Libri di Stefano Dorigo
L'attuazione della DAC 6 nell'ordinamento italiano. Profili teorici e prospettive future
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 272
Il ragionamento giuridico nell'era dell'intelligenza artificiale
Libro
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2020
pagine: 408
L'impiego dell'intelligenza artificiale influenza ormai ogni aspetto della vita individuale e collettiva e sta mutando con rapidità non solo l'ambito dell'economia, ma anche quello politico e sociale, senza che peraltro si possano ipotizzarne con certezza gli esiti. A fronte di tale travolgente progresso, la riflessione giuridica è ancora in forte ritardo. Il legislatore fatica a inseguire fattispecie mutevoli e sfuggenti e non è chiaro quali strumenti interpretativi ed applicativi possano essere in concreto adoperati dai giuristi. Questa raccolta di scritti si propone per l'appunto di colmare la lacuna, stimolando un percorso di riflessione che ponga nuovamente al centro dell'investigazione il diritto ed i suoi fondamenti. L'obiettivo è quello di esplorare – e se possibile comprendere – come l'uso di macchine e programmi intelligenti possa influenzare lo sviluppo ed il compimento del ragionamento giuridico. Si tratta di trovare una sintesi tra l'innovazione tecnologica ed i principi che devono guidare l'attività del giurista, al fine di garantire comunque una adeguata tutela dei diritti.
La fiscalità per l'ambiente. Attualità e prospettive della tassazione
Stefano Dorigo, Pietro Mastellone
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 364
Residenza fiscale delle società e libertà di stabilimento nell'Unione Europea
Stefano Dorigo
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: 384
Il volume analizza gli effetti che il diritto dell'unione - ed in particolare la libertà di stabilimento - può produrre sulle norme nazionali che contemplano i criteri di collegamento per l'attribuzione della residenza fiscale alle società. L'indagine si concentra, dunque, su un aspetto specifico della complessiva disciplina della residenza fiscale, ovvero quello della scelta, da parte del legislatore interno, degli elementi di fatto indicativi di un significativo attacco dell'ente con l'ordinamento nazionale; e viene condotto sul piano del rapporto tra tale disciplina ed i principi dell'unione. Si tratta di un tema finora poco esplorato dalla dottrina e sul quale anche la giurisprudenza della Corte di giustizia non si è mai esplicitamente soffermata. Proprio questa constatazione giustifica la scelta metodologica di muovere dai principi che la Corte ha individuato circa l'influenza delle libertà fondamentali sulla mobilità delle società nel contesto dell'Unione e sulle normative nazionali che si occupano di disciplinarla; per poi verificare in che misura essi possano essere trasposti nel settore fiscale e possano, perciò, indirizzare la regolamentazione della residenza da parte del legislatore interno. L'idea di fondo che ispira questo metodo di lavoro è, dunque, che quello societario appare essere un fenomeno complesso e multiforme, nel quale lo statuto fiscale delle società deve essere riguardato a partire dal più generale statuto giuridico delle stesse.