Libri di Saverio Di Bella
I giorni dell'ira. La rivolta dei casali di Tropea nel 1722
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2024
pagine: 472
Questo numero monografico raccoglie gli atti del Convegno di studi svoltosi a Parghelia nell’agosto 2022 in occasione del trecentesimo anniversario della rivolta dei casali contro la città di Tropea. I contadini dei casali per motivi fiscali (a causa della ingiusta ripartizione di un donativo di 300.000 ducati imposto allora al Regno di Napoli dal governo austriaco di Carlo VI d'Asburgo) posero l'assedio alla città, circondandone le mura con bande armate e chiudendone le vie d'accesso, tagliando le condutture degli acquedotti che portavano l'acqua in città, sequestrando la farina ai mulini e privandoli della forza motrice dell’acqua. Il regio governatore, i nobili e gli altri cittadini assediati chiesero soccorso militare al preside della provincia di Calabria Ultra e al governo vicereale, sperimentandosi nel frattempo, grazie alla mediazione del vescovo di Tropea, lo spagnolo agostiniano Lorenzo Ybañez, che si trovava per le ferie estive nel casale di Drapia, la stipula di un capitolato di pace. Arrivati infine i soccorsi militari su una squadra navale napoletana al comando del generale Valles, intorno al 20 agosto 1722, i contadini si sbandarono e alcuni dei capi...
Un popolo contro la mafia
Saverio Di Bella
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1986
pagine: 132
Le terre bianche di Rombiolo. Il paesaggio rurale, urbano e sociale
Saverio Di Bella, Giovanni Iuffrida
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2000
pagine: 320
Dal sogno alla realtà. Sulle orme di Renoir a Capistrano
Saverio Di Bella, Michele Garrì
Libro
editore: Kimerik
anno edizione: 2011
pagine: 80
Nella Chiesa di Capistrano, in Calabria, si trova un affresco raffigurante il battesimo di Cristo, che alcuni studiosi attribuiscono al pittore francese Pierre-Auguste Renoir. Si sostiene, infatti, che il maestro impressionista lo abbia dipinto durante un suo soggiorno a Capistrano nel 1881. Attraverso questo testo, il professor Saverio Di Bella e il giornalista Michele Garrì cercano di far luce sulla vicenda, raccogliendo dati e testimonianze locali che ne attestino la veridicità.
Il lungo Risorgimento. Rivoluzioni, guerra civile, costituzioni nel Mezzogiorno (1796-1948)
Saverio Di Bella, Placido Currò
Libro
editore: Ass. Zaleuco
anno edizione: 2011
Le ricorrenze particolari dell'Unità richiedono uno sforzo adeguato per ripensare momenti, ideali, valori dell'intero Risorgimento. Il 1861 è infatti una tappa fondamentale per capire gli avvenimenti italiani intercorsi tra il 1796 e il 1860, e per illuminare criticamente, all'interno di un contesto che privilegi sempre la lunga durata storica, i decenni successivi all'unificazione in un quadro d'insieme organico. Il tutto attraverso una prospettiva capace di guardare l'intero arco temporale dal punto di vista dei valori e dei principi nati in seno alle formulazioni rivoluzionarie e alle dichiarazioni dei diritti dell'uomo e del cittadino. La coscienza e la consapevolezza di questi ideali nascono in Italia nel Triennio giacobino (1796-1799), suscitano rivendicazioni, rivolte e rivoluzioni che hanno il proprio culmine nel biennio 1848-1849, travalicano lo Statuto Albertino e la monarchia sabauda, per dare fondamenta granitiche alla Repubblica nata dalla Resistenza negli anni drammatici del 1943-1945: la sovranità popolare è il compimento delle aspirazioni risorgimentali negli articoli della Costituzione (1948).
Trame di seta. Sete di potere. Messina 1612
Saverio Di Bella
Libro
editore: Ass. Zaleuco
anno edizione: 2011
Nel 1612 la città dello Stretto si ribella al viceré duca di Osuna, il quale ha osato, senza tenere conto dei privilegi della città stessa, imporre l'aumento del dazio sulla seta portandolo a 25 grana a libbra. Messina giudica insolente, offensiva e inaccettabile la decisione del viceré. Protesta con l'invio di ambasciatori a Madrid e contemporaneamente mobilità il popolo e le armate cittadine contro il duca di Osuna. Riesce a ottenere l'avallo del monarca sui propri diritti e privilegi. Il viceré è costretto ad abolire l'imposta. Il volume ricostruisce una rivolta cancellata dalla memoria della città per l'oblio che ne ha ricoperto motivazioni, sviluppo e conclusione. Probabilmente cancellata dalla rivoluzione popolare del 1672 e dalla rivolta del Senato cittadino del 1674-78. Un filo sottile lega però i fatti del 1612 a quelli degli anni Settanta del Seicento: la individuazione giuridicamente certa dei fatti e delle circostanze che rendono una città rubella. Assolta del reato di ribellione nel 1612, Messina viene condannata spietatamente perché ribelle e giudicata tale per la rivolta del 1674-78.
