Libri di Teodolinda Coltellaro
Utopie dello sguardo. Berlingeri Marra Pingitore
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 144
L’utopia è un luogo senza luogo, senza una spazialità stabile e definita, dove tutto è possibile; è il luogo in cui, nell’atto immaginativo, si esplica tutta la potenza dell’inimmaginabile, è vortice di energia autorigenerantesi, è pura dimensione dello spirito che crea, laddove gli artisti, poeti dell’assoluto, sono inevitabilmente attratti.
Ars sine tempore. Viaggio nell'arte di Calabria dal XIX secolo ad oggi
Enzo Le Pera
Libro: Libro in brossura
editore: Ferrari Editore
anno edizione: 2021
pagine: 405
«C'è voluta tutta la caparbietà e la passione di un singolare tipo di gallerista (come, affettuosamente, lo definisce Lucio Barbera) per dare finalmente connotazione identitaria all'arte calabrese degli ultimi due secoli» dalla prefazione di Teodolinda Coltellaro. La linea del tempo nell'arte è costituita da tanti artisti. Fissare regole per la catalogazione ragionata degli autori di un territorio è un lavoro sicuramente utile e complesso. In questo volume, seguendo una metodologia chiara, Enzo Le Pera indica i nomi ritenuti interessanti e innovativi per la scena artistica calabrese o che si sono imposti all'attenzione nazionale e internazionale, dall'Ottocento fino ai giorni nostri. Un vero e proprio viaggio che presenta una mappatura della storia dell'arte regionale, esplorata attraverso artisti di diverse generazioni. Una conversazione tra l'autore e Maurizio Vitiello svela le ispirazioni e i motivi che sono all'origine del libro.
Gaetano Zampogna. Nel corpo dell'arte. Catalogo della mostra (Catanzaro, 28 settembre-22 novembre 2019). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2020
pagine: 80
«Nella sua evoluzione linguistica il lavoro di Zampogna assume una capacità di analisi sociale e un'identità critica che finiscono con il diventare cifra stilistica. [...] L'opera diventa luogo di analisi, ma anche di racconto, di narrazioni che scavano nel dato oggettivo smontandolo e rimontandolo secondo regole etiche che affiorano dalle distese inquiete del proprio mondo interiore. [...] Con le "macellerie" Zampogna porta in scena il corpo dell'arte, il vero dell'opera. [...] Le sue raffigurazioni [.. .] smorzano la crudezza della carne macellata, ne attutiscono la violenza dell'urlo, mostrando la verità di una redenzione che nella carne esprime tutta l'esaltante bellezza della vita». (Teodolinda Coltellaro). «Sono i colori e i pennelli gli strumenti scelti da Gaetano Zampogna per indicarci una via d'uscita, una possibilità di salvezza, ricordandoci che l'esercizio quotidiano di un fare non utilitarista, disinteressato, "inutile", libero, può essere la chiave per combattere le istanze disumanizzanti che ci assediano. Finché c'è l'arte c'è speranza». (Giorgio de Finis)
Fatti d'arte. Un percorso nel contemporaneo tra arte, società e territorio
Teodolinda Coltellaro
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 150
"Una narrazione polifonica quella di Teodolinda Coltellaro, dove nel contesto più ampio e meditato di un libro i testi giornalistici assumono un respiro più lungo e si fanno apprezzare andando al di là della contingenza quotidiana. Non è necessario essere conoscitori d'arte per apprezzare questi scritti, spesso brevi e intensi, che si possono assumere come monodosi. È sufficiente accostarsi ai suoi personaggi senza pregiudizi di sorta ascoltando le loro voci che in talune circostanze assumono un significato poetico. È lenticolare la visione di Teodolinda Coltellaro che non perde mai di vista la complessità del territorio calabrese con tutte le sue potenzialità e le inevitabili contraddizioni. Questo è certamente un punto di forza del libro che recupera il senso profondo e orgoglioso dell'identità di un percorso dove l'autrice non si lascia sedurre dalla più comoda ma anonima globalizzazione. Fatti d'Arte. Un percorso nel contemporaneo tra arte, società e territorio affronta il sistema dell'arte nel suo complesso contrappuntando interviste con puntuali interventi critici in quello che si può considerare un vero e proprio omaggio all'arte contemporanea calabrese." (Dalla prefazione di Alberto Fiz)