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Libri di Stefano Fabei

Storia del Marocco moderno. Dai protettorati all'indipendenza

Storia del Marocco moderno. Dai protettorati all'indipendenza

Stefano Fabei

Libro: Copertina rigida

editore: Irfan

anno edizione: 2014

pagine: 246

19,50

Carmelo Borg Pisani (1915-1942). Eroe o traditore?

Carmelo Borg Pisani (1915-1942). Eroe o traditore?

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: Lo Scarabeo (Milano)

anno edizione: 2007

pagine: 160

Alle 7 e 34 del 28 novembre 1942, sulla forca del carcere maltese di Corradino, moriva Carmelo Borg Pisani, un giovane artista che sognava la liberazione della sua isola dal dominio britannico. Spinto da generoso entusiasmo lasciò pennello e tavolozza per imbracciare il fucile. Arruolatosi come soldato semplice nell'esercito di quell'Italia da lui ritenuta la vera patria, fu protagonista di una sfortunata missione segreta conclusasi con l'arresto e un processo per alto tradimento. Entrò così nella schiera delle Medaglie d'Oro al Valor Militare. Figura controversa, protagonista di una vicenda tragica, fu considerato in Italia un eroe irredentista e a Malta, anche se non da tutti, un traditore. È il caso più noto di missione in territorio nemico, la storia di un uomo che, riconoscendosi in un ideale, fu facile vittima dell'incompetenza, della superficialità e della cattiva coscienza di chi, più o meno consapevolmente, lo mandò incontro alla morte. Affrontò con coraggio il sacrificio supremo come Cesare Battisti, Fabio Filzi, Damiano Chiesa e Nazario Sauro.
16,00

La «legione straniera» di Mussolini

La «legione straniera» di Mussolini

Stefano Fabei

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2011

pagine: 376

Tra le pagine poco note della partecipazione italiana al Secondo conflitto mondiale c'è quella relativa ai volontari stranieri che, inquadrati in vario modo nelle Forze Armate, combatterono per la causa del fascismo e dell'Asse, ma non solo. Uomini provenienti da aree diverse e spinti da diverse motivazioni. Per gli arabi e gli indiani si trattò di passare dalla condizione di prigionieri a quella di membri del primo nucleo dell'esercito di liberazione dei propri Paesi. Nel caso dei serbi ortodossi, schierarsi al fianco del Regio Esercito fu, dopo lo smembramento della Jugoslavia, una scelta imposta dalla necessità di difendersi dalla politica persecutoria dei croati cattolici. Se per i cosacchi, i croati e gli sloveni determinante fu la scelta ideologica della lotta al comunismo, per i dalmati e i maltesi combattere sotto il tricolore significava scrivere con il sangue un'altra pagina del Risorgimento italiano. Le storie, fatte di sogni e delusioni, di eroismi e atrocità, della "legione straniera" di Mussolini vengono ricostruite e raccontate sulla base di una vasta documentazione.
22,00

I neri e i rossi. Tentativi di conciliazione tra fascisti e socialisti nella Repubblica di Mussolini

I neri e i rossi. Tentativi di conciliazione tra fascisti e socialisti nella Repubblica di Mussolini

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2011

pagine: 478

Questa la proposta che il Duce, il 22 aprile 1945, compiendo la sua ultima manovra politica, consegna al giornalista antifascista Carlo Silvestri, convocato in prefettura a Milano, perché la recapiti all'esecutivo del PSIUP. È l'invito del dittatore al Partito socialista, con l'accordo del Partito d'azione e il tacito consenso del PCI, a prendere in consegna la città di Milano e a mantenere l'ordine pubblico, per cui mette addirittura a disposizione reparti della RSI. Deve essere questo lo sbocco dell'operazione "ponte" che Mussolini ha messo in atto da alcuni mesi con la collaborazione di Silvestri, di Edmondo Cione e in cui coinvolge il comandante delle formazioni partigiane socialiste "Matteotti" Corrado Bonfantini. Ma l'intransigenza di Lelio Basso e, soprattutto, di Sandro Pertini fanno fallire questo progetto a cui molti, da entrambe le parti, hanno guardato con opportunismo ma anche con sincera buona fede.
22,00

Fascismo d'acciaio. Maceo Carloni e il sindalismo a Terni (1920-1944)

Fascismo d'acciaio. Maceo Carloni e il sindalismo a Terni (1920-1944)

