Libri di Sergio Bertelli
Officiolo. Commentario all'edizione in fac-simile
Francesco da Barberino
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno
anno edizione: 2017
pagine: 228
Il manoscritto noto come l'“Officiolo” di Francesco da Barberino, di cui a lungo è stata rimpianta la temuta perdita, fino al fortunoso ritrovamento nella primavera-estate del 2003, non solo ha riportato di attualità un tema di eccezionale interesse – la figura e l'opera di uno straordinario intellettuale toscano vissuto tra il secondo Duecento e il primo Trecento, Francesco da Barberino, recuperate in collegamento con il suo lavoro più celebrato e più suggestivo –, ma ha schiuso orizzonti nuovi nel campo dell'alta cultura dell'Italia mediana, tosco-emiliano-veneta, tra la fine del XIII e gli albori del XIV secolo, focalizzata sui nomi illustri di Giotto per l'arte figurativa, di Dante sul piano linguistico e letterario (con tutto ciò che si muove intorno a loro). L'“Officiolo” di Francesco si distingue come il più antico "libro d'ore" italiano conosciuto a quella altezza cronologica (1304-1309): il primo libro di preghiere, costruito «nell'uso di Roma», cui viene aggiunto in fine un originale trattato allegorico sulla Speranza (ai ff. 165r-172v), che dà una connotazione del tutto inusuale a tale tipo di compilazioni. Si aggiunga che, nella prospettiva dell'alta cultura linguistica e letteraria italiana in formazione, mentre si va plasmando la nuova lingua volgare e Dante, operando la sua ardita, geniale opzione per il toscano contro il latino, fonda la letteratura italiana con quella che resterà la più complessa e fascinosa opera letteraria di tutti i tempi, la Commedia (poi la Divina Commedia); Francesco – già noto come il primo che ne abbia lasciato menzione (ante 1314), forse il primo che ne abbia avuto conoscenza diretta, almeno dell'“Inferno”, quando ancora il poema era in corso di scrittura – si scopre ora autore di quell’“Officiolo” che si segnala come il probabile primo documento della suggestione esercitata dagli scenari infernali di Dante sull'immaginario dei suoi lettori contemporanei e postumi. Al tempo stesso, mentre nelle aree più avanzate dell'Italia mediana e settentrionale (ma non solo di queste) si sviluppa una vivace dialettica tra l'arte figurativa e la scrittura, mentre Giotto va elaborando nuove forme espressive che porteranno a un rivoluzionario rinnovamento della pittura italiana sullo scorcio del Medioevo, l'“Officiolo” di Francesco da Barberino offre la prima attestazione del fascino esercitato da Giotto, soprattutto l'affrescatore della Cappella degli Scrovegni, sull'arte pittorica contemporanea impiegata a illustrazione del discorso verbale. La riproduzione in facsimile dell'“Officialo”, fedele all'originale, offre una preziosa documentazione, aperta alla fruizione del grande pubblico, della più spettacolare invenzione iconografica nell'arte della miniatura italiana fra Due e Trecento: il capolavoro, imprevedibile nella sua magnificenza, di uno straordinario intellettuale dell'autunno del medioevo. Questo “Commentario”, affidato alle cure di studiosi tra i più esperti nei diversi settori di indagine, tenta di operare una prima focalizzazione storica del manoscritto, ormai definito come l'“Officiolo” di Francesco da Barberino, e dei suoi possibili o probabili rapporti con la più alta cultura letteraria e figurativa contemporanea.
Arte e politica tra Napoli e Firenze. Un cassone per il trionfo di Alfonso d'Aragona
Antonio Pinelli, Giancarlo Alisio, Sergio Bertelli
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 2006
pagine: 104
Trittico. Lucca, Ragusa, Boston
Sergio Bertelli
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2004
pagine: 436
Tre città distanti, ma tre sistemi politici ed economici con molti elementi in comune. Questo studio offre un punto di vista comparativo sulle tre città mercantili di Lucca, Ragusa - l'odierna Dubrovnik - e Boston, descritte nel momento del loro maggiore sviluppo, il XVII secolo. Il volume indaga la vocazione mercantile di tre centri dalle scarse risorse naturali, proiettate verso il mare da un retroterra ostile e minaccioso. L'autore analizza un tessuto sociale complesso, caratterizzato da difficili rapporti tra le classi e e le etnie. Un saggio che illustra il passaggio dall'assolutismo monarchico a una nuova realtà a più alta mobilità sociale, con nuove classi che si affermano e una generale riformulazione dei rapporti umani ed economici.