Libri di Pio Pullini
Benito Mussolini ama molto i bambini... I libri della scuola elementare e lo stato totalitario fascista
Carlo Galeotti, Maria Laura Ognibene
Libro: Libro rilegato
editore: Galeotti
anno edizione: 2022
pagine: 300
È il corpo mistico e materiale del Duce il centro propulsore del progetto di stato totalitario fascista. Il corpo del Duce, il volto del Duce è al centro dello stato, è al centro dell’Italia, è al centro dell’immaginario degli italiani. Sul corpo e il volto maschio e mascelluto del Duce viene costruita la religione fascista. Non basta, sul corpo del Duce viene costruita la mistica fascista. Viene costruita l’estetica del regime. Una costruzione intellettuale non banale. Che vede molti intellettuali mettersi alla prova. Pittori, scrittori, poeti, architetti, grafici, registi, attori fanno a gara per costruire lo stato totalitario, la religione fascista, la mistica e l’estetica del Ventennio. Ma per tentare di creare lo stato totalitario serve forgiare gli italiani nuovi. E per farlo il regime di Benito Mussolini fascistizza la scuola italiana e inquadra i giovani italiani nell’Opera nazionale balilla e poi nella Gil. Tra gli strumenti per fascistizzare la scuola i libri di testo delle elementari. E tra i libri pubblicati questo che riproponiamo in anastatica è tra i più densi di ideologia grazie anche alle affascinanti immagini del grande illustratore Pio Pullini.
Studi polesani. Nuova serie. Volume Vol. 9-10
Pio Pullini, Gino Piva, Michelangelo Bellinetti
Libro
editore: Ass. Culturale Minelliana
anno edizione: 2017
pagine: 152
Questo numero del periodico Studi Polesani è un excursus storico sentimentale su Rovigo, capoluogo del Polesine, condotto sul filo della memoria e trasfigurato dalla sensibilità di tre autori. Il pittore Pio Pullini e i giornalisti - scrittori Gino Piva e Michelangelo Bellinetti evocano luoghi, ambienti, personaggi comuni e personalità, che hanno caratterizzato la società rodigina tra il primo e il secondo dopoguerra sino agli anni settanta del Novecento, evocando questo piccolo mondo di provincia con tanta umanità e comprensibile nostalgia.