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Libri di Silvio Ramat

Ragguagli sulla grande poesia. Bertolucci. Caproni. Sereni. Luzi. Bigongiari. Parronchi. Fortini

Ragguagli sulla grande poesia. Bertolucci. Caproni. Sereni. Luzi. Bigongiari. Parronchi. Fortini

Silvio Ramat

Libro: Libro in brossura

editore: Helicon

anno edizione: 2025

pagine: 284

«Ragguagli» chiama Silvio Ramat questi suoi interventi critici su alcuni poeti novecenteschi, protagonisti delle pagine qui raccolte a testimonianza di una copiosa attività recensoria svolta nell’arco di parecchi decennî. Vi si registrano sette storie poetiche esemplari, ciascuna a suo modo coerente e mutevole, tra una piena fedeltà alle proprie radici e sorprendenti innovazioni, siano esse un portato dei tempi o rispondano a più segreti impulsi. Accanto alla “triade” fiorentina - Luzi, Bigongiari, Parronchi -, sempre più divaricata nelle singole individualità, il quadro include altri autori di quella medesima generazione - Caproni e Sereni -, parimenti indispensabili a definire la fisionomia di un secolo; così come lo sono Bertolucci e Fortini, fra loro dissimili nelle forme e negli argomenti ma pur sempre lavorando, tutti, sull’implicito postulato di una “grandezza” della poesia.
20,00

La buona fede. Memoria e letteratura

La buona fede. Memoria e letteratura

Silvio Ramat

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2011

pagine: 204

Soltanto da Silvio Ramat, uno dei poeti più limpidi e ispirati dell'ultimo mezzo secolo, tra i pochi cui dovremmo guardare come si guarda a un maestro di moralità e di stile, e al quale, per giunta, dobbiamo alcune delle pagine critiche fondamentali sulla poesia italiana del Novecento, poteva venire un libro come La buona fede. Memoria e letteratura, un libro in cui si fondono la prospettiva critica, l'autobiografia intellettuale, l'autoritratto, le memorie familiari, le passioni segrete, il ricordo affettuoso dei maggiori poeti del secolo scorso. Con la discrezione e il pudore che gli riconosciamo, Ramat intesse un libro che non ha precedenti, non solo per la vastità dei temi che vanno a costituire un vero e proprio affresco, umano e culturale, del nostro tempo, ma anche per la sorprendente naturalezza con cui l'autore sa passare dalla prosa al verso, dalla severità del giudizio critico alla commozione, dalla pietas privata a quella pubblica. E tutto con la misura, il nitore, la precisione che da sempre contraddistinguono le sue pagine, poetiche e saggistiche, e che Ramat sa anche applicare alla propria opera, con suggerimenti e definizioni che resteranno da oggi non eludibili per chi voglia affrontare la lettura - e lo studio - della sua opera poetica.
16,00

Il lungo amore del secolo breve. Saggi sulla poesia novecentesca
32,00

Uno di quei rami

Uno di quei rami

Silvio Ramat

Libro: Libro in brossura

editore: Panda Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 48

7,00

40 poesie

40 poesie

Silvio Ramat

Libro

editore: Helicon

anno edizione: 2001

pagine: 48

8,26

Romanzieri tra realismo e decadenza

Romanzieri tra realismo e decadenza

Silvio Ramat

Libro: Copertina rigida

editore: Ist. Poligrafico dello Stato

anno edizione: 1997

pagine: 1178

98,13

L'arte del primo sonno

L'arte del primo sonno

Silvio Ramat

Libro: Copertina rigida

editore: San Marco dei Giustiniani

anno edizione: 1984

pagine: 72

15,00

Lungo le bianche strade provinciali. Valeri, Barolini, Pascutto, Rebellato, Zanzotto, Bandini
14,00

Citando e ricitando. Dante, Petrarca, Foscolo, Leopardi: la loro voce nei nostri contemporanei
20,00

