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Libri di R. Censi

Figure piscianti (1280-2014)

Figure piscianti (1280-2014)

Jean-Claude Lebensztejn

Libro: Copertina morbida

editore: UTET

anno edizione: 2019

pagine: 111

"Figure piscianti 1280-2014" è un saggio impertinente e erudito, tanto rigoroso quanto spudorato, venato di arguzie e di humour sottile. L'argomento è all'apparenza bizzarro, forse tabù; di certo ignorato dagli storici d'arte, accantonato come ridicolo o disgustoso. Secondo Jean-Claude Lebensztejn, invece, «nulla è da prendere più sul serio del riso e del disgusto». Per questo ha intrapreso un'originale mappatura delle figure piscianti nella storia dell'arte, a partire dalla più popolare, l'immagine giocosa del puer mingens, il bambinetto intento a fare la pipì che ritroviamo scolpito sui sarcofaghi romani, disegnato sui margini dei codici medievali, nei putti del Rinascimento e nelle fontane barocche - che è finito perfino sull'etichetta di una birra belga e in un videogioco installato nei bagni pubblici di Tokyo. Da lì, in un percorso illustrato con oltre 150 immagini, Lebensztejn ricostruisce la curiosa genealogia di un leitmotiv che sfida i limiti della rappresentazione, e ce ne svela le mutevoli implicazioni e i significati nascosti: dall'affresco nella basilica superiore di Assisi, dove un angelo dietro una colonna sembra accingersi a un atto così poco sacro - ma solo ai nostri occhi - proprio sopra la Crocifissione di Cimabue, fino alla trasgressione poetica dei Piss Paintings di Andy Warhol e alle performance più estreme della body art, passando attraverso la grazia esoterica di Lorenzo Lotto, la mitologia classica reinventata da Tiziano e Rubens, l'agreste innocenza di Rembrandt e l'erotismo voyeur di Boucher e Picasso, senza dimenticare una quantità di invenzioni spesso poco note di maestri e artisti minori, che sono qui interpretate anche grazie al confronto con opere letterarie fondamentali come l'"Hypnerotomachia Poliphili" o "Gargantua e Pantagruel". Con esattezza e concisione, in queste pagine si intrecciano religione e alchimia, figurazione simbolica e realismo, dottrina e scandalo - fino alla profanazione -, erotismo e innocenza, brutalità e tenerezza. A prendere forma è così non solo una stravagante rassegna, ma una decodifica pungente di secoli di iconografia e cultura europea: la storia del nostro sguardo segreto.
28,00

Il primo libro di fotografia

Il primo libro di fotografia

David Bate

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 309

È difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza la fotografia: dalla pubblicità alle riviste illustrate, dalla produzione artistica fino alla disseminazione delle immagini in rete o negli smartphone, essa è un medium talmente diffuso che sarebbe impossibile afferrarlo come fenomeno unitario. Le immagini fotografiche sono cosi pervasive che quasi non le vediamo più per quello che sono e vogliono essere; nello stesso tempo la loro forza espressiva ci spinge a credere che siano un accesso trasparente al reale, quando invece ne sono sempre una mediazione, un'interpretazione cangiante, ubbidiente a un preciso linguaggio e a puntuali artifici retorici. Dalla doppia prospettiva dei concetti chiave di «teoria» e «storia», rapportati allo studio generale della fotografia, David Bate riconduce l'ampio territorio in cui essa si muove ai suoi generi fondamentali, analizzandoli criticamente. Proprio perché osservata in termini di genere, secondo diversi e mutevoli punti di vista e senza mai essere isolata dalle altre forme visive, la fotografia acquista qui un rilievo inedito, centrale nel convulso contesto culturale e tecnologico contemporaneo. Questa nuova edizione - ampiamente rivista - contiene due nuovi capitoli dedicati alle diverse forme incarnate dalla fotografia all'interno dell'odierna «cultura visiva», e si avvale di un'amplissima selezione di immagini esplicative, proponendosi come lettura originale e problematica per chiunque sia interessato ad avvicinarsi teoricamente alla fotografia e alle sue ripercussioni critiche.
26,00

