Libri di Stefano Belfiore
Lucae Holstenii Geographi Graeci Minores Emendationes, versiones et notae in περίπλους
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 453
Dopo aver copiato e studiato manoscritti nelle biblioteche di Londra, Parigi e Roma, Lukas Holste, erudito amburghese e romano di adozione, fu il primo a concepire il progetto di una grande edizione commentata dei geografi greci minori, che avrebbe dovuto comprendere opere di carattere generale, opere descrittive e opere di geografia storica. A queste si sarebbero aggiunte opere su Constantinopoli e di geografia sacra. Preso dalle sue molte occupazioni, Holste non poté venire a capo di questo ambizioso progetto, che resta così un meraviglioso inedito. Questo volume raccoglie le sue edizioni di sette peripli greci. Dal codice Vaticanus graecus 142, derivano il periplo del mare esterno di Marciano di Eraclea, l'epitome della Geografia di Artemidoro e il periplo di Scilace di Carianda. Dal codice Palatinus graecus 398 provengono il periplo del Ponto Eusino di Arriano di Nicomedia, i peripli del Ponto Eusino e del Mare Eritreo e il periplo di Annone di Cartagine.
Molti peripli ho letto e compulsato. Marciano di Eraclea geografo editore
Stefano Belfiore
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 580
Questo volume presenta l’edizione riccamente commentata delle opere di Marciano di Eraclea. Marciano, geografo di una città del Mar Nero, forse animatore di un circolo culturale di Costantinopoli e governatore di una provincia imperiale, ci ha tramandato l’opera geografica di più vasto respiro dell’antichità dopo quella di Tolomeo: il suo Periplo del Mare Esterno abbraccian le coste del Golfo Arabico e della Cina, quelle del Marocco e della Sarmazia, l’isola di Taprobane e le Isole britanniche, traducendo la geografia matematica di Tolomeo nel linguaggio lineare dei peripli. Grazie a lui si sono conservate parti e frammenti delle opere, altrimenti perdute, di due importanti autori antichi: il Periplo del Mare Interno di Menippo di Pergamo e la Geografia di Artemidoro di Efeso. Marciano, infatti, fu attivo come “editore” di peripli antichi, che compendiò, corresse e raccolse in un volume che ci è restituito da un codice del XIII sec.
Il geografo e l'editore Marciano di Eraclea e i peripli antichi
Stefano Belfiore
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 400
Marciano di Eraclea del Ponto, il "massimo conoscitore di itinerari marittimi nell'età imperiale romana", databile fra il III e il V sec. d.C., geografo e forse anche brillante animatore di un circolo culturale di Costantinopoli e governatore di una provincia imperiale, ci ha conservato l'opera geografica di più vasto respiro dell'antichità dopo quella di Tolomeo: il suo Periplo del Mare Esterno abbraccia infatti le coste del Golfo Arabico come quelle della Cina, le coste del Marocco e quelle della Sarmazia, l'isola di Taprobane e le Isole Britanniche, traducendo la geografia matematica di Tolomeo nel linguaggio lineare dei peripli. Grazie a Marciano si sono inoltre conservate parti e frammenti delle opere, altrimenti perdute, di due importanti autori antichi, il Periplo del Mare Interno di Menippo di Pergamo, del I sec. a.C., e la Geografia di Artemidoro di Efeso, del II-I sec. a.C. Marciano fu infatti attivo come "editore" di peripli antichi, che compendiò, corresse e raccolse in un volume che ci è in larga misura restituito da un codice del XIII sec.