Libri di Ruggero Rugolo
All'ombra dell'albero d'oro. Frammenti di una dinastia veneziana. Dai Vendramin ai Marcello Grimani Giustinian
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro
editore: Dell'Albero d'Oro
anno edizione: 2025
pagine: 496
Una bambina di Lorenzo Tiepolo
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro: Libro in brossura
editore: Dell'Albero d'Oro
anno edizione: 2021
Venezia 1688. La Bibbia dei pittori
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 104
Venezia, dove trovare... Ediz. inglese
Ruggero Rugolo
Libro
editore: Scala Group
anno edizione: 2010
pagine: 402
Venezia, dove trovare... Bellini, Carpaccio, Tiziano, Tintoretto, Veronese
Ruggero Rugolo
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2014
pagine: 127
Questo testo ha lo scopo di guidare il lettore in un originale percorso, che è possibile effettuare completamente a piedi, sulle tracce di cinque pittori del Rinascimento veneziano, che più hanno contribuito a tramandare la grandezza e la fama di Venezia. Giovanni Bellini, Carpaccio, Tiziano, Tintoretto e Veronese: cinque itinerari, attraverso chiese e musei, corredati da un esauriente apparato fotografico, che aiutano il lettore a meglio conoscere la storia e il processo formativo e artistico di ciascun pittore.
A brief history of palazzo Grimani dall'Albero d'Oro in Venice. From the Vendramin to the Marcello family 1449-1969
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro: Libro in brossura
editore: Dell'Albero d'Oro
anno edizione: 2021
Appunti su palazzo Grimani dall'Albero d'Oro a Venezia. Dai Vendramin ai Marcello 1449-1969
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro: Libro in brossura
editore: Dell'Albero d'Oro
anno edizione: 2021
Esquisse historique du palazzo Grimani dall'Albero d'Oro à Venise. Des Vendramin aux Marcello 1449-1969
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro: Libro in brossura
editore: Dell'Albero d'Oro
anno edizione: 2021
VeneziAsola. I ritratti asolani dei rettori veneti e un’occasione mancata per Giambattista Tiepolo
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 128
Sopravvissuti al furore iconoclasta che si accanì contro i simboli della Repubblica di Venezia dopo la sua caduta nel 1797 e rimasti a lungo nell’oblio, i ritratti dei dogi e dei provveditori veneti costituiscono una preziosa testimonianza della devozione di Asola verso la Serenissima. I dipinti restituiscono i sembianti dei provveditori Giovanni Marco Michiel (1686), Alberto Gozzi (1687) e Gasparo Luca (1688); a questi si aggiungono le effigi dei dogi Alvise Pisani (1735-1741) e Francesco Loredan (1752-1762). Un caso singolare è costituito dal ritratto del “protettore” della comunità di Asola Marcantonio Dolfin (1755). Un’opera nella quale avrebbe dovuto cimentarsi Giambattista Tiepolo ma che alla fine fu assegnata all’amico Fortunato Pasquetti, uno dei più quotati ritrattisti sulla piazza veneziana dell’epoca. Lo studio diretto delle opere, corroborato da un’approfondita ricerca bibliografica e da un’escavo negli archivi Comunale e Parrocchiale di Asola, di Stato e del Patriarcato di Venezia, ha consentito di confermare la paternità dei ritratti di Michiel e Gozzi al pittore bresciano Francesco Paglia e di assegnare a Fortunato Pasquetti quelli di Loredan e di Dolfin.
Il mito di Elena. Unica fosti
Ruggero Rugolo
Libro
editore: Corte del Fontego
anno edizione: 2013
pagine: 36
Venezia barocca. Splendori e illusioni di un mondo in «decadenza»
Massimo Favilla, Ruggero Rugolo
Libro: Libro rilegato
editore: Sassi
anno edizione: 2009
pagine: 272
Il Seicento rappresenta, nella storia di Venezia, l'estrema occasione di reagire, anche a livello artistico, di fronte all'ineluttabile destino che costringeva oramai la Repubblica in un ruolo di crescente marginalità rispetto alle vicende politiche europee. Si avverte in tale particolare momento l'esigenza di connotare visivamente il tessuto urbano della città con i segni magniloquenti del "trionfo": una volontà che confonde auspici, sogni e illusioni con la concreta realtà politica e sociale. Palese è l'intento di suscitare la meraviglia e lo stupore attraverso una trasposizione scenografica, una sorprendente rappresentazione teatrale che si dispiega all'interno e all'esterno degli edifici, diffondendosi per l'intero corpo di Venezia: un Barocco peculiarmente legato alla città "fondata sull'impossibile", alla sua specifica consistenza acquatica. Col tempo la vocazione e lo slancio trionfali si esauriscono, e verso la fine del secolo, e all'attacco del Settecento, s'insinua e convive un diverso registro, più rilassato, dettato dal bon goût della nascente estetica rococò, che abbandona la simmetrica magnificenza del Barocco per volgere lo sguardo alle piccole cose, all'effimero dei sensi stemperato attraverso la percezione di emozioni intime e impalpabili. Contestualmente, accantonato ogni desiderio di potenza, la Repubblica si chiude in una imperturbabile, magnifica neutralità che sarà in definitiva fatale per le proprie sorti.