L'errore fotografico. Una breve storia

L'errore fotografico. Una breve storia

Clément Chéroux

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2009

pagine: 145

Se i1 termine Fautographie - errore fotografico - sembra risalire a Man Ray, la pratica, nelle sue molteplici forme, è antica quanto la fotografia stessa. Cancellature e fallimenti, sorprese belle o brutte, détournements, lapsus e pasticci hanno delimitato la sua storia, fecondato le avanguardie, ispirato le teorie più importanti e le esperienze più fantasiose, suscitato dibattiti estetici spinosi quanto appassionanti. Secondo Gaston Bachelard «è in forma di ostacoli che bisogna porre il problema della conoscenza scientifica». È questo il modello epistemologico su cui si basa il presente saggio, che scommette sull'errore fotografico come strumento cognitivo: è nelle sue ombre, nei suoi scatti errati, nei suoi accidenti e nei suoi lapsus che la fotografia si svela e meglio lascia analizzare la sua natura. L'errore fotografico non si avvicina quindi alle fotografie errate con lo spirito con cui Rimbaud si avvicinava ai «dipinti idioti», e neppure difende o esalta ciò che dagli altri è vilipeso, per gusto stravagante o semplice civetteria. Non cede neppure alla tradizione letteraria dell'apologia paradossale, facendone l'elogio. Al contrario, questo piccolo trattato di «ematologia» fotografica, per esteti, storici dell'immagine e curiosi, cerca prima di tutto di circoscrivere i lapsus di quel medium e di comprendere ciò che rivelano, tenendosi a distanza dal semplice museo degli orrori, dalle collezioni che allineano esemplari anomali, sempre a rischio di sconfinare nella teratologia.
23,00

Figure dell'assenza. L'invisibile al cinema

Figure dell'assenza. L'invisibile al cinema

Marc Vernet

Libro: Libro in brossura

editore: Kaplan

anno edizione: 2008

pagine: 128

15,00

Il primo libro di fotografia

Il primo libro di fotografia

David Bate

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 262

È difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza la fotografia: dalla pubblicità alle riviste illustrate, dalla produzione artistica fino alla disseminazione delle immagini in rete, essa è un media talmente diffuso che sarebbe impossibile afferrarlo come fenomeno unitario. Le immagini fotografiche sono talmente pervasive che quasi non le vediamo più per quello che sono e vogliono essere; nello stesso tempo la loro forza espressiva ci spinge a credere che siano un accesso trasparente al reale, quando invece ne sono sempre una mediazione, un'interpretazione cangiante, ubbidiente a un preciso linguaggio e a puntuali artifici retorici. Dopo aver preso in considerazione i concetti chiave di "storia" e "teoria", rapportati allo studio generale della fotografia, David Bate riconduce l'ampio territorio in cui essa si muove ai suoi generi fondamentali, per poi analizzarli criticamente (il reportage e il racconto per immagini, il ritratto, il paesaggio, la natura morta, la fotografia d'arte e quella globalizzata). Osservata in termini di genere, secondo diversi e mutevoli punti di vista e senza mai essere isolata dalle altre forme visive, la fotografia acquista qui un rilievo inedito. Il volume è illustrato con una serie di immagini rappresentative e si propone come lettura essenziale per chiunque sia interessato ad avvicinarsi teoricamente alla fotografia e alle sue ripercussioni critiche.
20,00

