Libri di Raffaele Deluca
«Ora ascoltate». Rulli per organo nel primo Novecento. Con le esecuzioni ritrovate di Marco Enrico Bossi
Nicola Cittadin
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2024
pagine: X-302
Nell’estetica del Primo Novecento entrò finalmente una dimensione sonora che nessuno, prima di quella generazione, avrebbe mai potuto immaginare: il suono riprodotto. Le tecniche del rullo perforato applicate all’organo a canne, gli strumenti musicali, gli esecutori, il clima artistico all’inizio del XX secolo viene ora ricostruito nel libro “Ora ascoltate”, un volume che ripercorre il passaggio cruciale dell’ascolto “immaginario” di un uditorio a quello fissato sonoramente sulla carta e riprodotto “senza mani” dagli strumenti automatici. Il cambiamento epocale, insieme al fonografo, al cinema e alla radio, testimonia un approccio nuovo alla musica e segna l’inizio di un cambiamento irreversibile dell’ascolto musicale, con forme sempre più tecnologiche e innovative, che dura ancora oggi. Prefazione di Raffaele Deluca.
Tradotti agli estremi confini. Musicisti ebrei internati nell'Italia fascista
Raffaele Deluca
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 375
Anche l'Italia di Mussolini, con l'ingresso in guerra, aprì dei campi di concentramento, e quasi tutti gli ebrei stranieri presenti nel Paese vennero arrestati per esservi condotti. Non pochi di loro erano artisti – specialmente musicisti – che nell'Italia avevano visto generalmente l'ideale “patria dell'arte”. Questo volume ripercorre le vicende di alcune tra le più significative figure di musicisti ebrei internati in Italia, uomini perseguitati per anni: prima nelle loro nazioni d'origine, poi anche nel Belpaese. Uomini nei quali la volontà di fare musica “nonostante tutto” non venne fiaccata dall'internamento fascista e neppure dalle non poche difficoltà del dopoguerra e del ritorno alla “vita normale”. Molti di loro riuscirono a scrivere musica, a insegnarla, a reperire strumenti musicali e spartiti. Riuscirono a formare cori e orchestre di internati, per mantenere e ricreare, con la musica, un'identità culturale e umana che era stata violata dalle persecuzioni razziali. Introduzione di Carlo Spartaco Capogreco.
Sentiranno laggiù come si suona l'organo. Il fondo epistolare di Marco Enrico Bossi e la collezione di autografi bossiani del Conservatorio di Milano
Raffaele Deluca
Libro: Copertina rigida
editore: Tomoquarto
anno edizione: 2016
pagine: 206
Il volume raccoglie ottantanove lettere ricevute da Marco Enrico Bossi (1861-1925) durante la sua carriera. Un fondo epistolare che il compositore stesso ha gelosamente custodito in un album, per segnare le tappe e il ricordo del suo itinerario d'arte musicale. Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Gabriele D'Annunzio, Arrigo Boito, Stefano Golinelli, Antonio Fogazzaro, César Franck, Giuseppe Verdi, Joseph Rheinberger, sono solo alcune tra le firme autorevoli della corrispondenza bossiana incluse nel volume "Sentiranno laggiù come si suona l'organo", titolo scelto dalle parole di augurio che Giacomo Puccini scrisse nel 1924 a Marco Enrico Bossi in vista della sua tournée concertistica negli Stati Uniti. Le grandi personalità del mondo musicale, letterario ed artistico tra Ottocento e primo Novecento evidenziano tutti gli ambiti del magistero bossiano, concertista d'organo, Maestro di Cappella, compositore, docente di Conservatorio, e contribuiscono a mettere in luce la complessità artistica di una tra le figure più complete nel panorama musicale moderno.

