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Libri di Sonu Shamdasani

Il lamento dei morti. La psicologia dopo «Il libro rosso» di Jung

Il lamento dei morti. La psicologia dopo «Il libro rosso» di Jung

James Hillman, Sonu Shamdasani

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2022

pagine: 208

Esiste la psicologia prima, ed esiste la psicologia dopo il Libro rosso di Jung. È la convinzione comune di James Hillman, lo junghiano «eretico» più noto al mondo, e Sonu Shamdasani, curatore del Libro rosso. Attraverso il dialogo di Hillman e Shamdasani si precisa così l'entità della rivoluzione messa in atto da Jung col suo «libro segreto». La gerarchia dei vivi e dei morti ne esce capovolta, e le figure ancestrali della storia umana, i morti, si innalzano nel lamento di restare inascoltati. Soltanto se presteremo loro orecchio e li riaccoglieremo tra noi, sapremo curare la nostra sofferenza di vivi. È questo il vero lascito di Jung: un moderno «libro dei morti» che non contiene istruzioni per l'aldilà, bensì un viatico terreno per restituire a ciascuno l'«anima» vivente.
16,00

Dossier Freud. L'invenzione della leggenda psicoanalitica

Dossier Freud. L'invenzione della leggenda psicoanalitica

Mikkel Borch-Jacobsen, Sonu Shamdasani

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2015

pagine: 309

I trionfi, si sa, non sono accidentali. E che la psicoanalisi freudiana abbia trionfato nel Novecento è fuori di dubbio. È riuscita a spodestare paradigmi epistemici rivali, ha rivoluzionato metodi di cura, ha eretto potenti istituzioni a baluardo del proprio sapere, ha pervaso capillarmente la cultura di un'epoca. Ma fu vera gloria? Se lo chiedono Mikkel Borch-Jacobsen e Sonu Shamdasani in un saggio fremente come una requisitoria e dettagliato come un faldone giudiziario. Porsi la domanda è il primo passo per istruire il procedimento d'accusa. Imputata principale, la macchina mitopoietica che ha edificato la leggenda freudiana. A giudizio di Borch-Jacobsen e Shamdasani l'impresa, orchestrata dallo stesso padre fondatore, non avrebbe assunto quell'imponenza senza la concertazione tra eredi di Freud e generazioni di allievi, attenti a presidiare il presente ostacolando l'accesso alle carte del passato, e abili nel riformattare dottrine e nel patologizzare il dissenso. Attraverso un minuzioso apparato di controllo, la compagine freudiana avrebbe dunque fatto quadrato attorno al lascito di Freud, fino a secretarne gli archivi. Le singole mosse vengono qui ricostruite con rigore documentale: l'"eroica" autocanonizzazione di Freud tra i grandi della scienza; l'avocazione alla psicoanalisi degli eventi psichici, la delegittimazione degli avversari; la politica di indisponibilità delle fonti, che ne ha trasformato la custodia in archiviazione tombale.
16,00

Il libro rosso. Liber novus

Il libro rosso. Liber novus

Carl Gustav Jung

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2012

pagine: 592

Carl Gustav Jung lavorò al Libro rosso dal 1913 al 1930 e ancora in tardissima età lo definì l'opera sua capitale. L'opera in cui aveva deposto il nucleo vitale e di pensiero della sua futura attività scientifica. Eppure non volle mai autorizzarne la pubblicazione, e dopo di lui anche gli eredi si attennero alla consegna. Così solo oggi, a ottant'anni dalla sua conclusione e a mezzo secolo dalla morte del suo autore, questo testo straordinario esce dal caveau della banca svizzera in cui era conservato. Il Libro rosso è il libro segreto di Jung, scrigno privato di un'anima che lì si cela nella sua nudità, e che un comprensibile pudore ha inteso proteggere da sguardi curiosi, e si situa al centro di una straordinaria sperimentazione artistica e psicologica che ne fa un unicum nel panorama novecentesco. Quella che Jung chiamerà più tardi "immaginazione attiva" e che fu ampiamente utilizzata in questo volume, è appunto lo strumento inedito di cui egli si servì, nel corso della sua discesa agli inferi, per suscitare i contenuti archetipici della psiche e oggettivarli attraverso il dialogo interiore, la scrittura, la pittura, la scultura. Prefazione di Ulrich Hoerni.
42,00