Histoire(s) du cinéma. Jean-Luc Godard. DVD. Volume Vol. 5

Histoire(s) du cinéma. Jean-Luc Godard. DVD. Volume Vol. 5

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Edizioni Cineteca di Bologna

anno edizione: 2010

pagine: 40

Questo cofanetto presenta in edizione italiana le opere fondamentali, e certamente più suggestive, mai apparse intorno all'arte del cinema. "Introduzione a un'autentica storia del cinema. La sola. La vera": così Jean-Luc Godard, primo eroe della nouvelle vague, sperimentatore instancabile d'ogni forma della rappresentazione audiovisiva, presentava, nel 1988, la sua serie video "Histoire(s) du cinema", che nei dieci anni successivi avrebbe prodotto quattro capitoli, ciascuno diviso in due parti. I due Dvd di "Histoire(s) du cinema" raccolgono l'intera serie, il corso incessante della storia (delle storie) del cinema cui si dedica la passione e la riflessione di Godard. Contrappuntate da un monologo, recitato dallo stesso Godard, sono immagini del cinema d'ogni epoca e d'ogni paese che si intrecciano e si inseguono, in un'opera poderosa che è un saggio sul cinema condotto con gli strumenti stessi del cinema, un'autobiografia amorosa, un omaggio, un gesto critico, un poema epico e non-lineare, un esperimento di libera associazione. Soprattutto, l'espressione di uno spirito enciclopedico, motivato dall'amore, percorso d'ironia, intriso dalla malinconia per qualcosa che c'è stato e che non c'è più. Un'antologia dei migliori testi di studiosi francesi e italiani che hanno affrontato la complessa sfida posta dalle Histoire(s). Con la trascrizione dell'incontro di Jean-Luc Godard con il pubblico bolognese, organizzato dalla Cineteca di Bologna nel luglio 1998.
19,90

Diplopia. L'immagine fotografica nell'era dei media globalizzati: saggio sull'11 settembre 2001

Diplopia. L'immagine fotografica nell'era dei media globalizzati: saggio sull'11 settembre 2001

Clément Chéroux

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 132

L'attentato alle Twin Towers è stato certamente l'evento più fotografato della storia dei media. Ma, paradossalmente, la stampa ha diffuso un numero molto limitato di quelle immagini. La copertura dell'evento da parte dei giornali americani è avvenuta principalmente attraverso sei immagini-tipo ripartite in sole trenta diverse fotografie. L'11 settembre permette di comprendere quali siano gli effetti della globalizzazione sulle rappresentazioni fotografiche dell'attualità. Nella loro rappresentazione mediatica, gli eventi di oggi assomigliano sempre più a quelli di ieri: la fotografia dei tre pompieri che issano la bandiera americana sulle macerie del World Trade Center sembra una citazione diretta dei sei marines che issano la bandiera a stelle e strisce sull'isola di Iwo Jima nel 1945; le nuvole di fumo alte sul cielo di Manhattan somigliano a quelle che salivano da Pearl Harbor dopo l'attacco giapponese. Gli eventi di oggi, nelle loro rappresentazioni mediatiche, somigliano sempre più a quelli di ieri. Insommal'11 settembre è il segno di una differente forma di globalizzazione che agisce in tutto il pianeta, non più solo orizzontalmente, ma anche verticalmente, lungo la linea della storia.
19,00

Dialogo sul cinema, la vita, la vodka

Dialogo sul cinema, la vita, la vodka

Aki Kaurismäki, Peter von Bagh

Libro: Libro in brossura

editore: I Libri di Isbn/Guidemoizzi

anno edizione: 2007

pagine: 224

Questo libro è l'appassionato dialogo tra due amici, Peter von Bagh e Aki Kaurismäki, uno dei registi più amati e geniali del nostro tempo. Parlano di cinema e di arte, della Finlandia, della vodka, del senso delle cose. Ridono, divagano, si raccontano aneddoti personali. Come conversando di notte in auto o in un bar, ripercorrono tutti i film del regista, svelando dettagli e significati inediti. Da "La fiammiferaia" a "Leningrad Cowboys", da "Ho affittato un killer" a "L'uomo senza passato", fino al recente "Le luci della sera", Aki e Peter danno vita a un confronto sull'amore e sul mestiere del cinema, paragonabile per intensità e interesse a quello tra Alfred Hitchcock e François Truffaut.
19,00

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