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2013

pagine: 366

Con le vicende politico-sindacali di Carloni è ricostruita la storia del fascismo a Terni, dove lo Stato fu istituzione politica e imprenditore, dalle origini alla Liberazione. Messa l'industria sotto la tutela del capitalismo statale, il regime offrì ai lavoratori occupazione e assistenza attraverso l'inquadramento nell'organizzazione sindacale-corporativa e facendo ruotare tutto attorno alla "fabbrica totale". La "Manchester d'Italia" fu un microcosmo in cui si rifletté la politica sociale del fascismo che durante la RSI riuscì a garantire l'amministrazione ordinaria, a contenere l'arroganza tedesca e a bloccare la guerra civile, relegando le attività della Resistenza nei territori periferici. Dalle discussioni su sindacalismo e corporativismo all'elezione nella RSI delle commissioni di fabbrica, che videro eletti accanto ai fascisti anche socialisti e comunisti, e da cui nel periodo postbellico sarebbero sorti i consigli di gestione, presi a modello dal sindacato più rappresentativo, emerge un'immagine diversa del lavoratore nel regime: quella di un uomo che dall'esperienza della Grande Guerra imparò a progettare la vita secondo un'ottica nazionale, attribuendo alla sua attività un senso etico e pedagogico.
22,00

Operazione «Barbarossa». 22 giugno 1941

Operazione «Barbarossa». 22 giugno 1941

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2013

pagine: 80

Con l'attacco del 22 giugno 1941 all'URSS Hitler gettò nel panico l'Armata Rossa e colse di sorpresa Stalin anticipandolo in quella guerra alla quale, nella sua strategia di aggressione, anche lui pensava di dare inizio, marciando verso ovest, non appena le forze sovietiche fossero state pronte. Non è una tesi provocatoria ma quanto emerge dagli archivi sovietici.
3,90

Il generale delle Camicie Nere

Il generale delle Camicie Nere

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2013

pagine: 664

Volontario sedicenne nella Grande Guerra, prigioniero in Germania, squadrista e sindaco fascista di Castiglione del Lago, il protagonista di questo libro ha vissuto molti eventi che hanno caratterizzato la storia d'Italia nella prima metà del XX secolo. Entrato nella Milizia di cui comandò la legione "Cacciatori del Tevere" e il reparto autonomo nella colonia di confino a Lipari, fu poi alla testa della legione "San Giusto" di Trieste e della 3a legione libica. Segretario federale a Bengasi e membro del direttorio del PNF, durante la Seconda guerra mondiale partecipò in Africa settentrionale alla conquista di Sidi el Barrani e alla difesa di Bardia, fu comandante della legione camicie nere "Tagliamento" in Russia, poi del raggruppamento "XXI Aprile" che ricondusse in Italia dalla Jugoslavia dopo l'armistizio. Aderì alla Repubblica sociale e fu al vertice della Guardia nazionale repubblicana. Imprigionato e processato nel1945 fu assolto l'anno successivo.
25,00

«Tagliamento». La legione delle camicie nere in Russia (1941-1943)

«Tagliamento». La legione delle camicie nere in Russia (1941-1943)

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: in edibus

anno edizione: 2014

pagine: 304

Forse più di qualsiasi altra, la dichiarazione dello statista sovietico conferma il coraggio, la lealtà e la correttezza verso i civili delle Camicie nere della legione, poi gruppo, "Tagliamento", di cui, senza propositi adulatori né denigratori, è qui ricostruita la storia. I legionari in camicia nera, oltre a essere la "rappresentanza politica" delle forze armate italiane sul fronte russo, pagarono in termini di vite umane un prezzo finora misconosciuto. Sulla base di una vasta documentazione d'archivio e dei diari storici dell'unità il lettore ha la possibilità di conoscere una pagina di storia nazionale finora volutamente ignorata.
20,00

La grande guerra e la rivoluzione proletaria. I sindacalisti rivoluzionari dal neutralismo all'interventismo

La grande guerra e la rivoluzione proletaria. I sindacalisti rivoluzionari dal neutralismo all'interventismo

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: in edibus

anno edizione: 2015

pagine: 184

Un secolo fa, tra l'agosto del 1914 e il maggio del 1915, mentre in Europa già infuriava lo scontro tra gli eserciti delle più importanti potenze, l'Italia fu teatro al suo interno di contrapposizioni spesso drammatiche tra due fronti variegati e compositi, quello neutralista e quello interventista. In questo libro si ricostruiscono le fasi attraverso cui il sindacalismo rivoluzionario italiano - o meglio, alcune tra le sue più rappresentative componenti - passò dal campo neutralista a quello interventista e quanto pesò questo contributo. Un'approfondita analisi permette, inoltre, di comprendere lo stato critico in cui si trovava il movimento rivoluzionario nel nostro Paese - socialisti, anarchici, sindacalisti e repubblicani - al momento dell'attentato di Sarajevo e all'inizio delle agitazioni in favore dell'entrata dell'Italia nel Primo conflitto mondiale.
18,00

