Libri di Simona Beccone
Percy Bysshe Shelley in contesto. Tra filosofia, storia e letteratura
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 160
Questo volume raccoglie nove tra i contributi che sono stati presentati al Convegno tenutosi a San Giuliano Terme (Pisa) il 5 giugno 2022, intitolato «Percy Bysshe Shelley a duecento anni dalla morte», organizzato da Riccardo Roni e Angelo Chiantelli, e promosso dal Rotary Club Pisa Pacinotti, in collaborazione con la sezione lucchese della Società Filosofica Italiana. Ciascuno dei saggi qui presentati offre una prospettiva diversa di Shelley: le sue opere, l'ideologia e la filosofia, nonché il contesto storico, politico e culturale in cui ha operato. Ne risulta un quadro sfaccettato e finemente diversificato, capace di riflettere e rifrangere, come in uno specchio a più facce, la «white radiance» di un grande spirito, destinato a vivere in eterno. Con saggi di: Simona Beccone, Anna Vittoria Bertuccelli Migliorini, Stefano Bucciarelli, Sergio Di Maio, Franco Pocci, Giovanni Ranieri Fascetti, Riccardo Roni, Carla Sanguineti, Gianluca Valle.
Le figure femminili nella scrittura di Keats. Un'indagine junghiana
Simona Beccone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 253
L'analisi di alcune tra le più importanti figure femminili che costellano l'intero arco della produzione di Keats, dalle opere giovanili a quelle del periodo maturo, costituisce il punto di partenza di una riflessione su due questioni nodali, riguardanti l'immaginario e l'estetica di questo autore, e tra loro intimamente correlate. Da una parte, queste figure risentono del complesso rapporto che il giovane poeta instaura sempre, un'opera dopo l'altra, con l'universo femminile. Dall'altra parte, le donne keatsiane rivelano anche come l'autore si confronti continuamente, e proprio in corrispondenza di questi particolari personaggi, con un Io creativo potente ma in perenne trasformazione, che individua se stesso tramite l'attività scrittoria e il confronto con l'alterità femminile, intrecciando quindi un ininterrotto dialogo metaletterario, altamente problematico, con l'archetipo dell'Anima.
A Clockwork Orange. L'arte come ultra-violenza
Simona Beccone
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 208
A Clockwork Orange non è soltanto un film sulla violenza ma anche una pellicola della violenza: il continuo e sistematico susseguirsi di drastiche variazioni del movimento e dei patterns ritmici, proprio in corrispondenza degli episodi di scatenamento dell'aggressività dei "Droogs", fanno sì che siano le categorie di base cinematografiche a palesarsi in tutta la loro evidenza iconica, per produrre nello spettatore un vero e proprio "shock visivo". Questa forte estetizzazione della violenza è il risultato di un preciso modo kubrickiano di intendere l'arte cinematografica come trasgressione, delirio, artaudiano théâtre de la cruauté, e si cristallizza in una modalità rappresentativa scopertamente antirealistica e più vicina alle avanguardie novecentesche del cinema puro, assoluto, che al cinema narrativo classico. La sinossi del film, che completa il volume, fornisce una capillare segmentazione della pellicola nelle componenti fondamentali della colonna visiva e della colonna sonora, e rappresenta pertanto un pratico e utile punto di riferimento per chiunque, specialista o meno, intenda accostarsi all'analisi di A Clockwork Orange.