Libri di Ruggiero Di Castiglione
Josè De Ribas. Il napoletano che fondò Odessa
Ruggiero Di Castiglione
Libro
editore: Atanòr
anno edizione: 2022
Uroboro. Il serpente dei sapienti
Ruggiero Di Castiglione, Angelo Iacovella
Libro: Libro in brossura
editore: Fefè
anno edizione: 2017
pagine: 216
Quello del “serpente che si morde la coda” (Uroboro) è uno dei motivi più enigmatici che l’immaginario umano abbia mai elaborato. Questo volume, sulla scorta di una messe di fonti riconducibili alle più varie tradizioni, prende in esame le sfaccettature di questo simbolo universale e indaga come si sia appalesato in epoche e contesti diversi, prestandosi a una pluralità di applicazioni: dalla mitologia alla religione, dalla magia all’alchimia, dalla letteratura alla musica, dall’arte all’astrologia, dalla psicologia del profondo alla scienza, dall’architettura alla cinematografia.
Il conte di Cagliostro e il cavaliere D'Aquino. Alle origini della massoneria mediterranea
Ruggiero Di Castiglione
Libro
editore: Atanòr
anno edizione: 2015
La massoneria nelle due Sicilie. E i "fratelli" meridionali del '700
Ruggiero Di Castiglione
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 2288
Raccoglie i sei volumi in cofanetto.
La massoneria nelle due Sicilie e i «fratelli» meridionali del '700. Appendici. Indici generali. Volume 6
Ruggiero Di Castiglione
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 158
Le prime testimonianze latomiche nel Regno delle Due Sicilie risalgono al periodo della dominazione austriaca per iniziativa della "Grand Lodge of England", che reclutò, al riguardo, il noto musicista lucchese Francesco Xaverio Geminiani (1687-1762), considerato generalmente come il primo libero muratore italiano ("iniziato" all'estero). L' 11 maggio 1728 le autorità massoniche di Londra emisero, a suo nome, una deputation (un mandato) per la costituzione, in Napoli, di una loggia dal titolo "Perfetta Unione". Ignoriamo se le "colonne" di tale "officina" furono effettivamente "innalzate" oppure siano rimaste confinate in un progetto mai realizzato. Di certo bisognerà attendere all'incirca 15 anni per trovare traccia di una regolare loggia installata nella capitale duosiciliana. La massoneria meridionale si sviluppò, dopo la prima metà del '700, per l'intero territorio regnicolo, erigendo Templi in tutte le principali città, spesso coinvolgendo nella sua opera di proselitismo anche centri di remota periferia. Si calcola che, tra gli anni '80 e '90 del secolo XVIII, il numero delle logge nel mezzogiorno d'Italia era ben superiore alle 120 unità con migliaia di entusiasti adepti.
La massoneria nelle due Sicilie e i «fratelli» meridionali del '700. Volume Vol. 4
Ruggiero Di Castiglione
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 534
Le prime testimonianze latomiche nel Regno delle Due Sicilie risalgono al periodo della dominazione austriaca per iniziativa della "Grand Lodge of England", che reclutò, al riguardo, il noto musicista lucchese Francesco Xaverio Geminiani (1687-1762), considerato generalmente come il primo libero muratore italiano ("iniziato" all'estero). L' 11 maggio 1728 le autorità massoniche di Londra emisero, a suo nome, una deputation (un mandato) per la costituzione, in Napoli, di una loggia dal titolo "Perfetta Unione". Ignoriamo se le "colonne" di tale "officina" furono effettivamente "innalzate" oppure siano rimaste confinate in un progetto mai realizzato. Di certo bisognerà attendere all'incirca 15 anni per trovare traccia di una regolare loggia installata nella capitale duosiciliana. La massoneria meridionale si sviluppò, dopo la prima metà del '700, per l'intero territorio regnicolo, erigendo Templi in tutte le principali città, spesso coinvolgendo nella sua opera di proselitismo anche centri di remota periferia. Si calcola che, tra gli anni '80 e '90 del secolo XVIII, il numero delle logge nel mezzogiorno d'Italia era ben superiore alle 120 unità con migliaia di entusiasti adepti. Le pagine del presente testo intendono illustrare un fenomeno che, malgrado ripetute condanne pontificie e governative, attecchì in profondità anche nelle estreme province (Terra di Lavoro, Molise, Abruzzi, Puglie, Basilicata e Calabrie). Prefazione di Emilio Gin.
