Libri di Elisa Acanfora
La Relazione Gaudioso sulla Basilicata per Carlo di Borbone
Elisa Acanfora
Libro
editore: Osanna Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 480
Edizione critica con trascrizione integrale del ms XIV.D.39 della Biblioteca Nazionale di Napoli Può essere una fonte attendibile, e in che misura, una relazione fondata su dichiarazioni rilasciate a scopo fiscale? Questo è da intendersi come il nodo centrale - ma mai veramente sciolto in sede critica - che interessa la celebre Descrizzione della Provincia di Basilicata, nota come 'Relazione Gaudioso', che qui si pubblica, trascrivendo per la prima volta integralmente il manoscritto XIV.D.39 che la contiene, conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Si tratta della relazione compilata nel 1736 dal marchese di Camporeale Rodrigo Maria Gaudioso, Avvocato Fiscale della Regia Udienza della Provincia di Basilicata, per ordine di Carlo di Borbone, re delle Due Sicilie dal 1735 al 1759, e per il tramite del primo ministro, il toscano Bernardo Tanucci. Di questa relazione - una vera e propria inchiesta sulla situazione civile, amministrativa ed economica in cui versava allora la provincia - si offre finalmente l'edizione critica completa dei materiali documentari a essa correlati. Fonte d'eccellenza per la Provincia di Basilicata nel Settecento e altresì documento primario degli orientamenti del governo del Regno di Napoli in età illuminista, essa merita dunque una rilettura di prima mano. E anche più rilevante, appunto, è l'edizione, da tempo attesa ma concretizzatasi solo in questa occasione, dell'intero codice napoletano, che si apre con la Relazione del Gaudioso, mentre contiene ai fogli seguenti le relazioni più ampie e dettagliate, o meglio le autodichiarazioni, che tutte le locali comunità urbane (Università) - oggi si direbbe Comuni - furono chiamate a redigere, per mano dei loro Cancellieri, su richiesta dello stesso Rodrigo Maria Gaudioso. L'intero manoscritto della Biblioteca Nazionale di Napoli costituisce un documento primario per la Provincia di Basilicata nel Settecento, restituendo una particolareggiata rappresentazione a tutto tondo dal punto di vista geografico, storico e anche storico-artistico delle 117 Università che al tempo la componevano.
Ingannare l’occhio «a maraviglia». Quadraturismo e grande decorazione
Libro
editore: Edizioni D'Andrea
anno edizione: 2024
pagine: 544
Forenza Barocca. Aggiornamenti e novità
Elisa Acanfora
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2021
pagine: 136
Nel 2012 usciva "Forenza barocca", catalogo curato da Elisa Acanfora (con la collaborazione di un gruppo di suoi allievi), che era volto ad accompagnare la valorizzazione, con una mostra in loco, dei beni artistici forenzesi del Sei e del Settecento. Si trattava invero di riscoperte assolute, essendo opere per lo più passate inosservate e ancora senza paternità, le quali, una volta sottoposte a setaccio critico, hanno rivelato, ben oltre ogni più rosea aspettativa, una rilevanza non comune nel contesto del barocco dell’Italia meridionale e delle sue rotte mediterranee. Questa nuova edizione, a otto anni di distanza dalla prima, pone nuovi e importanti aggiornamenti al lavoro svolto.
Sigismondo Coccapani. Ricomposizione del catalogo
Elisa Acanfora
Libro: Copertina rigida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 248
Pittore, architetto e ingegnere, e come tale uno dei protagonisti del Seicento fiorentino. Sigismondo Coccapani (Firenze, 1583-1643) fu allievo di Bernardo Buontalenti e di Lodovico Cigoli e amico di Galileo Galilei. Personalità poliedrica, artista colto e ricercato, seppe congiungere alla pratica di bottega una vivida attività come collezionista e trattatista. Fu "maestro del disegno" nell'Accademia fiorentina riunita intorno a Piero Strozzi e sodale di Galileo nelle esperienze e nelle osservazioni condotte sul mondo naturale. Confuso a lungo con Alessandro Rosi, il Coccapani viene ora finalmente rivalutato grazie al recupero di nuovi dipinti e disegni che portano, in questa prima monografia a lui dedicata, alla messa a punto del catalogo delle opere pittoriche e grafiche.
Camillo D'Errico. Le passioni di un collezionista
Elisa Acanfora
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2015
pagine: 112
Storia della collezione di Camillo d'Errico, "finissimo conoscitore delle arti belle, ha costruito dei sontuosi saloni per farne una delle più importanti pinacoteche del Regno", che raccoglie un gruppo consistente e rappresentativo di dipinti, incisioni e volumi dal '500 al '700; con quadri di Guarino, Baldassarre de Caro, Francesco de Mura e Sebastiano Conca. Il 2 novembre 1897, due giorni dopo la sua morte, Camillo d'Errico lasciava alla comunità di Palazzo San Gervasio a Potenza la più grande raccolta d'arte privata del Meridione.