Il libro rosso. Liber novus

Il libro rosso. Liber novus

Carl Gustav Jung

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2010

pagine: 371

Jung lavorò al Libro rosso – trascrizione in parole e immagini dei sogni e delle visioni che popolarono il suo «viaggio di esplorazione verso l'altro polo del mondo» – per oltre sedici anni, dal 1913 al 1930, e ancora in tardissima età egli lo definì una sorta di presagio numinoso, l'opera di fondazione in cui aveva deposto il nucleo vitale e di pensiero della sua futura attività scientifica. Nondimeno, non volle mai autorizzarne la pubblicazione, e dopo di lui anche gli eredi si attennero alla consegna. La presente edizione, comprensiva della riproduzione in facsimile dell'originale e corredata da un ampio saggio di contestualizzazione storica e da un ricchissimo apparato di commento, segna ora un punto di svolta, inaugurando una stagione nuova ne gli studi junghiani. Grazie alla pubblicazione di questo che è l'inedito forse più importante nella storia della psicologia, diviene infatti possibile ricostruire le fasi dell'autosperimentazione di Jung – e dunque comprendere la genesi e l'articolazione dell'opera successiva – sul la base di una fonte documentaria di prima mano, e non di congetture fantasiose e pettegolezzi. Il Libro rosso è, in effetti, il libro segreto di Jung. Ma segreto soprattutto in quanto riproduzione simbolica di un universo altro, rappresentazione di un significato esistenziale che è e deve rimanere ignoto. Le immagini interiori in esso evocate e personificate provengono infatti da un aldilà mitico, in cui si caricano di una potenza numinosa che le rende a un tempo guaritrici e pericolose: operatori magici di forze psichiche autonome che solo attraverso un corpo a corpo con l'inconscio è possibile neutralizzare e incanalare in un percorso terapeutico. Quella che Jung chiamerà più tardi «immaginazione attiva», è appunto lo strumento inedito di cui egli si servì, nel corso della sua «discesa agli inferi», per suscitare i contenuti archetipici della psiche e oggettivarli attraverso il dialogo interiore, la scrittura, la pittura. Con il suo tesoro di esperienze iniziatiche e meditazioni sapienziali e con il suo corredo di immagini fantasmagoriche e virtuosismi calligrafici, il Libro rosso si situa dunque al centro di una straordinaria sperimentazione artistica e psicologica che ne fa un unicum nel panorama novecentesco. Esso rinnova la tradizione del manoscritto miniato medievale, riprendendone tecniche scrittorie, schemi di impaginazione e moduli di decorazione pittorica e ornamentale. È a tutti gli effetti un libro d'arte di superiore qualità, e volutamente prezioso: perché messo al servizio di un progetto esistenziale il cui scopo è il compimento del proprio mito personale, l'automanifestazione della Vita entro una vita.
280,00

Jung messo a nudo dai suoi biografi

Jung messo a nudo dai suoi biografi

Sonu Shamdasani

Libro

editore: Magi Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 159

Uno dei più noti storici della psicologia svela i retroscena dei più svariati tentativi dì creare la biografia di Jung. Il protagonista di questi sforzi, Jung stesso, aveva molte riserve rispetto alla propria idoneità ad essere protagonista di tale scritto. A posteriori, sembra che i suoi dubbi fossero più che giustificati, se non addirittura profetici del destino che gli era riservato. Shamdasani dimostra che nessuna delle molteplici vite di Jung ci ha portato in modo significativo più vicini allo Jung storico, mentre molte hanno senza dubbio travisato e distorto la realtà, inscindibile, della sua vita e del suo pensiero. Traccia, infine, i requisiti minimi a cui dovranno attenersi i futuri aspiranti-biografi e sottolinea la necessità di iniziare dalla ricerca primaria su un archìvio delle lettere e dei testi inediti, per varie ragioni non inclusi nell'opera magna del maestro.
16,00

Jung e la creazione della psicologia moderna. Il sogno di una scienza

Jung e la creazione della psicologia moderna. Il sogno di una scienza

Sonu Shamdasani

Libro: Libro in brossura

editore: Magi Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 445

Questo testo rappresenta un lavoro sulla formazione della teoria psicologica di Jung, sulla sua importanza nella creazione della moderna psicologia, sull'influenza che il suo pensiero ha avuto nello sviluppo delle scienze umane e nella storia intellettuale e sociale del XX secolo.
45,00

La psicologia del Kundalini-Yoga. Seminario tenuto nel 1932

La psicologia del Kundalini-Yoga. Seminario tenuto nel 1932

Carl Gustav Jung

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2004

pagine: 240

Dal 3 all'8 ottobre 1932 l'indologo Wilhelm Hauer tenne al Club psicologico di Zurigo un ciclo di sei conferenze dal titolo Lo yoga, e in particolare il significato dei cakra. Nelle settimane successive Jung dedicò quattro conferenze all'interpretazione psicologica dello yoga Kundalini. Per Jung l'incontro fra la psicologia occidentale e il pensiero orientale è la base della possibilità di fondare una psicologia degna di questo nome. Il volume, che si affianca a Analisi dei sogni uscito nel 2003, si inserisce nell'immenso filone dell'interesse per il pensiero orientale, e in una linea ben precisa di testi junghiani presenti nel nostro catalogo (per citarne solo uno, vedi la recente riedizione del Segreto del fiore d'oro). La proposta al pubblico italiano di questo seminario ha anche il senso di spendere l'autorità di Jung per sottolineare l'incrocio fra teorie e pratiche psicologiche e pensiero orientale, che appare uno dei fatti centrali negli sviluppi odierni della riflessione sull'uomo e sul malessere dell'esistenza: vedi la recente apertura della psicologia e psicoterapia cognitiva al concetto di mindfulness (un particolare tipo di consapevolezza raggiungibile attraverso pratiche di meditazione buddhista), documentata dal volume di Segal Williams e Teasdale di prossima pubblicazione. Completa il volume un glossario (a cura di Giuliano Caposio) dei termini sanscriti presenti nel testo.
28,00