Lepanto 1571. Oro e sangue nelle battaglie in età moderna
Placido Currò, Saverio Di Bella, Lina Marzotti, Daniela Pistorino
Libro
editore: Ass. Zaleuco
anno edizione: 2011
L'immagine braudeliana del Mediterraneo fa da sfondo ad uno degli eventi più significativi del XVI secolo. In questo mare dalle mille visioni, Lepanto incarna lo spirito delle battaglie in età moderna. Lo incarna come capacità di esprimere la tradizione bellica delle civilizzazioni mediterranee, in uno scontro che si riempie di passioni, di seta di vendetta, di ferocia. All'ombra di stendardi sacri, di marinai, schiavi, corsari, pugnali e archibugi si ripercorrono i nodi centrali dell'ultima crociata: il fattore religioso, il controllo delle risorse, le scelte di libertà, il sentire identitario, lo spirito della battaglia. Perché le battaglie hanno un'anima, cupa e splendida, tenebrosa e limpida, fascinosa e infernale. Un groviglio di sentimenti, ragioni, interessi contraddittori che illude, affascina, sconcerta per gli abissi che apre sulla vita e la morte quando la causa per cui si combatte è ritenuta degna, giusta e doverosa.
Il brigante romantico. Ribelli e banditi del mondo nell’immaginario italiano del XIX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Grano
anno edizione: 2021
pagine: 333
Quella della dissidenza, della ribellione al potere, è una storia senza tempo e senza spazio: ripetitiva, logorante, utopica. Si racconta in ogni dove, in qualsiasi epoca. Seguirne le impronte, significa viaggiare per cinque continenti, osservare civilizzazioni, luoghi e ambientazioni molteplici, avventurarsi tra eroi e malviventi di ogni sorta, gente senza scrupolo, signori dalla mano violenta, dal potere arbitrario, liberatori, avventurieri, capipopolo. La stagione del romanticismo, di più, consente di immergersi intimamente nelle più appassionate storie di banditi, masnadieri, corsari, direttamente dalle pagine di narratori di grande suggestione, attraverso la letteratura, le riviste di geografia e viaggi, i giornali illustrati, le cronache, le tradizioni popolari. Ai confini dello stato e ai margini della società, del resto, oltre i semplici rigurgiti criminali, il brigante rappresenta la minaccia per eccellenza: la speranza di un sovvertimento delle condizioni generali di vita, l'incombente timore dello smantellamento delle gerarchie codificate, il senso della rivolta, dei sogni istintivi di uguaglianza e fraternità, di libertà dai padroni e dalla fatica insostenibile.
La spada e il forcone
Saverio Di Bella, Carlo Simonelli
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2022
pagine: 176
Il declino dei ceti proprietari tropeani è durato secoli, ma è stato inarrestabile. Il tramonto di questo gruppo dominante si è consumato invece, sorprendentemente, in pochi decenni. Si è realizzata e rivelata la fine di un ciclo storico che aveva espresso capacità egemoniche, imprenditoriali, voglia di libertà, orgoglio di casta, interesse per la cultura. Perché il tramonto avviene con la perdita totale di ogni riguardo morale e di ogni capacità di conservare e creare bellezza. Tutto sembra destinato a perire, diventano nemici o pesi inutili le bellezze naturali e l'orgoglio del nome. Perché la fine è caratterizzata dalla cementificazione selvaggia degli spazi e dall'abbraccio con la 'ndrangheta. Questo è lo specchio amaro della storia dei ceti proprietari di Tropea dall'inizio del Settecento fino agli inizi del duemila. Trecento anni di storia non a caso iniziati con la rivolta dei casali di Tropea contro la città e chiusi con la devastazione ambientale dell'una e degli altri. Uno scempio figlio del connubio osceno dei ceti proprietari degeneri e degli ndranghetisti. Vicende raccontate dagli autori - con la passione civile che viene loro riconosciuta da tutti - col metodo della pubblic history. Un metodo che aiuta a cogliere e sottolineare i legami tra presente e passato. Una scrittura e un racconto di parte? Si può restare indifferenti di fronte a ciò che si vede a Tropea e dintorni?