Libri di Stefano Ivis
Conselling e complessità. Guida veloce a una nuova disciplina
Alessandra Mattiola, M. Assunta Longo, Stefano Ivis
Libro: Libro in brossura
editore: Guaraldi
anno edizione: 2015
pagine: 43
Counselling: un termine che si sente usare sempre più spesso, ma che non si sa ben cosa significhi. Ha a che fare con la medicina? Con la psicoterapia? O con il coaching? A chi serve e perché? E come funziona? E, infine, che c'entra con la complessità e l'approccio sistemico ai problemi? In poche pagine, con un testo di facile lettura, troviamo qui una risposta a queste domande, insieme con il profilo di questa tipologia d'intervento professionale che s'inserisce nell'ambito delle relazioni di aiuto per affiancare singoli, famiglie e gruppi alle prese con situazioni difficili: il counselling quale cura delle comunicazioni e dell'ascolto in contesti di complessità.
Arrivederci salute, a presto. La sfida complessa delle organizzazioni «empatiche» in sanità
Stefano Ivis, M. Assunta Longo, Alessandra Mattiola
Libro: Copertina morbida
editore: Guaraldi
anno edizione: 2014
pagine: 58
Questo libro, approfondendo e diffondendo il paradigma della complessità, è rivolto a chi è interessato, in campo sanitario e organizzativo, a diminuire il divario esistente sul tema della salute tra vita reale e vita ideale e possibile. In quest'ottica gli autori propongono un modello teorico-pratico flessibile, definito "organizzazione empatica". "Empatica" è quell'organizzazione che produce valori innovativi e sostanziali riferibili al bene comune sociale, tenendo in equilibrio benessere lavorativo, efficienza, efficacia e semplicità d'uso per operatori e utenti, con un richiamo costante ad aspetti valoriali e di sostenibilità per i decisori e gli amministratori. Nel libro sono presenti alcune storie vere. Le riflessioni ad esse collegate richiamano alcune parole chiave proprie della complessità come approccio sistemico, sistemi adattativi, reciprocità, sostenibilità.
Il mondo invisibile dei pazienti fragili. La fragilità interpretata dalla medicina di famiglia mediante la teoria della complessità
Alberto Felice De Toni, Francesca Giacomelli, Stefano Ivis
Libro: Libro rilegato
editore: UTET Università
anno edizione: 2010
pagine: XLV
Gli autori propongono un quadro concettuale di riferimento entro cui sviluppare i temi dell'anziano fragile e dell'organizzazione dell'assistenza primaria. La fragilità viene descritta attraverso due metriche operative: una analitica dei determinanti della fragilità e una sintetica della fragilità stessa. La prima è finalizzata ad individuare la risposta assistenziale più appropriata, mentre la seconda esprime lo stato del paziente. Nel testo sono descritti i processi di assistenza domiciliare integrata per il paziente fragile sperimentati in vari anni di attività nel Veneto e i risultati dell'utilizzo di una innovativa scheda di valutazione multidimensionale del paziente fragile testata da un gruppo di medici di medicina generale. Le tesi esposte sono il frutto di un approccio induttivo, basato su esperienze pluriennali sul campo, dove si è incontrata la fragilità, si è faticato a comprenderla e si è cercato un "filo rosso" che potesse condurre, secondo un classico percorso bottom up, a risposte efficaci. Il libro si rivolge a medici di medicina generale, studenti di medicina, operatori e amministratori socio-sanitari, pazienti e membri di associazioni di pazienti, ricercatori ed esperti di economia ed organizzazione sanitaria, politici e a tutti coloro che desiderano riflettere sui bisogni emergenti di salute e sulla costruzione di nuovi modelli organizzativi delle cure primarie. Dedicato agli esploratori di nuovi mondi, consapevoli che il cammino si fa andando.
Le relazioni di cura nell'era delle intelligenze artificiali
Stefano Ivis, Alessandro Addorisio, Sandro Bolzonella, Mario Casini
Libro: Libro in brossura
editore: Cultura e Salute Editore Perugia
anno edizione: 2025
pagine: 114
Le relazioni di cura fiduciarie e prolungate sono un potente strumento in grado di migliorare il processo ed i risultati della cura producendo benefici sia per i pazienti che per i medici e al tempo stesso possono divenire il luogo in cui riconciliare gli aspetti razionali, scientifici e tecnologici della moderna medicina con quelli umanistici e valoriali. Questi benefici producono effetti virtuosi che contaminano positivamente tutte le organizzazioni del sistema sanitario, migliorandone i risultati in termini di esiti di salute collettiva. Vengono riportati i risultati di una specifica indagine sociologica e le evidenze emerse da numerosi studi, che mostrano come una forte relazione fra medico e paziente, costruita nel tempo attraverso la continuità interpersonale, possa determinare un miglioramento della cura sia nei suoi parametri di valutazione qualitativa che quantitativa. Come salvaguardare questo valore nelle attuali condizioni, in cui gli operatori sanitari, numericamente insufficienti e oberati da un carico di lavoro eccedente, manifestano problemi di disaffezione e burnout?