Libri di Riccardo Mariani
Commentare la città
Riccardo Mariani
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2008
pagine: 248
Tutti sanno che cosa sia una città, per questo essa è così criticata, amata, odiata. Le si fa carico di innumerevoli colpe e gravi responsabilità sociali. Per lei o contro di lei si fondano schieramenti e fazioni; talvolta evocandola come un diritto delle genti, talvolta dimenticando che anch'essa, per sopravvivere, deve imporre i suoi propri diritti e le sue parti di nobiltà. In ogni caso la città è. Essa esiste da che esiste l'uomo Caino. Interpretarla per agire di conseguenza può anche essere rischioso; il binomio analisi-progetto può trasformarsi in equazione fatale per la vita della città poiché questo è un fare limitato e provvisorio che impone una logica dialettica fuggevole, dannosa quando è applicata a un corpo perenne quale è questa straordinaria forma simbolica dell'umanità. Commentare la città insieme è meno arrogante che analizzarla, ma più ricco e più rispettoso della sua esistenza e del suo divenire. In ventidue capitoli l'autore tenta di commentare ciò che tutti credono di sapere sulla città districandosi in un labirinto di banalità e di reazioni scomposte di fronte alla sua esaltante e inquietante complessità.
Vivere il mare per vivere
Riccardo Mariani
Libro: Libro in brossura
editore: Pieraldo
anno edizione: 2007
pagine: 451
Il libro della città. Dalla città di rifugio alla città felice
Riccardo Mariani
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2004
pagine: 368
In quest'epoca in cui il sistema-città viene aspramente criticato, questo saggio gli rende un tributo che scaturisce dalla considerazione che la città, è comunque rimasta "l'unica barriera contro la barbarie", luogo depositario di saperi e misteri, alcuni solo intuiti, altri svelati. Lo scopo è quello di rivalutarne l'importanza e di far capire come la società umana abbia intrapreso le sue prime esperienze costruttive per tutt'altre ragioni e sentimenti che quelli meramente fisiologici e politicamente funzionali. Come scrisse H.G. Ross, viaggiatore inglese dell'Ottocento, la città è "il primo libro dell'uomo"; un uomo non perfetto, non giusto, non saggio, ma capace di creare l'opera d'arte, il suo personale contributo alla bellezza della natura.
Una città industriale
Tony Garnier
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 237
In ogni testo di storia dell'architettura e dell'urbanistica Tony Garnier è giustamente considerato uno dei più importanti protagonisti della scena culturale del secolo scorso. In particolare, l'idea di «Città Industriale» elaborata a inizio del Novecento e il suo progetto completo di città qui presentato vengono molto spesso interpretati come base originaria del movimento razionalista. In questo, il grande Maestro non fu sempre capito, ma riuscì, in anticipo sui tempi, a delineare le tracce di quello che poi sarebbe stato lo stile internazionale. Risulta dunque tanto più necessario rileggere oggi la «Città Industriale» di Garnier, valutandone con maggiore precisione i nessi con la cultura sociale e riformista ottocentesca, per capire quanto la sua visione organica e simbolica abbia saputo attraversare e superare i limiti progettuali fissati in seguito dal movimento moderno.
Come l'acqua. La cultura delle città
Riccardo Mariani
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 194
Un esploratore temerario intende ripercorrere la via che l'uomo ha percorso per portarlo a vivere nelle città della pianura. Cercando la genesi di questi avvenimenti egli scopre che tutto comincia migliaia di anni fa sulle pendici delle montagne più impervie, nell'arte rupestre; là l'uomo sapiente già mostra il suo latente desiderio di comunità-città, precisato giorno dopo giorno con alterne fortune lungo le tappe dell'esodo che nel tempo lo porta verso le piane ancora inospitali perché invase dalle acque. Durante questo esodo egli lascia dietro di sé tracce più o meno vistose, a testimonianza del suo incontro con drammatiche discontinuità d'ogni tipo, ambientali e spirituali, che lo spingono a un'invenzione straordinaria, l'uso della memoria, perché anche le generazioni successive conoscano il senso di quegli stessi avvenimenti. Ma a chi affidare questi preziosi messaggi? Al traduttore più sicuro e autorevole: la "bellezza", espressa nella dimensione delle "forme simboliche": letteratura, pittura, scultura, architettura, mito, le basi della nostra Civilizzazione da cui nasce l'ordine che ispira l'insieme dei diritti e dei doveri della città contemporanea, la Cultura della città.