Fatti e artefatti. Su C. G. Jung, sul Club Psicologico e su un culto che non è mai esistito

Fatti e artefatti. Su C. G. Jung, sul Club Psicologico e su un culto che non è mai esistito

Sonu Shamdasani

Libro: Libro in brossura

editore: Magi Edizioni

anno edizione: 2004

pagine: 151

In questo libro, Sonu Shamdasani affronta e analizza l'accusa rivolta a Jung di aver rivisitato in veste moderna gli antichi sistemi filosofici e religiosi e di aver inaugurato - con la fondazione del Club Psicologico - il proprio culto avviando così il processo di autodeificazione. Alla base delle accuse vi è un documento inedito del 1916, falsamente attribuito a Jung e indicato come il suo discorso inaugurale alla fondazione del Club Psicologico, istituzione che avrebbe quindi dovuto dedicarsi alla promozione del suo culto. Sonu Shamdasani, ripercorrendo le finalità e le ambizioni di Jung rispetto al proprio operato e le riformulazioni del suo pensiero a opera dei suoi allievi, dimostra l'infondatezza delle accuse.
12,00

Il lamento dei morti. La psicologia dopo «Il libro rosso» di Jung

Il lamento dei morti. La psicologia dopo «Il libro rosso» di Jung

James Hillman, Sonu Shamdasani

Libro: Libro rilegato

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2014

pagine: 205

Abbiamo ucciso i morti, e adesso ci aggiriamo in una vita che è poco più di un pregiudizio, lontani dalla pienezza dell'esistenza. Ecco il sintomo collettivo, la malattia di cui soffre la nostra cultura, e che le psicoterapie tentano invano di sanare. Lo intuì un secolo fa C. G. Jung, quando iniziò quella discesa nei propri abissi inferi che avrebbe speso anni a trascrivere, calligrafare e corredare di immagini sfolgoranti, consegnando poi il testo a un silenzio infranto solo nel 2009, con l'edizione che lasciò stupefatti: il "Libro rosso", favoleggiato da tempo nelle cerchie junghiane, vedeva la luce e la sua unicità ancora da decifrare scuoteva non solo l'edificio della psicologia analitica ma ogni altra costruzione concettuale eretta sul territorio della psiche. Lì nulla potrà essere come prima. E la convinzione comune di James Hillman e Sonu Shamdasani. Nel clima sintonico creato dalia loro spigliata libertà intellettuale, conversano a caldo sul significato di un'impresa per cui vanno cercate le parole adatte al di fuori dei linguaggi specialistici, in direzione metaforica, poetica e drammatica. Attraverso il dialogo di Hillman e Shamdasani si precisa così l'entità dello scotimento. La gerarchia dei vivi e dei morti ne esce capovolta, perché nel profondo di sé Jung non rinviene i traumi personali che l'abbaglio introspettivo è solito portare a galla; vi incontra invece le figure ancestrali della storia umana, i morti che lamentano di restare inascoltati.
23,00

Dossier Freud. L'invenzione della leggenda psicoanalitica

Dossier Freud. L'invenzione della leggenda psicoanalitica

Mikkel Borch-Jacobsen, Sonu Shamdasani

Libro: Copertina rigida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2012

pagine: 309

I trionfi, si sa, non sono accidentali. E che la psicoanalisi freudiana abbia trionfato nel Novecento è fuori di dubbio. È riuscita a spodestare paradigmi epistemici rivali, ha rivoluzionato metodi di cura, ha eretto potenti istituzioni a baluardo del proprio sapere, ha pervaso capillarmente la cultura di un'epoca. Ma fu vera gloria? Se lo chiedono Mikkel Borch-Jacobsen e Sonu Shamdasani in un saggio fremente come una requisitoria e dettagliato come un faldone giudiziario. Porsi la domanda è il primo passo per istruire il procedimento d'accusa. Imputata principale, la macchina mitopoietica che ha edificato la leggenda freudiana. A giudizio di Borch-Jacobsen e Shamdasani l'impresa, orchestrata dallo stesso padre fondatore, non avrebbe assunto quell'imponenza senza la concertazione tra eredi di Freud e generazioni di allievi, attenti a presidiare il presente ostacolando l'accesso alle carte del passato, e abili nel riformattare dottrine e nel patologizzare il dissenso. Attraverso un minuzioso apparato di controllo, la compagine freudiana avrebbe dunque fatto quadrato attorno al lascito di Freud, fino a secretarne gli archivi. Le singole mosse vengono qui ricostruite con rigore documentale: l'"eroica" autocanonizzazione di Freud tra i grandi della scienza; l'avocazione alla psicoanalisi degli eventi psichici, la delegittimazione degli avversari; la politica di indisponibilità delle fonti, che ne ha trasformato la custodia in archiviazione tombale.
35,00

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