Libri di Simon Pietro De Domenico
A proposito di Jackie
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2023
pagine: 254
Il romanzo, scritto a più mani nella sezione femminile della casa circondariale di San Vittore, nasce dalla voglia di dispiegare le ali della fantasia e di mostrare un aspetto inusuale della condizione delle donne in carcere. Attraversando le pagine di questo giallo-rosa il lettore potrà gustare una parodia del mondo del crimine e incontrare personaggi che concorrono, ciascuno con il proprio stile, a comporre una variopinta tavolozza di umanità. A partire da Jackie, una bella ereditiera appartenente al jet set della grande mela, che la lotteria della fortuna ha premiato con un surplus di denaro, avvenenza e sex appeal. Fino a quando qualcosa di inspiegabile turba la sua dorata esistenza. Ed è proprio una combutta di curiose coincidenze che porterà la frivola femme fatale a diventare una smaliziata detective e a sfoderare le sue armi migliori: intuito e autoironia. Speriamo che, tra le righe, il lettore possa sentire l’eco delle voci e delle risate, colonna sonora delle numerose sedute letterarie, e trovare verità e leggerezza, risorse essenziali per ogni essere umano.
Il carcere: una città invisibile. Lo sguardo degli operatori volontari
Simon Pietro De Domenico, Azalen Maria Tomaselli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 142
Un libro come bussola per indicare possibili rotte agli operatori volontari e a quanti lavorano a progetti educativi in carcere, proponendo strategie da adottare nell’ideazione e nella pratica pedagogica. Testimonianze di pratiche di mediazione, scrittura terapeutica, racconti collettivi di storie di vita, scritti di persone detenute e altre narrazioni vengono raccontate attraverso lo sguardo del volontario, cioè di chi cerca di fare da ponte tra mondi incommensurabili. Il testo intende mettere a fuoco la metodologia e il senso profondo delle varie esperienze maturate in carcere nell’arco di dieci anni, dando la parola ai protagonisti, donne e uomini, di vite difficili, con lo scopo di fare scoprire alla società civile un mondo di emozioni dove luce e ombra si toccano e dove il dolore nutre la volontà di riscatto. In particolare, il libro intende contribuire all’idea che il carcere non sia una città invisibile, richiamandosi al romanzo di Calvino Le città invisibili, ma possa diventare un luogo dove trovare il modo e lo spazio per rinnovarsi, cambiare, progettare il futuro, all’insegna di un umanesimo e di una giustizia come motori di uguaglianza sociale.