Libri di Silvana Palazzo
Francesco Leonetti. Il ritorno in Calabria
Silvana Palazzo
Libro
editore: The Writer
anno edizione: 2024
pagine: 106
Il tempo molle
Silvana Palazzo
Libro: Copertina rigida
editore: The Writer
anno edizione: 2022
pagine: 104
Appesa a un filo
Silvana Palazzo
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2020
pagine: 104
"Il mondo poetico di Silvana Palazzo in quest'ultimo felice volume corrisponde al mondo interno della retroflessione del pensiero che pensa il mondo. Gioia, amore, dolore, angoscia, illusione, disillusione, ignoto, omicidio, disperazione sono gli esistenziali che popolano la poesia della poetessa calabrese, una condizione altamente instabile: essere appesi a un filo, esposti alla oscillazione dei venti e delle intemperie, una condizione umana votata alla incertezza e al pericolo. Scrittura narrativizzata caratterizzata da sorprendenti interruzioni – impressioni quotidiane colte con agili tecniche della ripresa continua e interrotta –, che potrebbero essere interpretati anche come volontarie citazioni del linguaggio filmico. L'occhio sensibile ai dettagli, alle casualità, a ciò che abitualmente si trascura nella quotidianità, il desiderio di toccare la realtà mentre si fa e si disfa dinanzi a noi, il culto per ciò che è stato dimenticato, smarrito, rimosso. Una visione dialettica della immobilità. Questo è propriamente la scrittura top pop di Silvana Palazzo". (Giorgio Linguaglossa)
Filastroccheeee
Silvana Palazzo
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 80
"Silvana Palazzo ha qui a che fare con la post-pop-poesia, con quella «cosa» che è diventata la poiesis dopo la fine del Moderno e il tramonto dell’età della lirica. È accaduto che nelle attuali condizioni delle pop-democrazie di ispirazione liberal è venuta a cadere la formapoesia del genere lirico, e la poiesis si è trovata alle prese con la massa informe delle scritture poetiche dell’età del liberalismo, caratterizzata da una mancanza di «forme» e da una carenza di «interrogazione». Silvana Palazzo non ha prodotto una poesia «nuova», non ha restaurato la forma-poesia pur nell’aspetto esteriore del verso regolare e dei distici ben confezionati, non ha scritto poesia dell’io, non ha fatto poesia confessionale, ha confezionato delle «filastrocche», apparentemente ingenue e giullaresche, in realtà molto serie e impegnative; ha preso atto della realtà e ha fatto i conti con quel problema che è diventato sempre più ingombrante." (Giorgio Linguaglossa)
Il poeta descrive la vita
Silvana Palazzo
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 144
È vero, «il poeta descrive la vita». Silvana Palazzo, pur prediligendo il frammento, non lo riduce a esercizio di stile disinteressato e impropriamente assolutizzato, chiuso a fortezza costruita con gli stuzzicadenti, a solipsismo elitario. La poetessa calabrese si limita a porre degli interrogativi lasciando ad altri la libertà di fornire le risposte, nella convinzione che l’essenza della poesia è interrogazione. Non c’è più un metronomo perché non c’è più una unità metrica. Di qui la importanza degli elementi non fonetici della lingua (i punti, le virgole, i punti esclamativi e interrogativi, gli spazi, le interlinee, etc.) che influiscono in maniera determinante a modellizzare la «parola» all’interno del nuovo «metro» ametrico. Di qui l’importanza di una sintassi e di una metricità frante. Ecco spiegato il valore fondamentale che svolge il punto in questo nuovo tipo di poesia, spesso in sostituzione della virgola o dei due punti. (Giorgio Linguaglossa)
La mia faccia senza trucco
Silvana Palazzo
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 120
"La poesia di Silvana Palazzo ha la solidità e la leggerezza di un ponte di corda. Le sue parole sanno di essere effimere, transeunti, fragili, entropiche. Le parole che vivono nel nostro mondo non possono che essere volatili. Il sostrato ontologico dell’Occidente del dopo il moderno è qualcosa di dislocato, di volatile, i suoi componenti appartengono alla categoria dei conglomerati, materiali leggeri che si offrono alla entropizzazione. Il dopo il moderno è ragguagliabile a un gigantesco conglomerato di elementi aerei, fluttuanti, effimeri dal quale sembra sia scomparsa la forza di gravità. Le parole sembrano allentarsi e allontanarsi dal rigore sintattico, appaiono volatili, frante. Ma qui interviene il rigore di Silvana Palazzo che le tiene incatenate alla orditura sintattica del testo; ci trovi in trasparenza frasari che riecheggiano frasi un tempo già pronunciate, già scritte, le parole del Dopo il Moderno sono conglomerati friabili e polimorfici che viaggiano sulla superficie dei linguaggi tele mediatici." (dalla prefazione di Giorgio Linguaglossa)
La giusta strada del ritorno
Silvana Palazzo
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2016
pagine: 112
"In questo essenziale libro di nuove liriche, Silvana Palazzo ci racconta la sua personale esperienza di questa morte del linguaggio, del fallimento della parola dinanzi alla disumanizzazione del mondo e dell'arte, dell'oltraggio che colpisce anche le parole che vorrebbero significare, delle parole amputate e doloranti che sconfinano nel silenzio, ma non il silenzio mistico, ascetico, ma un silenzio frutto avvelenato di una irrimediabile perdita di cui il poeta è costretto a far dono. Le parole, questi guardiani del senso, non sono immortali, non sono invulnerabili. Colpite nei punti vitali, soffrono e muoiono e diventano inservibili; e quando una civiltà ha fatto il pieno di parole morte, ecco che la fine si avvicina." (dalla Prefazione di Giorgio Linguaglossa)
Poesie di un'estate
Silvana Palazzo
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2015
pagine: 128
In questa breve raccolta poetica i versi fanno capo a quattro sezioni che si riferiscono ai mesi dell'estate. Di un'estate non sempre tranquilla. Sole e pioggia si alternano e influiscono sui pensieri che l'autrice comunica come sfogo dei propri sentimenti. Ed ecco, fra rime e versi liberi, come lampi della mente, sono presenti nelle poesie la costanza di una sottile ironia e, ingredienti di base, tristezza e allegria ma anche l'indagine non sempre comoda di fatti pubblici e privati, i ricordi come complicate presenze e infine una piccola bimba che fa sperare.