La massoneria nelle due Sicilie e i «fratelli» meridionali del '700. Volume Vol. 5
Ruggiero Di Castiglione
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2011
pagine: 352
Una fallace immagine di una Sicilia selvaggia ed incivile, stereotipo di una letteratura straniera inclina ad ottenere facili ed efficaci effetti divulgativi, ha relegato l'estremo lembo del Mezzogiorno d'Italia a semplice appendice europea dell'Africa. La grande difficoltà di accesso, attraverso le impervie Calabrie, all'isola mediterranea ha precluso, nel corso del Settecento, artisti, uomini di lettere, antiquari e giovani rampolli dell'aristocrazia del vecchio continente dal prolungare, lungo la penisola, il proprio itinerario di erudizione, concludendolo a Roma e, per i più impavidi, a Napoli. A lato di una società senza dubbio arretrata, conforme nel vecchio continente a numerosi altri esempi, spicca, all'interno di una vuota aristocrazia d'impronta feudale, una nuova generazione, intelligente e colta, pronta ad aprirsi all'emergenti idee del "secolo dei lumi". Attraverso gli scambi commerciali, i soggiorni all'estero, la lettura di gazzette e di libri, la corrispondenza epistolare, le relazioni con diplomatici, militari, mercanti e viaggiatori stranieri, anche i siciliani s'aprono, superando le circostanti acque del Mediterraneo, ad una Europa in pieno rinnovamento. Tra i protagonisti del "passaggio" non è estranea l'opera della massoneria speculativa. Un contesto che vede, anche in Sicilia, le locali logge contribuire, attraverso i propri membri, al generale processo di modernizzazione.
La massoneria nelle due Sicilie e i «fratelli» meridionali del '700. Volume Vol. 3
Ruggiero Di Castiglione
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2010
pagine: 592
Malgrado uno splendido sole estivo, Napoli si destò, il 27 luglio 1789, sotto una "cappa di piombo". Le prime sconvolgenti notizie sui moti parigini erano, infatti, pervenute all'attonita corte borbonica che, investita all'improvviso da un lontano evento, era ben consapevole delle inevitabili ripercussioni sul futuro assetto europeo. La possibilità di un imminente coinvolgimento del Regno delle Due Sicilie nel "disegno" rivoluzionario suscitò un vero e proprio senso di panico nel governo. Estirpare alla radice l'innesto delle nuove ideologie eversive, onde evitare il loro attecchimento all'interno della Nazione, divenne il principale obiettivo dell'autorità inquirente. Il nemico da abbattere venne, ben presto, individuato nella massoneria, i cui membri erano, da sempre, aperti alle nuove istanze riformatrici del '700. Il real editto del 3 novembre 1789 contro i liberi muratori fu la naturale conclusione di una campagna denigratoria orchestrata da una magistratura e da una polizia asservite al potere centrale, sobillate, tra l'altro, da un clero assetato di rivincita, dopo anni di politica anticuriale. Malgrado il generale risentimento per un provvedimento ingiusto, le logge regolari, in gran parte fedeli alla corona, furono immediatamente "demolite" dai rispettivi Gran Maestri. Anche le altre logge, le cosiddette spurie, rispettarono le sovrane disposizioni. L'ordinanza di Ferdinando IV innestò, però, due gravi ed irreversibili processi
La massoneria nelle due Sicilie e i «fratelli» meridionali del '700.. Volume Vol. 2
Ruggiero Di Castiglione
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 480
Questo volume intende offrire ai lettori un panorama sufficientemente dettagliato dei personaggi che hanno aderito, nel corso del secolo XVIII, alla Libera Muratoria napoletana, affrontando, in particolare, il periodo cosiddetto "aristocratico-militare" (1749-1775). Tale arco di tempo viene generalmente considerato come l"età aurea" della massoneria meridionale: dalle sue fila emergeranno, infatti, letterati, scienziati, giuristi e diplomatici di livello europeo. Una classe dirigente che seppe affrontare la transizione dal sistema feudale a quello moderno, un passaggio in armonia con la storia dei paesi cosiddetti "civilizzati".
La massoneria nelle due Sicilie. E i «fratelli» meridionali del '700. Volume Vol. 1
Ruggiero Di Castiglione
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2007
pagine: 224
Alla proto-massoneria di tipo "operativo" si sovrappose nella Napoli del Settecento un istituto, introdotto da mercanti francesi di religione calvinista, che adottò il sistema "speculativo" dei Moderns inglesi. Di conseguenza iniziò, dalla metà del secolo in poi, un aspro conflitto tra le varie potenze estere per il predominio sulla "fratellanza" meridionale. Austria, Francia, Germania, Inghilterra e Paesi Bassi si affrontarono, senza esclusione di colpi, al fine di ottenere concreti e positivi risultati sull'economia e sulla politica delle Due Sicilie. Un gruppo di "fratelli" riuscì a sottrarsi ad ogni tentativo egemonico costituendo una Gran Loggia Nazionale, aristocratica, legittimista e spirituale. L'ostilità delle gerarchie ecclesiastiche e le persecuzioni delle autorità poliziesche crearono in numerosi membri delle varie Obbedienze massoniche del Regno di Napoli e Sicilia un sentimento profondamente anticuriale e antigovernativo. Molti "fratelli" da fedeli realisti si trasformarono in convinti seguaci delle idee rivoluzionarie d'oltralpe, con gravissime ripercussioni di carattere personale e socio-culturale. Lo scontro fu inevitabile e terribile. L'ultima immagine di un secolo pieno di aspirazioni e di illusioni sarà quella dei massoni meridionali che si fronteggeranno gli uni contro gli altri in armi.