Studenti asiatici a convegno nella Roma di Mussolini. 1933-1934

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2025

pagine: 276

Negli anni Trenta il fascismo sostenne la ricerca di un dialogo e di una collaborazione culturale, oltre che politica ed economica, con i Paesi asiatici, promuovendo l’incontro con i movimenti di liberazione dal colonialismo e con la gioventù orientale che studiava in Europa. In questo contesto si inserirono, insieme alla fondazione dell’Istituto per il Medio e l’Estremo Oriente, i convegni degli studenti asiatici svoltisi a Roma nel 1933 e nel 1934, e la nascita della loro Confederazione. Promotori di queste iniziative, miranti a favorire la reciproca conoscenza tra i due mondi, superando diffidenze e pregiudizi, furono Mussolini, Giovanni Gentile e l’orientalista Giuseppe Tucci. Per quanto di breve durata, questa esperienza suscitò l’interesse di politici, intellettuali e studenti dell’Asia alla ricerca dell’indipendenza e di un modello di sviluppo che coniugasse modernità e identità culturale. Prefazione di Franco Cardini.
18,00

I guerrieri di Dio. Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria

I guerrieri di Dio. Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria

Stefano Fabei, Fabio Polese

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2017

pagine: 400

A più di trent’anni dalla fondazione il Partito di Dio costituisce un organismo politico-militare sul quale molto è stato detto e scritto, spesso a sproposito, definendolo di volta in volta movimento integralista, gruppo terroristico sciita, creatura dell’Iran rivoluzionario al servizio della Siria. Dotato di una struttura tentacolare che ne ha fatto un’organizzazione attiva in campo sociale, culturale, assistenziale e militare, fin dalle origini oppositore determinato dell’imperialismo e già protagonista della liberazione del Libano da Israele, Hezbollah è conosciuto come la Resistenza islamica. Per comprenderne la complessa storia, questo saggio parte dal contesto libanese e mediorientale in cui il Partito di Dio è nato e cresciuto accompagnando il lettore nella conoscenza degli uomini, delle idee, delle azioni politiche e delle campagne militari di un soggetto che ha fatto del pragmatismo e della segretezza uno dei punti di forza.
21,00

La Guardia Nazionale Repubblicana. Nella memoria del Generale Niccolo Nicchiarelli 1943-1945

La Guardia Nazionale Repubblicana. Nella memoria del Generale Niccolo Nicchiarelli 1943-1945

Stefano Fabei

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2020

pagine: 420

«Determinanti in quella scelta furono il senso del dovere e il desiderio di compiere per intero il proprio dovere di Italiani esasperatamente innamorati della Patria.» Generale Niccolo Nicchiarelli. Tra le forze armate della RSI, la Guardia Nazionale Repubblicana fu la prima ad essere istituita e una delle più consistenti per numero di uomini. Vi confluirono le Camicie nere della Milizia e i Carabinieri, tra loro diversi per sentimenti politici e tradizioni: ne risultò, come disse Rodolfo Graziani, «un ibrido e naturalmente non riuscito connubio». Tuttavia la GNR, agli ordini di Renato Ricci, poi del Duce, cercò di assolvere i propri compiti, primo fra tutti il controllo del territorio. È quanto emerge dalla memoria di Niccolo Nicchiarelli il quale, incaricato nel 1943 di presentare un progetto di costituzione della Guardia, dall’estate del 1944 ne diventò, in quanto capo di Stato Maggiore di Mussolini, il vicecomandante. Con tale ruolo cercò di salvare i Carabinieri dai progetti di eliminazione tentati dai tedeschi con il sostegno dei fascisti intransigenti che consideravano la Benemerita fedele al re traditore. Per Nicchiarelli, invece, quest’arma, «unica forza di polizia disciplinata e tecnicamente preparata» a disposizione, doveva comunque essere salvaguardata per presidiare il territorio nazionale dopo la fine del fascismo e garantire la continuità dello Stato, a prescindere dalla sua caratterizzazione politica. La GNR aveva assoluta necessità dei Carabinieri per assolvere i servizi d’istituto che i provenienti dalla Milizia non potevano ancora conoscere e svolgere con adeguata preparazione.
18,00

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