anni prima. Tutto il resto, nella sua ricchezza enciclopedica e nei suoi vertici di lirismo, è allora anche il frammento di un dialogo ininterrotto con l'amico perduto, eppure per sempre presente.
Dal profondo. 1918: la rivoluzione vista dalla Russia
Nikolaj Berdjaev, Sergej N. Bulgakov, Semen L. Frank, Petr B. Struve
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2017
pagine: XI-273
"Dal profondo", come spiega Pietro Modesto nella nota introduttiva all'edizione italiana Jaca Book del 1971, viene dato alle stampe nell'autunno del 1918, ma sarà distribuito in Russia in forma semi-clandestina solo nel '21 e potrà essere pubblicato a Parigi nel 1967. Si tratta di una raccolta di interventi prevalentemente di filosofia politica sulla rivoluzione scoppiata un anno prima, scritti, da Askol'dov, Berdjaev, Bulgakov, Izgoev, Kotljarevskij, Murav'èv, Novgorodcev, Pokrovskij, Struve, Ivanov e Frank. Nel riproporlo, abbiamo perciò voluto privilegiare il centenario della rivoluzione d'ottobre perché non esiste un testo coevo più rilevante in quanto ad analisi degli avvenimenti da parte di esponenti della cultura russa. "Dal profondo" è infatti la terza delle più importanti raccolte del pensiero russo dell'inizio del XX secolo (Problemi dell'idealismo 1902, La svolta, Vechi 1909, Dal profondo, Iz glubiny 1918). In esso troviamo la lettura in corso d'opera del precipitare nell'abisso del terrore provocato dalla folle dittatura di un partito nichilista guidato da Lenin. Eppure Berdjaev, Bulgakov e Struve in esilio a Parigi, Frank a Londra, non potranno trasmettere in Occidente il senso della catastrofe. Non sarà permesso loro di esprimere sino «in fondo» la tragedia antropologica che nell'intelligencija russa ha preceduto e consentito l'avvento della dittatura. Saranno considerati, con plauso o feroce critica, come dissidenti di un regime, non come testimoni di un abisso. Tornare a pubblicare oggi "Dal profondo" è dunque confidare che quanto è emerso e sta emergendo nel pensiero contemporaneo negli ultimi anni permetta una recezione più adeguata di questa antologia di scritti, raccolti nel mezzo di una bufera, tragicamente lucidi e capaci di riproporre una speranza ancora valida per il futuro.
Il senso della storia
Nikolaj Berdjaev
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: 186
"Il senso della storia" apparve per la prima volta nel 1923 e fu pubblicato in Italia da Jaca Book nel 1971. In quest'opera Berdjaev cerca nelle profondità dell'essere «di Dio» le origini, la ragione, le leggi, gli sviluppi, il significato e i fini del dramma della storia. Egli vede nello «storico» la manifestazione del «metafisico»; la storia ha inizio in seno alla Divinità e l'uomo partecipa nella sua storia a questo dramma «divinoumano», di modo che solo in Dío si può comprendere il tempo e l'eternità, il principio e la fine. «Il tempo — scrive Berdjaev — non contiene l'eternità e tuttavia questa entra nel tempo e ciò sfocia nell'eternità».
L'amicizia
Pavel Aleksandrovic Florenskij
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 95
L'amicizia è la visione di sé negli occhi dell'altro", e in questo riconoscersi, nella condivisione totale della gioia e del dolore dell'esistenza, incomincia la rivelazione della Verità. Per Pavel A. Florenskij - il filosofo che ha saputo unire la poesia e la scienza nella fede - l'amicizia è la più elevata forma di conoscenza. Una conoscenza che si attua nell'azione, che vive di fedeltà assoluta e che rappresenta, sulla Terra, l'emanazione della forza di Dio che ama. "L'amicizia" è l'undicesima delle dodici lettere contenute nel trattato "La colonna e il fondamento della verità", uscito per la prima volta nel 1914 e summa del pensiero del filosofo russo. La scelta della forma epistolare non è un espediente retorico, ma una necessità profonda nella quale il vissuto di Florenskij e la sua riflessione teoretica si riflettono l'uno nell'altra. Il "tu" a cui sono rivolte le lettere è infatti il cognato Sergej S. Troickij, tragicamente morto anni prima. Tutto il resto, nella sua ricchezza enciclopedica e nei suoi vertici di lirismo, è allora anche il frammento di un dialogo ininterrotto con l'amico perduto, eppure per sempre presente.