Libri di T. Iermano
Poeti e scrittori nella grande guerra
Antonio Piromalli
Libro: Copertina morbida
editore: FAP
anno edizione: 2015
pagine: 164
"Quasi tutti gli scrittori della prima metà del Novecento passano attraverso l'esperienza della guerra e con la guerra si conclude la crisi degli ideali ottocenteschi". Da questa riflessione prendono avvio i saggi riproposti in questo volume. Con mano sicura e felice intuito critico Antonio Piromalli stila un bilancio del rapporto fra letteratura e Grande Guerra in testi che offrono un utilissimo repertorio di autori e di opere, dalla figura paradigmatica ma inimitabile di D'Annunzio al ricco contesto culturale triestino e giuliano, con Slataper e i fratelli Stuparich, a grandi nomi come Serra, Gadda, Alvaro, Soffici, Comisso, Malaparte, e a poeti di valore oggi dimenticati come Barni; non mancano, inoltre, rigorosi riferimenti a Saba, Jahier, Rebora e Ungaretti. In questo ricco inventario il lettore potrà trovare elementi e valutazioni che non hanno perso nulla della loro originaria freschezza e acutezza e, insieme, il gusto di una conversazione ideale con uno studioso che ha sempre saputo unire il piglio antiretorico alla consapevolezza della cultura come valore dello spirito.
Le feste dei pastori del Rubicone per Napoleone I re d'Italia
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 1994
pagine: 152
Poesie e prose per l'incoronazione di Napoleone I Re d'Italia, raccolte dall'Accademia dei Filopatridi di Savignano di Romagna, intese a celebrare nel sovrano il restauratore delle scienze e delle arti. Fra i molti illustri personaggi coinvolti: A. Canova, G. B. Bodoni, G. Amati, L. Biondi.
Studi in onore di Antonio Piromalli. Volume Vol. 2
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1994
pagine: 650
Studi in onore di Antonio Piromalli. Volume Vol. 3
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1994
pagine: 650
L'eredità Ferramonti
Gaetano Carlo Chelli
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2014
pagine: 303
Sotto le mentite spoglie delle avventure amorose, il romanzo di Chelli, uscito nell'anno dell'Esposizione di Torino del 1884, accoglie ed elabora vicende note e meno note sulla corruzione della classe dirigente e sulle relazioni pericolose tra salotti e denari. Il prevalere di comportamenti collocabili nella tortuosa, perenne combine tra affari e istituzioni fu una tendenza condivisa da deputati, monsignori, amministratori comunali, banchieri, imprenditori e alta burocrazia. Non romanzo antiparlamentare, ma storia di passioni inconfessabili che esplora la putredine della società fin de siècle e lascia intravedere in controluce l'arrivo imminente di scandali devastanti, come la scossa tellurica che investì la Banca Romana qualche anno dopo la rovina di casa Ferramonti e la scomparsa dei suoi tristi protagonisti nei flutti della marea, compresa la torbida, affascinante Irene, una delle dark ladies della letteratura contemporanea.
Pipa e boccale e tre novelle dimenticate
Salvatore Di Giacomo
Libro
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 1995
pagine: 114
Positivismo, naturalismo, verismo. Questioni teoriche e analisi critiche
Libro
editore: Vecchiarelli
anno edizione: 1996
pagine: 196
Nelle più care dispute. Vito Moretti e i suoi 30 anni con la poesia. Testimonianze, approcci e note di lettura con inediti
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 1998
pagine: 242
Rosa Bellavita e altri racconti
Salvatore Di Giacomo
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2001
pagine: 320
I racconti napoletani costituiscono una straordinaria conferma delle doti di scrittore di Salvatore Di Giacomo e dimostrano quanto ingiustamente il poeta dialettale abbia tenuto in ombra il narratore. In questa raccolta vengono pubblicati, con alcune celebri novelle, anche testi meno frequentati o addirittura inediti. Il mondo digiacomiano, gremito di personaggi disperati e sconfitti dalla vita, costituisce una vera e propria enciclopedia della materia tragica, trattata con rara sobrietà ed eleganza, in sintonia con la migliore letteratura europea del decadentismo.
Mater Camorra
Luigi Compagnone
Libro: Libro in brossura
editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
anno edizione: 2007
pagine: 205
L'assassinio di Gennaro Cuocolo, basista della camorra, e della moglie Maria Cutinelli, ex prostituta, uccisi a colpi di coltello nella notte del 5 giugno del 1906, si prefigurò da subito come un clamoroso fatto di cronaca nera, rorido di vaste implicazioni politiche, sociali e giornalistiche che sarebbero piaciute a Maupassant, In quegli anni gli scandali e l'esplosione di inarrestabili tangentopoli amministrative avevano scosso l'opinione pubblica e incoraggiato un'azione repressiva. Luigi Compagnone ricostruisce l'incredibile storia del maxiprocesso di Viterbo (1911-12), le indagini che lo precedettero e l'azione investigativa del capitano dei carabinieri Fabroni, infaticabile costruttore di prove false a danno di capi, gregari e manutengoli dell'onorata società, da Errico Alfano (Erricene) al prete don Ciro Vittozzi. "Mater Camorra" è un esemplare modello di pamphlet di stampo illuministico, permeato da una coscienza civile riconducibile ad alcuni memorabili libri-inchiesta di Sciascia, ma anche di rovente, satirica requisitoria sul costume italiano e su quella specificità tutta napoletana di vivere la tragedia come spettacolo teatrale o eterno carnevale. Contro l'assurdità e l'irrealtà delle cose del mondo, Compagnone combatte con lo sguardo blasfemo e irriguardoso di un polemista settecentesco; la sua sulfurea scrittura allegorica giunge alla drammatica rappresentazione di una città disperatamente condannata alla non-storia.