La dirimpettaia e altri affanni

La dirimpettaia e altri affanni

Silvio Ramat

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: 140

Come in un vastissimo scenario, questo nuovo libro di Silvio Ramat riesce a rendere presenti innumerevoli volti, figure del ricordo e degli affetti, personaggi che nella mente del poeta hanno attraversato il tempo e tornano a parlargli, dai diversi luoghi della loro esperienza, quasi coralmente, riemersi dal corso dei decenni. Ecco, nitide, ma a volte offuscate da un velo di malinconia e rimpianto, le immagini del padre e della sua prematura morte, il ricordo dell'anziana madre a cui Ramat aveva dedicato un poema, la sua Firenze, la stessa di un grande maestro come Mario Luzi, che qui compare in un emozionante flashback. E insieme a queste, si muovono, succedendosi in un libro ricco anche di riferimenti letterari, poetici soprattutto, altri personaggi, come l'anziano erborista, così vicino, per sua natura, al poeta, e la nuova dirimpettaia, protagonista di un bellissimo racconto in versi di sapore hitchcockiano, in cui il narratore osserva la quotidianità di una giovane donna come l'indimenticabile James Stewart della Finestra sul cortile. Ma se spesso apertamente prosastico è lo stile di Silvio Ramat in questa raccolta, non di meno sono presenti felici impennate liriche, momenti di asciutta sintesi, passaggi di intensa riflessione in cui si manifesta il forte senso di provvisorietà di un'esistenza già pervenuta a una fase avanzata, e proprio per questo tanto ricca di tracce sensibili, di vissuto depositato via via nella memoria.
18,00

Il viola

Il viola

Silvio Ramat

Libro: Libro in brossura

editore: Crocetti

anno edizione: 2025

pagine: 128

L’“odore della poesia” Silvio Ramat lo sente nel Polittico di Milano, una tra le più commosse e comunicative sezioni della sua nuova raccolta. Ed è una percezione che va estesa all’intero libro, nel quale si susseguono e si intrecciano motivi perenni e fatali, il vincolo del “qui e ora” insieme all’assillo del “dopo”, all’angoscia dell’“oltre”. Com’è giusto, la poesia crede nella virtù dei suoi grandi portavoce, e talvolta Ramat ne chiama sulla pagina qualcuno, convocandolo di persona (Carducci, Sbarbaro, Loi…) o coinvolgendolo per il tramite di una citazione esemplare (Dante, Sereni, Luzi…). Nello scenario di un’età ormai al tramonto si profilano, ariosi correttivi, le immagini e i sogni del ricominciamento, in un diffuso ricrescere di alberi ed erbe, di nidi e voli che nessuna insidia o potatura può soffocare. Poeta di lungo corso, non da oggi l’autore di questo libro “preferisce Antelami a Canova”, optando per le figure meno artefatte, le più fedeli a una verità primaria, naturale. Non è detto non entri anch’io nel novero di chi volta le spalle al calendario al tempo misurato in mesi e anni. Basta aver fede, e nascono tramonti interminabili: è tale il rossore che la notte si trattiene in disparte e poi, stanca di attendere, non cala. Perciò non ha interrotto la cicala alunna della luce il suo concerto senza sponde, tormento a cielo aperto e forse goccia d’immortalità.
15,00

100 Poeti, un secolo. L'Ottocento italiano

100 Poeti, un secolo. L'Ottocento italiano

Silvio Ramat

Libro: Copertina morbida

editore: Helicon

anno edizione: 2020

pagine: 524

Forse non tutti condivideranno il culto di Umberto Saba per il diciannovesimo secolo (il «divino» per lui, «mille ottocento») ma, anche restringendo il campo all'Italia e alla poesia, esso risulta molto più variegato e mobile di quel che non si creda. Nascoste o quasi dalla indubitabile grandezza di pochi (ne conosciamo fin dalla scuola i nomi: Foscolo, Leopardi, Manzoni; e poi Carducci; e ancora, sull'epilogo, D'Annunzio e Pascoli), emergono figure autentiche di poeti e poetesse, meritevoli non di una distratta menzione bensì di sopravvivere nella nostra memoria. La qualifica di "minori" non li umilia, rispetto ai "maggiori"; e questo libro (diverso da ogni altro sull'argomento) li fissa in una galleria di ritratti. Sono cento ritratti dal vero, accompagnati, ciascuno, dalla scelta di qualche testo esemplare.
18,00

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